24 settembre 2019

Un esempio di testamento biologico

Ultima revisione: 7 aprile 2024
 
La paura di morire è una paura primitiva, esiste da sempre e sempre esisterà. Ma da alcuni decenni l'unione di medicina, bigottismo ed egoismo ha creato una paura nuova, moderna, purtroppo sensata, ancora più grande della paura di chi potrebbe ucciderci: la paura di chi potrebbe tenerci in vita.
 
Uno stato non può essere considerato civile se la sua legislazione non consente l'eutanasia a chiunque la desideri, perché ogni persona deve essere considerata padrona di sé stessa. Sfortunatamente nel nostro pianeta i paesi civili non sono molti. Ad esempio non è civile l'Italia, almeno nel momento in cui sto scrivendo questo blogpost. Un passo avanti è stato fatto con l'istituzione delle DAT, disposizioni anticipate di trattamento ("testamento biologico" nel gergo comune), ma esistono in merito ancora molte vergognose restrizioni.

Detto questo, formulare e consegnre le DAT a uno degli organi competenti è assolutamente opportuno. Si possono esprimere senza ricorrere a un modulo precompilato. Meno male, perché molti comuni italiani questo modulo non ce l'hanno, e quando ce l'hanno spesso è scritto coi piedi.

Le mie volontà in caso di impossibilità di esprimermi credo siano molto simili a quelle di tante altre persone. E visto che a volte non è facile dare disposizioni con una precisione linguistica che meno possibile dia adito a interpretazioni, ho deciso di pubblicare un modello estrapolato dal mio testamento biologico (a cui ho lavorato dal 2019 al 2024, apportando 346 revisioni), sperando di essere utile a chi non era sicuro su come formularlo e magari per questo motivo ha commesso l'imprudenza di rimandare continuamente questo importante atto. Ho anche incluso disposizioni sulla mia alimentazione (che dovrà continuare a non supportare la sofferenza degli animali), sul trattamento del mio cadavere e sulla diffusione dei miei dati personali.

In fondo a questo blogpost trovi le indicazioni su come far valere il testamento biologico per tutti gli aspetti che non contraddicono la legge.
Ho specificato "per tutti gli aspetti che non contraddicono la legge" perché nel testamento biologico si può scrivere quello che si vuole e quindi si possono anche esprimere volontà che la legge vigente non consente di assecondare. Magari però in futuro, quando eventualmente dovrà essere messo in pratica, la legislazione sarà cambiata. Alcuni esempi di volontà che ho descritto nel mio testamento biologico e che ad oggi non sono legalmente assecondabili sono le disposizioni su eutanasia e suicidio assistito e le modalità con cui dovranno essere designati gli eventuali successori del mio rappresentante fiduciario.
Considero importanti le volontà espresse e non esaudibili in base alla presente legislazione anche perché sono un messaggio rivolto alle istituzioni competenti e a chiunque le leggerà. Il messaggio è "Voglio questa cosa, e se la legge non la permette io auspico il cambiamento della legge, come o auspicano tante altre persone; in ogni caso, anche se non verrà esaudita, è bene che la mia volontà per lo meno sia conosciuta".


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DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO

Io sottoscritto [...], codice fiscale [...], nel presente documento do le mie disposizioni anticipate di trattamento, cioè disposizioni derivanti dalle mie volontà sul trattamento del mio corpo, delle mie finanze, dei miei dati e della mia immagine ed altre ad esse correlate, espresse in anticipo rispetto a quando eventualmente dovranno essere attuate. Per brevità, di seguito tali mie “disposizioni” e “volontà” sono così semplicemente dette, mentre con “decisione” è da intendersi una scelta contingente.
Sono consapevole delle conseguenze di ogni disposizione, avendo ricevuto tutte le informazioni in merito dal mio medico curante.
Le disposizioni saranno valide indipendentemente da qualsiasi patologia da cui sarò affetto o non affetto, dalla mia aspettativa di vita e dalle modalità naturali o artificiali con cui la mia vita sarà potenzialmente proseguibile o prolungabile, e indipendentemente dal fatto che attuarle sia legale o illegale (nel presente documento do comunque disposizioni in subordine a quelle che, contrariamente al mio volere, potrebbero essere disattese per timore di ritorsioni legali); se non qui diversamente specificato e in assenza di ragionevoli dubbi interpretativi, dovranno essere attuate con tempestività, vale qui a dire prima possibile e comunque a breve, da parte delle persone da me qui indicate o normalmente preposte, senza necessità di alcuna autorizzazione o conferma da parte di chicchessia in forma verbale o scritta né di qualunque altro tipo di comunicazione o formalizzazione; in difetto di tale tempestività, a seguirle autorizzo ed invito chiunque ne sia in grado.
Nel presente documento, ove l’ipotesi che io abbia la capacità di intendere o di volere è immediatamente seguita da un’ulteriore descrizione di una ipotetica situazione, si intenda tale capacità come specificamente relativa all’ambito della situazione medesima e concernente l’ambito di ogni disposizione ad essa conseguente.

Agevolazione della mia comprensione e della mia comunicazione

Nell'eventualità di una grave compromissione della mia capacità di comprendere o comunicare, se sarà verosimilmente utile voglio intraprendere un percorso terapeutico mirato a recuperarla e, per tutto il periodo in cui risulterà compromessa, se sarà verosimilmente utile, per comunicare con me e consentirmi di comunicare voglio che vengano adoperate le più efficaci ed adeguate strategie (ad esempio l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa o di un software di sintesi vocale), anche agli scopi di ottemperare alle mie disposizioni anticipate di trattamento concernenti spiegazioni da fornirmi, quesiti da pormi e mie volontà che potrò esprimere. Soprattutto nel perseguire questi ultimi scopi voglio che la comunicazione nei miei confronti venga espletata in un momento di mie lucidità e capacità di attenzione di grado almeno analogo al massimo che sarà plausibile attendersi stanti le mie condizioni correnti e recenti, dopo aver fatto il possibile per richiamare la mia massima attenzione e con un linguaggio e una modalità che più possibile facilitino la mia comprensione.

Amministrazione di sostegno

In caso di una probabilmente irreversibile perdita della mia capacità di prendere importanti decisioni consapevoli o di comunicarle chiaramente, voglio che al più presto sia nominato un mio amministratore di sostegno. Possibilmente tale incarico sia conferito a una persona disposta ad assecondare le mie volontà, in particolare disposta ad adempiere ad ogni mia eventuale richiesta riguardante il disbrigo di qualsiasi mia pratica formale.
Potrà anche essere nominato mio amministratore di sostegno la stessa persona che riveste il ruolo di mio rappresentante fiduciario (definito ed eletto nel paragrafo “Rappresentanza”); in ogni caso voglio che siano attribuiti al mio rappresentante fiduciario tutti diritti e tutte le funzioni del mio amministratore di sostegno nel periodo di tempo intercorrente fra la perdita della suddetta capacità e la nomina di quest’ultimo.
Nel presente documento in seguito fornisco anche disposizioni concernenti la comunicazione fra amministratore di sostegno e rappresentante fiduciario, da prendere in considerazione ed attuare quando e se tali ruoli saranno ricoperti da due persone distinte.

Modificabilità delle disposizioni

Qualunque mia futura disposizione o decisione, anche estemporanea, espressa in qualunque momento e modalità, con o senza l’espletamento di un atto formale,
stante la mia capacità di intendere e volere, prevalga immediatamente su qualunque altra ad essa precedente e con essa incompatibile, indipendentemente dal fatto che tale precedente disposizione o decisione sia stata espressa per iscritto (ad es. nel presente documento o in uno analogo), verbalmente o in qualunque altra modalità.
Comunque, allo scopo di una maggior chiarezza voglio che, nell’eventualità di un cambiamento di una o più delle mie volontà, se non sarò in grado di farlo io, e anche se sarò in grado di farlo ma lo riterrò troppo stressante, il mio amministratore di sostegno rediga un nuovo documento analogo al presente, includendovi le indicazioni e le disposizioni derivanti da tutte e dalle sole mie volontà in essere, assumendo come tali fra l’altro quelle precedentemente da me espresse e di cui fino ad allora non avrò comunicato un cambiamento; dichiarandolo, in ogni sede utile, come in tutto e per tutto sostituitivo e abrogativo di ogni analogo precedente, lo depositi presso l’ufficio pubblico preposto a conservarlo e lo diffonda alle persone e agli enti indicati nel paragrafo “Diffusione dei dati funzionale all’applicazione delle DAT”; analogamente proceda redigendo e diffondendo un documento aggiornato ad ogni ulteriore mia manifestazione di cambiamento di una o più delle mie volontà ed ogni volta che avrà avuto luogo una nuova assegnazione non espressa da me del ruolo di mio rappresentante fiduciario.
Di seguito si intenda per “DAT” l’insieme delle mie disposizioni anticipate di trattamento valide stanti i più recenti eventuali aggiornamenti in merito da me espressi essendo in grado di intendere e volere, incluse le eventuali disposizioni che per qualsiasi motivo (ad es. tempi tecnici, disguidi, inadempienze) non sono state documentate per iscritto
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Diffusione dei dati funzionale all’applicazione delle DAT

Nell’eventualità di una rilevante e potenzialmente irreversibile compromissione delle mie funzioni cognitive o della mia capacità di comunicare chiaramente (e non necessariamente una loro compromissione grave o totale) con conseguente mia incompleta facoltà di intendere e volere, o mia verosimile carenza di iniziativa nel prendere decisioni sui temi trattati in questo documento, o difficoltà nell’esprimermi in merito, voglio che:
- le mie DAT siano comunicate per iscritto al mio amministratore di sostegno, al mio medico curante, ai membri dell’equipe sanitaria di eventuali istituti in cui sarò ricoverato o ospitato e parimenti per iscritto o verbalmente e comunque nel modo più comprensibile a chiunque mi fornirà assistenza di base, cioè assistenza nelle attività della vita quotidiana (ad es. il personale assistenziale di una casa di riposo o una badante);
- di tutte le informazioni sul mio stato di salute e sulla mia funzionalità, su ogni eventuale peggioramento o miglioramento importante della mia salute fisica o mentale e su ogni nuovo aggiornamento delle mie DAT sia data comunicazione al mio amministratore di sostegno e al mio rappresentante fiduciario da parte di chi tali informazioni avrà rilevato o ricevuto oppure da parte della persona a ciò preposta nell’eventuale ente che mi starà fornendo assistenza sanitaria o assistenza di base.
Se allo scopo dell’attuazione di una delle mie DAT risulterà necessario il mio accesso a una struttura che a differenza del luogo in cui mi troverò sarà provvista di strumentazione o personale appositi o sarà ubicata in un territorio in cui attuare tale disposizione è legale, voglio che il mio amministratore di sostegno individui, se esistente, una struttura in cui la suddetta attuazione è possibile, espleti tutte le pratiche necessarie per il mio accesso ad essa e per iscritto comunichi le mie DAT al personale di tale struttura preposto ad acquisirle
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Atti indicati nelle DAT da applicare con consenso implicito e con consenso esplicito e loro prorogabilità

Ognuno degli atti riguardanti il passaggio all’uso di una tecnica di alimentazione artificiale, la chirurgia o la cessazione della vita, che secondo le mie DAT risulterà da compiersi, se verosimilmente sarò capace di comprenderlo, quando sarà in procinto di essere messo in pratica dovrà essermi spiegato, e se di conseguenza manifesterò chiaramente al tempo stesso di comprenderlo e di volerlo prorogare o rifiutarlo, dovrà subire una proroga. Il periodo di tale proroga, se trascorrerà senza grave peggioramento della mia salute psicofisica, dovrà essere quello da me specificato o, se non lo avrò specificato, 45 giorni o un tempo simile; lo si consideri invece immediatamente concluso in caso di suddetto peggioramento. A immediato ridosso della conclusione del periodo di proroga stesso, persistendo i presupposti per i quali, secondo le mie DAT, l’atto suddetto risulterà da compiersi, e persistendo la verosimile mia possibilità di comprenderlo, esso dovrà essermi di nuovo spiegato e proposto con le stesse accortezze; si dovrà attuare e continuare ad attuare la procedura fin qui descritta nel presente paragrafo per tutto il periodo in cui persisteranno le su descritte condizioni, inclusa la mia chiara volontà di prorogare l’atto in questione o il mio chiaro rifiuto di esso.
Tutti gli atti su menzionati che nel contesto di tale procedura, attuata in ragione delle su descritte premesse, non manifesterò chiaramente di rifiutare né voler prorogare e tutti quelli che nello stesso contesto non manifesterò chiaramente di comprendere e tutti quelli in merito a cui, sussistendo una mia probabilmente irreversibile incapacità di comprenderli, non sarà utile fornirmi spiegazioni, dovranno essere messi in pratica
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Gestione delle finanze

Voglio che mai il mio denaro venga speso né alcun bene di mia proprietà venga barattato per sostenere o rimborsare spese per l’acquisto o il noleggio di prodotti contenenti sostanze di origine animale (ad es. indumenti di lana o seta o pelle, trapunte con piuma d’oca, candele e cosmetici con cera d’api, carne, formaggio), e voglio che mai denaro altrui venga speso né che beni di proprietà altrui o servizi da parte altrui vengano barattati affinché io benefici di prodotti contenenti tali sostanze, con l’eccezione, in entrambi i casi, di eventuali farmaci necessari, dei cibi menzionati come eccezione nel paragrafo “Alimentazione e terapia” e dei prodotti derivati dal petrolio.

Alimentazione e terapia

Nell’intero corso di ogni eventuale periodo in cui sussisterà una mia non capacità o non spontanea tendenza ad attuare né comunicare chiaramente la mia volontà oppure una mia incapacità di intendere e volere, e al tempo stesso non si saranno verificate le condizioni per le quali secondo le mie DAT deve essere posta fine alla mia vita, voglio che, allo scopo di migliorare la qualità di quest’ultima e di rispettare i miei principi etici, ci si attenga alle indicazioni e disposizioni descritte nel presente paragrafo.
Si consideri di seguito l’acqua come inclusa nel novero degli alimenti e si intenda dunque l’idratazione come inclusa nell’alimentazione.
Vieto che mi vengano somministrati alimenti di origine animale o contenenti ingredienti di origine animale (ad es. carne, strutto, uova, latte, burro, formaggi, miele, pesci, molluschi, crostacei, caviale, nero di seppia), con l’eccezione di uova provenienti da galline o altri uccelli che vivono in allevamenti in cui viene perseguito il pieno benessere di tutti gli uccelli allevati (ad es. consentendo loro di muoversi all’aperto) e in cui non vengono uccisi se non allo scopo di porre fine a loro eccessive sofferenze derivanti ad esempio dall’età avanzata o da una patologia con conseguente minima o nessuna possibilità di raggiungimento di una buona qualità di vita, e con l’eccezione del miele ottenuto nel rispetto del benessere delle api.
Se con frequenza maggiore di una volta ogni 30 giorni avrò avuto episodi di importante difficoltà all’alimentazione per bocca (ad es. ab ingestis o tendenza a mantenere in bocca il cibo inutilmente a lungo senza inghiottirlo), si consulti in merito un logopedista e se necessario un neurologo o un otorino entro una settimana o, se ciò sarà impossibile, comunque al più presto (ricorrendo alla consulenza in regime privato anziché pubblico se necessario ad accorciare significativamente i tempi), per avere una valutazione e una eventuale prescrizione in merito; qualora ognuno dei professionisti così consultati riterrà improbabile che la frequenza dei suddetti episodi possa tormare ad essere minore di una volta ogni 30 giorni stante un’alimentazione per bocca somministrata con normale regolarità temporale (colazione al mattino, pranzo a metà giornata, cena alla sera), o qualora nonostante l’applicazione della suddetta prescrizione tale frequenza tornerà a manifestarsi uguale o maggiore, si mettano in pratica le seguenti disposizioni tranne quelle eventualmente includenti pratiche con controindicazione assoluta: per alimentarmi si ricorra alla nutrizione artificiale e, se essa consisterà nella nutrizione enterale, si protragga per il minor tempo possibile l’eventuale uso del sondino nasogastrico, dopo di che lo si sostituisca al più presto con un accesso venoso sussistendo un patrimonio venoso adatto, e in mancanza di quest’ultimo lo si sostituisca invece con la gastrostomia endoscopica percutanea o altra più indicata tecnica di nutrizione artificiale non necessitante del controllo della deglutizione.
Voglio che miei eventuali disagi fisici o psicologici siano trattati più efficacemente possibile allo scopo di una mia buona qualità di vita, ad es. con fisioterapia, farmaci, psicoterapia, interventi chirurgici; a proposito di questi ultimi (ad es. amputazione di un arto o cordotomia o radiofrequenza pulsata), l’opportunità di eseguirli venga valutata senza dare priorità all’aspetto estetico, né all’evitare il rischio, quandanche alto, di una o più complicanze o di morte
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Valutazione della volontà di vivere o morire e conseguente orientamento operativo

Nel corso di ogni eventuale periodo maggiore di 15 giorni in cui, sussistendo un mio deficit cognitivo moderato o grave, per la maggior parte del tempo di veglia manifesterò di dare poca o nessuna importanza al proseguimento della mia vita (ad es. trovandomi in uno stato cronico di apatia o di basso tono dell’umore) e al tempo stesso sembrerò in grado di pronunciarmi sulla mia volontà di vivere o no, ma incline a farlo solo se interrogato in merito, mi dovrà essere chiesto se desidero o no continuare a vivere; dopo che sarò stato così interrogato, non peggiorando la mia condizione cognitiva e persistendo l’atteggiamento su descritto e non avendo io manifestato e confermato la volontà di porre fine alla mia vita urgentemente, se possibile dovrà essermi rivolta di nuovo la su descritta interrogazione ogni 60 giorni o comunque al più presto dopo il 60° giorno dalla volta precedente, e anche al più presto dopo ogni eventuale significativo peggioramento delle mie condizioni fisiche o del tono dell’umore consueto.
Se invece, conservando la mia capacità di intendere e volere, rispondendo alla su descritta interrogazione o in qualunque altro contesto, manifesterò chiaramente il desiderio che sia posta fine alla mia vita, dovrò essere interrogato sul fatto che tale desiderio debba essere esaudito urgentemente o no. Se di conseguenza risponderò manifestando il desiderio che sia posta fine alla mia vita urgentemente, o manifesterò tale desiderio in qualunque altro contesto, si dovrà procedere all’attuazione delle disposizioni descritte nel paragrafo “Accompagnamento alla morte” immediatamente oppure prorogarla, a seconda di quanto risulterà dopo aver attuato la procedura descritta nel paragrafo “Atti indicati nelle DAT da applicare con consenso implicito e con consenso esplicito e loro prorogabilità”
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Valutazione dell’incapacità di comunicare la volontà di vivere o morire, del tono dell’umore e della lucidità e conseguente orientamento operativo

Nell’eventualità di una perdita probabilmente irreversibile della mia possibilità di avere o di esprimere chiaramente il desiderio di proseguire o interrompere la mia vita (ad esempio a causa di un grave ictus cerebrale o di una demenza o degli effetti di un farmaco necessario a preservare la mia salute o a gestire il carico di lavoro di chi si prenderà cura di me), se avrò presentato una palese o presumibile bassa qualità di vita dovuta a basso tono dell’umore o apatia o sonnolenza nella maggior parte del tempo tranne quello di normale sonno per 20 giorni consecutivi, o mi troverò in uno stato di palese o presumibile grave sofferenza fisica di cui un importante decremento entro 24 ore non sarà nettamente più probabile che improbabile, o mi troverò in uno stato di incoscienza dal quale uscire sarà nettamente più improbabile che probabile, voglio che vengano attuate le disposizioni descritte nel paragrafo “Accompagnamento alla morte”.

Accompagnamento alla morte

Al verificarsi di una delle condizioni ipotizzando le quali sopra rimandavo al presente paragrafo, si proceda come indicato in uno dei due sotto-paragrafi seguenti a seconda che sussistano le condizioni premesse nell’uno o nell’altro.

In caso di idoneità di almeno uno dei miei organi al trapianto in un paziente di ciò non immeritevole,
(per individuare un paziente che considero immeritevole vedi paragrafo “Trattamento del mio corpo ed altri aspetti da considerare dopo la mia morte”),
si applichi su di me un’eutanasia che non comprometta l’eseguibilità della donazione di alcun mio organo; tale eutanasia potrà essere eseguita ad esempio per mezzo di un farmaco che non danneggi l’organo suddetto oppure eseguendo direttamente l’espianto di ogni organo utile al trapianto, espianto che così sarà utile a provocare la mia morte e al contempo utile a dare ad ogni ricevente di ogni mio organo la possibilità di sopravvivere.
Nell’impossibilità, a causa della legislazione della nazione in cui mi troverò, di effettuare un’eutanasia che non comprometta l’eseguibilità della donazione di alcun mio organo, e sussistendo la possibilità di effettuare ogni utile trapianto previa eutanasia eseguita in un’altra nazione, si proceda in tal senso.
Si intenda parimenti riferito all’agevolazione di un mio suicidio assistito tutto quanto appena detto in riferimento all’effettuazione di una eutanasia se con esso converrà sostituirla per motivi di fattibilità, economia, comodità, così elencati in ordine decrescente di prevalenza.

Nel caso in cui nessuno dei miei organi sia idoneo al trapianto in un paziente di ciò non immeritevole,
si rinunci ad eseguire su di me qualsiasi manovra di rianimazione, e si attuino le seguenti disposizioni:
- Se possibile, venga io messo in condizione di poter eseguire in modo agevole un suicidio che mi arrechi poca o, come preferisco, nessuna sofferenza fisica; se invece non sarà possibile (per mia incapacità o altri impedimenti) si pratichi su di me l’eutanasia nel modo per me meno disagevole.
- In subordine, nella malaugurata eventualità di una inottemperanza alla su descritta disposizione o di una non tempestività nell’ottemperarvi, se sarà utile a diminuire il mio tempo di sofferenza (per anticipazione della mia morte o per una mia diversa percezione), mi sia indotta la sedazione palliativa continua profonda, venga essa mantenuta ininterrottamente fino alla mia morte, e subito dopo la mia entrata in coma profondo vengano cessate e mai più riprese eventuali nutrizione e assistenza alla respirazione.
- In ulteriore subordine, nella malaugurata eventualità di una inottemperanza anche alla su descritta disposizione di indurmi il coma profondo e mantenerlo fino alla mia morte e cessare gli eventuali supporti vitali, o di una non tempestività nell’ottemperarvi,
-- se sarà verosimilmente utile a far sì che la mia vita giunga alla sua fine con un mio minore disagio (stanti la fattibilità, le varie tempistiche e i fattori biologici), venga io trasportato in un luogo in cui l’eutanasia non è legalmente punibile e quindi ad essa sottoposto nel modo per me meno disagevole
-- oppure, sussistendo la mia competenza psicomotoria per eseguire il suicidio assistito in modo agevole (con o senza aiuto), venga io trasportato in un luogo in cui l’assistenza al suicidio non è legalmente punibile e messo in condizione di eseguirlo più agevolmente possibile;
-- risultando praticabili entrambe le suddette modalità per porre fine alla mia vita, se una delle due lo sarà in tempi decisamente più brevi, si metta in pratica quest’ultima; se invece richiederanno tempi simili, si metta in pratica quella più economica.

Trattamento del mio corpo ed altri aspetti da considerare dopo la mia morte

Se si sarà verificata o se anche si starà probabilmente per verificare una delle condizioni ipotizzando le quali sopra rimandavo al paragrafo “Accompagnamento alla morte”, indipendentemente dall’avvenuto o non avvenuto arresto della mia funzione cardiaca, e indipendentemente dall’avvenuta o non avvenuta mia morte cerebrale, se una persona necessiterà del trapianto di un mio organo, voglio che in tempi ragionevoli venga effettuata una raccolta di informazioni sulla sua condotta, in particolare sugli aspetti concernenti le condizioni dell’autorizzazione enunciata di seguito.
Quando si sarà verificata una delle condizioni ipotizzando le quali sopra rimandavo al paragrafo “Accompagnamento alla morte”, indipendentemente dall’avvenuto o non avvenuto arresto della mia funzione cardiaca, e indipendentemente dall’avvenuta o non avvenuta mia morte cerebrale, autorizzo il trapianto dei miei organi a beneficio di chiunque ne avrà bisogno tranne le persone che saranno risultate di ciò immeritevoli in base ai criteri di cui fornisco di seguito descrizione, nella quale per “plausibile manifestazione di pentimento” deve intendersi una chiaramente credibile manifestazione di pentimento per il sopruso a cui mi riferisco (ad esempio credibile in quanto manifestato prima che si palesasse la necessità del trapianto, con una esplicita dichiarazione o in modo implicito ma inequivocabile stante l’adozione di una certa condotta) accompagnato se possibile dal relativo spontaneo e più possibile adeguato risarcimento a beneficio di ogni eventuale persona o azienda danneggiata da tale sopruso, le parole “ingiusto” e “ingiustamente” sono riferite a un aspetto etico e non necessariamente giuridico, il verbo “istigare” indica il tentare di indurre un comportamento senza necessariamente riuscirci e le parole “o” e “od” e le virgole che separano elementi elencati sono intese in senso disgiuntivo relativo.

Sia classificato come immeritevole di ricevere il trapianto di un mio organo:

- chi, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà compiuto o tentato di compiere o istigato o incaricato a compiere o credibilmente minacciato
 ֎ un’ingiusta operazione terroristica o bellica,
 ֎ un disastro ambientale,
 ֎ un’azione finalizzata a provocare un’epidemia a danno di esseri umani,
 ֎ una violenza sessuale,
 ֎ una riduzione o mantenimento in un ingiusto stato di schiavitù,
 ֎ un ingiusto sequestro di persona idoneo a provocarne grave sofferenza fisica o psicologica,
 ֎ o un atto finalizzato a
     * trarre in arresto un’altra persona
     * o a infliggerle una pena detentiva
     * o a ucciderla o a infliggerle un grave danno fisico o psicologico (ad esempio picchiandola o ingiuriandola o obbligandola a fare od omettere o a sopportare qualcosa),
   essendo il movente di tale atto
     * la volontà di umiliare ingiustamente chicchessia o di nutrire il proprio orgoglio
     * o l’intento di vendetta per uno svantaggio non dovuto a un comportamento ingiusto
     * o la volontà di procurare ingiustamente un vantaggio a sé o a una terza persona o la volontà di impedire ingiustamente un vantaggio altrui
     * o la gelosia o l’invidia
     * o il disprezzo dovuto a disabilità, razza, nazionalità, provenienza, discendenza, sesso, identità di genere, orientamento sessuale, religione, cultura, opinione, sentimento, frequentazione
     * o altro futile motivo;

- chi avrà compiuto o tentato di compiere o istigato o incaricato a compiere un ripetuto ingiusto abuso dei mezzi di correzione o disciplina nei confronti di una persona provocandone gravi danni fisici o psicologici;;

- chi, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà compiuto o istigato o incaricato a compiere nei confronti di una persona un’ingiusta estorsione idonea a provocarne un grave danno economico, psicologico o fisico;

- chi, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà compiuto o tentato di compiere un ripetuto maltrattamento in famiglia;

- chi, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà compiuto ingiusto stalking reiterato per più di 4 giorni consecutivi o non consecutivi nei confronti della stessa persona o di uno o più suoi congiunti;

- chi, dopo il compimento del diciottesimo anno di età, senza plausibile manifestazione di pentimento, ingiustamente avrà agito o tentato di agire in modo idoneo a causare a una persona o a un’azienda un grave danno economico o a causare a una persona un grave danno psicologico, commettendo o tentando una truffa o un volontario inadempimento contrattuale, o un’estorsione, o una sottrazione di un bene o un suo volontario danneggiamento;

- chi, dopo il compimento del diciottesimo anno di età, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà consapevolmente e ingiustamente interagito con una persona istigandola ad assumere una sostanza dannosa e che dà dipendenza e così idonea ad aumentare di molto il rischio di un complessivo grave peggioramento della qualità di vita semplicemente per la nocività della sostanza stessa o per il possibile sviluppo di una dipendenza da essa, con le relative dannose conseguenze (esempi di interazione del genere sono offrire una sigaretta a un non fumatore o a un ex-fumatore o una dose di eroina a una persona che non ne è dipendente);

- chi, dopo il compimento del diciottesimo anno di età, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà consapevolmente e ingiustamente interagito con una persona cedendole o istigandola ad assumere una sostanza palesemente dannosissima (ad es. cocaina o eroina), così contribuendo in maniera importante al mantenimento della già sussistente dipendenza da essa (un esempio di interazione del genere è offrire una dose di eroina a una persona che ne è già dipendente), tranne il caso in cui ciò sia fatto con l’unico altruistico intento di attenuare i sintomi di una crisi d’astinenza;

- chi direttamente o per il tramite di una o più persone avrà commesso ed apparirà propenso a ripetere atti di crudeltà nei confronti di uno o più mammiferi, uccelli, anfibi, pesci o crostacei, inclusi uccisione o avvelenamento o tortura per futili motivi, addestramento o induzione al combattimento violento per intrattenimento o scommessa, allevamento intensivo, pesca, uccisione non istantanea (il che avviene spesso ad es. nella caccia), trasporto non adeguato, stoccaggio o esposizione per la vendita in condizioni di agonia, cucinazione in vivo, ed escluse invece la legittima difesa e la ricerca medica condotta nel rispetto delle direttive dell’Unione Europea;

- chi, senza plausibile manifestazione di pentimento, avrà negato il consenso all’espianto degli organi propri o di una qualsiasi persona per nessun motivo simile ad alcuno dei su elencati.

Ad individuare insindacabilmente chi, in base ai suddetti criteri e in base al mio orientamento etico (deducibile ad esempio da quanto scritto nel presente documento e da quanto da me espresso in varie occasioni della mia vita), sarà meritevole o immeritevole di ricevere in dono un mio organo, sia il mio rappresentante fiduciario; dispongo che a tale scopo egli o ella possa basarsi sul proprio ragionamento e intuito e non necessariamente su una verità processuale o su elementi probatori forti.
In subordine rispetto a quanto su disposto sui trapianti, siano i miei organi disponibili per scopi scientifici e didattici.
Le parti del mio cadavere che non verranno utilizzate ai suddetti scopi siano smaltite nel modo più economico, ad es. inserite in una bara acquistabile con minima spesa (considerando anche il mercato estero), individuabile grazie a una ricerca condotta in tempi ragionevoli, e poi cremate e disperse in natura.
Non voglio che vengano spesi soldi per acquistare abiti con cui vestire il mio cadavere. Non voglio alcuna cerimonia funebre religiosa.
Desidero che la diffusione della notizia della mia morte sia accompagnata dall’invito a non acquistare fiori (poiché lo considero un fastidioso spreco), ma piuttosto fare una donazione all’organizzazione Amnesty International o, se non esisterà più, a un’altra avente scopi analoghi.

Diffusione dei miei dati e della mia immagine per fini legali, divulgativi e affettivi

Voglio che da subito chiunque possa avere incondizionato, agevole, immediato e gratuito accesso, anche telematico, a tutti i contenuti delle mie DAT, incluse le disposizioni riguardanti il mio rappresentante fiduciario e la sua successione.
Quando non sarò più in grado di dare disposizioni sulla mia privacy, voglio che chiunque possa avere gratuito, immediato e agevole accesso, anche telematico, a tutti i dati sul mio stato di salute; inoltre in tale eventualità autorizzo chiunque a pubblicare qualsiasi dato sulla mia salute e a produrre e pubblicare foto e filmati che mi ritrarranno per fini legali (ad esempio per documentare le circostanze in base alle quali secondo le mie DAT devo ricevere un certo trattamento), divulgativi (es. didattici o giornalistici), artistici (ad es. per la realizzazione di un film o di un cortometraggio) o affettivi, a condizione che ciò venga fatto con educazione e rispetto. A tale proposito si tenga conto del fatto che se i miei valori etici vengono rispettati, una bonaria presa in giro o una rappresentazione umoristica che includa l’esposizione della mia immagine non è da me considerata segno di maleducazione né mancanza di rispetto, anche quando si presta ad essere considerato black humor
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Rappresentanza

Si intenda qui per “rappresentante fiduciario” la persona che, quando vi sarò impossibilitato, in caso di ragionevole dubbio sull’interpretazione di una delle mie DAT, dovrà al più presto essere interrogato in merito e quindi di essa insindacabilmente stabilire e fornire la corretta interpretazione, e inoltre, più in generale, quando e se vi sarò impossibilitato o comunque le chiederò di farlo per mio conto, dovrà adoperarsi, se necessario, affinché le mie DAT vengano attuate, ad esempio comunicandole e spiegandole in forma orale o scritta, sostenendo un’azione legale che si prefigurerà di veloce esito o, se risulterà l’unico modo utile affinché a una o più delle mie DAT venga dato seguito presto, darvi seguito personalmente o per il tramite di una persona di fiducia.
Siano condizioni necessarie per ricevere la nomina di mio rappresentante fiduciario la volontà e la capacità di esercitare tale ruolo; si consideri da esso decaduta ogni persona che, dopo averlo esercitato, vi avrà rinunciato a tempo indeterminato o avrà perso irreversibilmente o per più di 48 ore consecutive la capacità di esercitarlo.
Conferisco il ruolo di mio rappresentante fiduciario a [nome e cognome], codice fiscale [...]; nomino [nome e cognome], codice fiscale [...], vice-rappresentante fiduciario, cioè incaricato a svolgere il ruolo del mio rappresentante fiduciario e così avente pari diritto a ricevere informazioni e prendere decisioni sul mio conto in ogni eventuale periodo in cui il mio rappresentante fiduciario vi sarà impossibilitato o vorrà temporaneamente rinunciarvi, e a succedergli in tale ruolo automaticamente in caso di sua decadenza.
Nell’eventualità in cui il ruolo di mio rappresentante fiduciario non sarà ricoperto da alcuno dei suddetti ed inoltre io sarò incapace di esprimerne una sua nuova assegnazione, voglio che essa sia decisa ed effettuata, se possibile, dal più recente mio rappresentante fiduciario o, in subordine, dal più recente mio vice-rappresentante fiduciario o, in ulteriore subordine, da un’associazione con sede legale in Italia che include fra i suoi principali valori il diritto all’eutanasia, nella persona di un suo incaricato che legittimamente la rappresenta (ad es. il suo presidente o segretario) e che voglia e possa procedere all’assegnazione suddetta entro 10 giorni da quando gli sarà stato chiesto di farlo; tale assegnazione egli dovrà effettuare al più presto, e potrà farlo anche conferendo il ruolo di rappresentante fiduciario a sé stesso. Se esisteranno più associazioni che soddisferanno detti criteri, il compito di nominare il mio nuovo rappresentante fiduciario sia conferito a quella col maggior numero di soci residenti in Italia.
Alla decadenza di ogni successivo mio rappresentante fiduciario da tale ruolo, venga nominato un suo successore secondo i su descritti criteri.
Sia compito del mio amministratore di sostegno reperire e contattare l’associazione di cui sopra, avanzare ogni richiesta di assegnazione del ruolo di rappresentante fiduciario e occuparsi delle eventuali procedure burocratiche necessarie a ufficializzarne tale assegnazione quando sarà stata effettuata; in mancanza di prassi burocratiche necessarie a tale scopo, il mio amministratore di sostegno formalizzi l’assegnazione del ruolo di mio rappresentante fiduciario con una semplice dichiarazione scritta e la depositi presso l’ufficio pubblico preposto a conservarla.
Nel corso di ogni eventuale periodo in cui il ruolo di mio rappresentante fiduciario sarà vacante, ne eserciti provvisoriamente le funzioni il mio amministratore di sostegno.
Esista il ruolo di mio rappresentante fiduciario fino al momento in cui sarà cessata la verosimile utilità di adoperarsi affinché vengano attuate le mie DAT
.


[Luogo]
, [data]        [firma]


Firme per accettazione degli incarichi di rappresentante fiduciario e vice-rappresentante fiduciario:


[nome e cognome                     
[nome e cognome
del rappr. fid.]                     del vice-rappr.
                                     fiduciario]
      


[firma del rappr. fid.]              [firma del vice]


Allegati
: copia delle carte di identità mia, del mio rappresentante fiduciario e del mio vice-rappresentante fiduciario


°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°=°


Per legge il Ministero della Salute, le regioni e le aziende sanitarie devono fornire informazioni sulle DAT sui rispettivi siti internet. Ad esempio la pagina della Regione Toscana è questa:
https://www.regione.toscana.it/-/biotestamento
(se ti accorgi che il link non funziona più ti prego di segnalarmelo).
 
Comunque fornisco qui le informazioni principali su come far valere il documento delle DAT.
 
Un modo è stamparlo, recarsi nell'apposito ufficio del proprio comune di residenza e incontrare l'Ufficiale dello Stato Civile o chi ne esercita le funzioni; alla sua presenza occorre firmarlo prima di consegnarglielo e fornire un proprio documento di identità. Anche gli eventuali rappresentante fiduciario e vice-rappresentante fiduciario devono firmare le DAT alla presenza del suddetto impiegato comunale e fornire il proprio documento di identità; in alternativa il rappresentante e vice-rappresentante possono non presentarsi avendo già firmato le DAT; in questo caso l'interessato deve fornire le fotocopie dei loro documenti di identità. Il documento delle DAT, dall'ufficio comunale, verrà trasmesso alla Banca Dati Nazionale, che poi invierà all'interessato un'email di conferma.
 
In alternativa si può ricorrere a un notaio, muniti della stessa documentazione; in questo caso le DAT devono essere depositate presso il notaio stesso, che le trasmetterà alla Banca Dati Nazionale.

Altre alternative sono spiegate alla pagina FAQ del sito del Ministero della salute:
https://www.salute.gov.it/portale/dat/dettaglioFaqDat.jsp?lingua=italiano&id=229
(se ti accorgi che il link non funziona più ti prego di segnalarmelo).

Solo nel caso in cui le condizioni di salute non consentano di firmare, le DAT possono essere documentate con videoregistrazione, eventualmente con l'uso di dispositivi atti a consentire alle persone con disabilità di comunicare. Il video deve rispettare i requisiti indicati nella pagina FAQ suddetta, che fra l'altro contiene molte informazioni importanti e che ti invito quindi a leggere per intero.

La banca dati DAT, a cui si accede con SPID, CNS o CIE, può essere consultata dal disponente, dal medico che ha in cura il disponente se questo si trova in situazioni di incapacità di autodeterminarsi e dall'eventuale rappresentante fiduciario.
 
Per l'applicazione delle DAT c'è bisogno di interpellare un giudice? Si spera di no: se il da farsi non lascia spazio a dubbi, cioè se le condizioni del paziente sono inequivoche, e precisamente ad esse è stato fatto riferimento nel testamento biologico, e se nel testamento biologico sono scritte chiaramente le disposizioni da attuarsi in quell'eventualità, queste dovranno essere seguite senza far ricorso a un giudice.

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