A qualcuno potrà sembrare strano: io mi alimento, mi vesto e acquisto beni e servizi nel rispetto degli animali (ad es. non compro né mangio animali né latte e non indosso abiti in pelle o lana, non vado a spettacoli circensi con animali)... e al tempo stesso non sono contrario alla sperimentazione animale per finalità mediche.
Sì, ce n'è bisogno, purtroppo.
No, gli operatori che sperimentano sugli animali non sono dei torturatori, e durante l'ellevamento gli operatori garantiscono agli animali il massimo benessere, proprio per non alterarne le caratteristiche, che altrimenti invaliderebbero i risultati (tutto il contrario degli allevamenti intensivi, dove degli animali non c'è nessun rispetto, allevamenti che proibirei a partire da subito).
Sì, ce n'è bisogno, purtroppo.
No, gli operatori che sperimentano sugli animali non sono dei torturatori, e durante l'ellevamento gli operatori garantiscono agli animali il massimo benessere, proprio per non alterarne le caratteristiche, che altrimenti invaliderebbero i risultati (tutto il contrario degli allevamenti intensivi, dove degli animali non c'è nessun rispetto, allevamenti che proibirei a partire da subito).
In tema di sperimentazione animale l'Italia ha norme più restrittive rispetto alla normativa europea.
Ecco quali:
1)
Divieto di ricerca con xenotrapianti
Un divieto dovrebbe essere motivato dal rapporto utilità/sofferenza troppo basso. Invece in questo caso... non si fanno xenotrapianti, di qualunque tipo, per nessun motivo, punto e basta.
2)
Divieto di allevamento sul territorio nazionale di cani, gatti e primati destinati alla ricerca
...Ma sono consentiti importazione con viaggi intercontinentali, che comportano maggior sofferenza degli animali! Assurdo, anche dal punto di vista di chi ha festeggiato per questo divieto.
3)
Divieto di test sulle sostanze d'abuso
Possibile osservazione:
Non c'è bisogno c'è di testare sostanze di abuso: basta non abusarne, così stiamo meglio sia noi che gli animali!
E invece ce n'è bisogno, per decidere quali sostanze sconsigliare e quali no, e per sapere come curare chi ha commesso lo sbaglio di farne uso.
Questi divieti aggiuntivi sono sbagliati, e devono essere eliminati affinché i ricercatori italiani possano fare il loro importante lavoro dando il loro contributo per il progresso della medicina. Per questo motivo è attiva una petizione di Research4life.
Scopo della petizione è chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e a tutto il Parlamento di adeguare l'Italia alla normativa europea sulla sperimentazione animale (Direttiva 63/2010), per un maggiore equilibrio tra esigenze della ricerca scientifica e protezione degli animali.
Io ho firmato la petizione. Se non l'hai già fatto, firmala anche tu. Si trova a questa pagina.
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