28 settembre 2019

Le sciocche critiche a Greta Thumberg e ai manifestanti del FFF

Julio Loredo de Izcue, presidente dell'associazione cattolica Tradizione Famiglia Proprietà, nella suo diario Facebook ha scritto un post esordendo con "LA GENERAZIONE SPRECONA", titoletto seguito da una sua traduzione di uno sproloquio del giornalista Andrew Bolt, poi purtroppo copiata e incollata in giro per il web e su Facebook.

Eccola qui, la pappardella matta virale:

Eccellente risposta di un giornalista di SkyNews Australia ai giovani che hanno recentemente manifestato per il clima:
“Voi siete la prima generazione che ha preteso l’aria condizionata in ogni sala d’aula; le vostre lezioni sono tutte fatte al computer; avete un televisore in ogni stanza; passate tutta la giornata a usare mezzi elettronici; invece di camminare a scuola prendete una flotta di mezzi privati che intasano le vie pubbliche; siete i maggiori consumatori di beni di consumo di tutta la storia, comperando in continuazione i più costosi capi di abbigliamento per essere ‘trendy’; la vostra protesta è pubblicizzata con mezzi digitali e elettronici.
“Ragazzi, prima di protestare, spegnete l’aria condizionata, andate a scuola a piedi, spegnete i vostri telefonini e leggete un libro, fattevi un panino invece di acquistare cibo confezionato.
“Ma niente di ciò accadrà, perché c'è l' egoismo, la maleducazione, la manipolazione di persone che vi usano, proclamando di avere una causa nobile. Svegliarsi, informarsi e agire prima di protestare”.

Questo si fa i film in testa e ci crede. No, non c'è aria condizionata in ogni aula e non mi pare nessuno l'abbia pretesa. Si va a scuola in macchina (meno inquinante di quelle un volta) quando la scuola è particolarmente lontana, e la maggior parte degli studenti ci va in pullman (nota: a Milano molti vanni in bici, grazie all'organizzazione Massa Marmocchi). I mezzi informatici fanno risparmiare carta e non sono fra le cose che inquinano di più. L'energia necessaria per tenerli accesa è trascurabile. E sono utili a fare gruppo e sperare di ottenere cambiamenti nella società, come in questo caso, quindi il bilancio può benissimo essere positivo. I vestiti... cosa c'entra se sono costosi o economici? Brutto parlare a vanvera e di cose che non si sa (sui ragazzi e non solo, purtroppo... vedi sotto). Le argomentazioni qualunquiste di questo omino piccolo piccolo sono spazzatura già sentita, altro che una "risposta eccellente".

Ma anche dando per scontato che tutti i bambini e i ragazzi non abbiano abitudini sufficientemente adeguate a difendere il pianeta, la responsabilità è dell'educazione non impartita dalle generazioni precedenti. E se la Terra versa in questo stato e sta continuando a peggiorare sarà pure colpa di qualcuno nato prima del 2004, o no? 
Ma diciamo ancora di più: immaginiamo pure che tutto l'inquinamento e il conseguente malessere del pianeta sia dovuto in buona parte ai teen-ager. Bisogna fumare roba forte per pensarlo, ma proviamoci. Anche se così fosse, le argomentazioni di Andrew Bolt non sarebbero valide. Un grido di allarme sensato è tale anche se chi lo lancia è incoerente.
Mi fa davvero pena oltre che rabbia chi, invece di unirsi al coro di persone che chiedono politiche per la riduzione dell'inquinamento, si diverte a fare lo snob con attacchi ad personam che non c'entrano il punto.

Volendo comunque indagare per un attimo su cosa succede nella vita dei ragazzi che hanno preso parte al Friday For Future (FFF), credo che alcuni di loro sentissero il problema ecologico in una certa misura anche prima di conoscere Greta e si comportassero in modo ecologico (ammesso che sapessero come fare), e credo che altri, dopo aver conosciuto Greta e con l'occasione di questa grande mobilitazione internazionale saranno spinti a un comportamento più virtuoso. Quindi in un certo senso questo evento, oltre che politico, potrebbe anche esser stato auto-educativo. A quell'età credo sia accettabile che la coerenza nasca anche in questo modo.

A proposito, per inciso, a pensarci bene, è davvero ridicolo pensare a quanto facile potrebbe essere smontare il discorso pro-coerenza di Bolt. Basterebbe dirgli "Ah, grazie della lezione di coerenza... che naturalmente viene impartita da uno che, se consiglia ai ragazzi di andare a piedi a scuola, sicuramente dà il buon esempio recandosi in redazione ogni giorno a piedi, e rinuncia all'automobile sempre e comunque, giusto? Ah no? Ah, ma allora perché quel tuo discorso era solo un cazzeggio in cui volevi manipolare il tuo pubblico, che speri non si accorga della tua incoerenza nel parlare di coerenza".

Tornando alle azioni di Greta Thumberg, come ha giustamente detto Vincenzo Bordoni, abbiamo bisogno di lei.



La sua azione e le manifestazioni fanno solo bene al dibattito politico. Non hanno nessuna conseguenza negativa. Solo buona. I manifestanti non saranno perfetti nel loro comportamento quotidiano, ma hanno ragione, e il loro messaggio è giusto. Non sono climatologi, ma mandano un messaggio sovrapponibile a quello dei climatologi, quindi hanno ragione, e il loro messaggio è giusto. Non sono esperti su come diminuire le emissioni di CO2 inventando automobili e impianti industriali meno inquinanti, e infatti non hanno questa pretesa. Spingono affinché si ingaggino degli ingegneri in grado di farlo.

Completamente inopportune, dunque, le parole che in questi giorni ha detto Massimo Cacciari:

"Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta, siamo fritti. Siamo all'ideologia della incompetenza""Questi argomenti non si affrontano in termini ideologico/sentimental/patetico ma in termini scientifici. Non è che dicendo 'mi avete rubato i sogni' che si affrontano i problemi, non è così che si che nascono le coscienze critiche"

Ogni persona ha il suo ruolo. Non si può pretendere che tutti facciano tutto, ma si può apprezzare che qualcuno faccia quello che può.
Non si può invitare i ragazzi a tacere fino a quando non avranno in mano un progetto per un aereo a energia solare, perché se no hanno il coraggio di parlare da incompetenti.
Il ruolo dei manifestanti non è tecnico. È politico. E il politico Massimo Cacciari dovrebbe averla presente, questa cosa. Perché un politico che non sa cosa è la politica quello sì che è preoccupante.

Cacciari ha anche detto:
 

"Userei queste ore per organizzare seminari sul clima ai quali far partecipare scienziati ed esperti in materia"

Perché no? Ma si può fare l'una cosa e l'altra. Dichiarazioni del genere suonano buongiorniste né più né meno che "Togliamo gli stipendi milionari ai calciatori e devolviamo i soldi alla ricerca sul cancro, scrivi amen e condividi".

Questo risponde anche all'ultima parte dello sproloquio di Bolt su riportato.

Ultima sparata di Cacciari:

"Greta dovrebbe andare a scuola, imparerebbe molte più cose. E forse, dovrebbe rendersi conto di essere svedese e che i ragazzi scioperanti sono europei. Non ci sono né indiani, né brasiliani. Non mi pare un problemino da poco"

Vero, ma non è un problema da poco nenche il fatto che un uomo di cultura come Cacciari non si renda conto di un semplice fatto: le manifestazioni si fanno dove si possono fare e dove possono incontrare il favore del popolo affinché il governo sia persuaso a fare determinte scelte. In cina non puoi manifestare: è vietato. Sarebbe bello poterlo fare, ma se lo fai finisci in galera. In india, invece, c'è tantissima povertà, e si fa poca presa sulla popolazione, perché se uno ha il problema di procurare il cibo a sé stesso e alla propria famiglia dell'ambiente purtroppo se ne frega.
L'Australia, invece, è una delle regioni del mondo in cui si inquina di più, e in cui si può manifestare. E infatti il Friday For Future in Australia c'è stato.

Stamattina inoltre ho visto questo video-spazzatura, in cui chiacchiera il fenomeno austrliano:



Skynews si dovrebbe vergognare per aver mandato in onda una roba del genere. È facile che Andrew Bolt sarà morto da un pezzo quando le conseguenze dei cambiamenti climatici staranno facendo catastrofici danni. Ma da subito una cosa posso dirgliela come fortunatamente tante altre persone hanno già fatto in varie forme: fai vomitare.

Persone come Andrew Bolt vogliono semplicemente ingrossare il loro ego e per questo cercano semplicemente attenzione e prestigio, facendo pressione su chi odia Greta, aizzandoli contro di lei con critiche al messaggero più che al messaggio. Perché le persone come Andrew Bolt sono bambini mai cresciuti, rimasti ai tempi in cui bullizzavano o avrebbero voluto divertirsi a fare bullismo. E chi applaude gente del genere ricorda i ragzzini in cerchio che si divertono a vedere il bullo che maltratta un innocente che non ha fatto nulla di male.
Finge di provare pietà per Greta dichiarandola vittima dei suoi genitori che, aiutandola nella sua battaglia, si sarebbero resi colpevoli di un grave abuso; il sedicente difensore dei minorenni abusati si dimentica che pochi secondi prima si è rivelato per quello che è: un bambinone grande grande che se la prende con lei insultandola. La patologia di Greta, la sindrome di Asperger, è certamente meno grave rispetto a quella di Andrew Bolt, che è chiaramente un sociopatico.
Accusa i genitori di Greta di averle fatto il lavaggio del cervello, cosa che invece tenta di fare lui nei confronti dei telespettatori con le sue bugie. Infatti nega la risalita del livello del mare parlando dell'isola di Tuvalu in Polinesia, senza sapere che il motivo della sua espansione (dopo il precedente sprofondamento) è l'orientamento delle onde e i sedimenti accumulati durante le tempeste che compensano  l'erosione causata dall'innalzamento delle acque. E ignora tutti gli altri studi scientifici che provano il riscaldamento globale, la sua causa antropica e sui suoi danni. E se stai pensando alla bufala sui 500 scienziati firmatari della petizione negazionista... ma chi sono questi 500 firmatari? A questo ha dato una risposta Matteo Miluzio nel video qui sotto, il cui riassunto è il seguente: da nessuna parte si vedono i nomi di questi misteriosi firmatari; i proponenti sono 14, di cui 13 sono non-climatologi che che non hanno mai pubblicato nessuna ricerca sulla climatologia, e un climatologo, la cui tesi, subito dopo presentata, venne smentita da tutti i sui colleghi del Massachusetts Institute of Technology. 



SOMARI PENOSI i non climatologi che vogliono fare i climatologi della domenica

SOMARO HARCORE il climatologo che riesce a sbroccare al punto di diventare negazionista

SOMARI DANNOSI i giornalisti che li citano disinformando e screditano gli ambientalisti

SOMARI SCHIFOSI i giornalisti come sopra che in più bullizzano una ragazzina.

Greta ha detto che la sua sindrome di Asperger è un superpotere. Da un certo punto di vista è vero. Essere ossessionati per qualosa fa sì che ci si interessi a quell'argomento diventando o avviandosi a diventare esperti. E se si tratta di una buona causa, si partecipa con grande energia a difenderla. Lo svantaggio consiste nel fatto che una battaglia può dare origine a una certa frustrazione quando è difficile. Ha detto:

"Ho voluto essere nel panico. Ho voluto avere la paura che ho ogni giorno. E così, ho voluto agire".

I genitori che vedono una figlia appassionata per una buona causa cosa avrebbero dovuto fare? Non certo cercare di distoglierla. Quello che Andrew Bolt non capisce è che sarebbe stato inutile e l'avrebbero fatta soffrire ancora di più, e che avere la sua patologia non significa non dover essere liberi di prendere decisioni. Combattere per difendere il nostro pianeta è difficile e può dare grande frustrazione e sofferenza. Greta lo sa, e ha deciso di accettarlo. Quindi sì, la sua ossessione è ciò di cui la Terra ha bisogno e in essa possiamo trovare un lato positivo. Invece l'ossessione dei negazionisti sul clima e dei qualunquisti, quella che li spinge a fare gli snob e a prendersela con una ragazza di 16 anni, ha solo lati negativi, fa solo schifo.

In una situzione come la nostra è giusto avere paura, tanta paura. Perché se non si ha paura, non si agisce. Quindi Greta ha ragione a stimolare le persone ad avere pura. Non dell'uomo nero, ma di un pericolo reale.
Non una di quelle paure usate dai politici per dividere le persone, ma per unirle in un unico obiettivo, a beneficio di tutti, anche di quelli che la denigrano (pazzi che invece remano in direzione dello svantaggio proprio o dei propri figli e nipoti).

Insomma, c'è chi cerca di fare la propria parte per risolvere un problema e c'è chi, come Andrew Bolt, preferisce essere parte del problema.

Io ti invito a scegliere la razionalità e la responsabilità:

  • per capire qualcosa sul clima, fidati dei climatologi (ad es. il prof. Stefano Caserini)
  • nella vita quotidiana comportati in modo più ecologico possibile
  • alle elezioni vota per chi ha un programma che prevede un maggior rispetto del nostro pianeta.

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