26 luglio 2023

Fatti subito un'identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) !

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità digitale) è un sistema informatico che ci consente di autenticarti per effettuare l'accesso al tuo account di vari siti istituzionali senza che tu debba eseguire una registrazione per ognuno di essi. Lo stesso vale per alcuni siti di aziende private aderenti a questo sistema.

Non solo avere un'identità digitale consente di eseguire alcune pratiche risparmiando tempo, ma in alcuni casi è proprio obbligatorio averla. Lo è ad esempio per un tentativo di conciliazione stragiudiziale con un'azienda di telecomunicazioni (tentativo che a sua volta  per un consumatore è obbligatorio prima di andare eventualmente in causa contro un'azienda del genere).

E immagino che con l'andar del tempo sarà indispensabile per un numero crescente di operazioni.

...Operazioni di cui magari in questo momento non hai bisogno, ma di cui potresti aver bisogno in futuro. Quindi, per non ridurti all'ultimo momento, se non l'hai già fatto ti consiglio di farti al più presto un'identità SPID.

Ci sono vari Identity Provider convenzionati che forniscono la SPID. Alcuni la forniscono gratuitamente. Io ad esempio mi sono rivolto a Sielte e non ho dovuto pagare nulla.

Ogni Internet Provider ha le sue modalità di creazione dell'account, che è sempre facile e guidata passo-passo sui rispettivi siti. In generale, nel momento della registrazione, eseguibile dal proprio computer colegato a Internet, devi essere munito di:

- documento di identità
- codice fiscale
- smartphone
- indirizzo email
- permesso di soggiorno, se sei un extracomunitario.

La creazione dell'identità digitale è un po' macchinosa, ma una volta fatta il suo uso è semplice. Alla fine della registrazione hai:

- uno username
- una password
- una domanda segreta per il recupero della password
- un codice di sicurezza per l'app dello smartphone
- codici di sblocco, revoca e sospensione (per revocare o sospendere il servizio).

Quando usi l'identità digitale per una pratica devi usare i tuoi username e la password e devi avere con te lo smartphone per usare l'apposita app di autenticazione.

11 maggio 2023

Strumenti online per viaggi low cost

 Dalla newsletter di Couchsurfing, alcuni consigli su strumenti online per viaggiare a basso costo.

1) Rome2Rio è un pianificatore di viaggio che consente di visualizzare tutti i modi per raggiungere due (o più) luoghi. Ad esempio, puoi scrivere da Parigi a Budapest e ti dirà come arrivarci con aereo, treno, autobus, auto o una combinazione di questi metodi. Mostrerà anche il costo e il tempo stimato di viaggio.
 

2) Seat 61 (ovvero The Man in Seat 61) è un sito incredibile che copre praticamente ogni aspetto del trasporto ferroviario in Europa. L'intero sito è gestito da un uomo che ha ovviamente una profonda passione per i viaggi in treno. Quindi, se hai una domanda sui viaggi in treno, questo è un ottimo punto di partenza.
 

3) World Nomads è l'assicurazione di viaggio più popolare per i viaggiatori low budget. L'ho utilizzata per il mio primo viaggio in Europa e riceve recensioni positive da molti altri viaggiatori. Non copre solo i problemi di salute, tutela anche contro le cancellazioni di viaggio, furto, assicurazione auto e alcune altre cose. Iscriversi è facile e veloce.
 

4) Expert vagabond offre ottimi consigli sui lavori che permettono di viaggiare. Dall'attività di barman alla fotografia, dal commercio al lavoro stagionale o per una compagnia aerea, ci sono tantissime professioni che permettono uno stile di vita in viaggio.
 

5) Momondo è un eccellente motore di ricerca per i biglietti aerei che molte persone non conoscono. Molte volte ho trovato qui il prezzo migliore, specialmente per voli internazionali e voli in Europa. Hanno anche alcuni altri strumenti per filtrare la ricerca.
 

03 maggio 2023

"La donna va trattata come una principessa"

Secondo la stessa legge di mercato che induce i gestori delle discoteche a non far pagare l'ingresso alle femmine, si è diffusa negli ultimi secoli la buffa convinzione che ogni donna dev'essere trattata da un uomo come una principessa. Perché? Semplicemente perché lo vuole.
Immaginatevi come verrebbe considerata una persona che parimenti, non per scherzo, ma sul serio, sostenesse che una donna deve fare X all'uomo semplicemente perché lui lo vuole (mettendo qualsiasi cosa al posto di X, senza limitazioni, perché "lui lo vuole" dovrebbe essere una giustificazione sufficiente in ogni caso).

Fortunatamente non tutte le donne sostengono una scemenza del genere.
Ma visto che ne rimane ancora qualcuna, ho deciso di immaginarla qui davanti a me e darle la seguente spiegazione.

Se un uomo non ti tratta come una principessa e ti stai chiedendo perché, te lo spiego io, è stra-semplice:
 
Non sei una principessa. Sorpresa. Bubusettete.
Arrrcamiseria.
Mondaccio schifoso.
 
Fra l'altro ciò che dà alla principessa il diritto di essere trattata come una principessa è il diritto di nascita. Nessun merito. Quindi se vuoi essere trattata come una principessa significa che vuoi ricevere qualcosa che non meriti.

Merita solo di essere riportata alla realtà una donna capricciosa, modo corretto per descrivere una tipa "desiderosa di essere trattate come principessa". Merita invece stima una donna nata in una famiglia reale, quindi una vera principessa, che non crede di essere nata più importante di un qualunque altro essere umano.

14 aprile 2023

Perché gli adulti nascondono la sessualità ai bimbi

In una puntata di Melog, programma di Radio 24 dell'ottimo Enrico Nicoletti, un ospite raccontò una cosa che seppe quando abitava a Washington e andava all'università. Passava di fianco a un grande istituto di istruzione per sordomuti. All'epoca si metteva la protesi cocleare per persone nate sorde, e quindi c'erano figli di sordomuti che potevano iniziare ad ascoltare e parlare bene. Chi si opponeva a questo erano i genitori, perché vedevano i figli uscire dalla loro comunità di sordomuti.

Secondo me un meccanismo del tutto analogo è nella testa dei genitori che vogliono tenere lontani i figli dall'argomento sessualità: temono che i figli escano dalla loro comunità di persone che si imbarazzano a parlarne. Tutti, anche i più ignoranti, sanno che la salute psichica di un bambino non viene minimamente messa a repentaglio per la conoscenza della natura propria e degli altri individui.

Forse sono troppo ottimista, ma mi pare che tutti, anche i più ignoranti, sappiano che l'educazione sessuale per un bambino impartita da un genitore o da un insegnante è l'unica alternativa al fatto che questa educazione venga data da persone a caso, con buona probabilità in maniera distorta.

Quindi, a dispetto del comune sottinteso di comodo, il problema non è mai la salute psichica del bimbo. Il problema è l'imbarazzo del genitore.

E l'origine di questo imbarazzo qual è? L'origine di questo imbarazzo sta nel semplice fatto che i figli potrebbero parlare di sessualità in presenza di superbigotti che di conseguenza potrebbero pensare "Che cattivi genitori! Hanno permesso che il loro figlio imparasse cose che potrebbero danneggiare la sua salute psichica!". Come ho detto sopra questi ipotetici superbigotti, persone più ignoranti delle più ignoranti in realtà non esistono più. Ciò nonostante, più o meno inconsciamente, tanti genitori ne temono il giudizio, dunque lo spauracchio è duro a morire. Oppure sono io troppo ottimista, ed esistono persone che dentro di loro penserebbero così. Sta di fatto che in tal caso la loro opinione dovrebbe contare zero anziché dettare il ritmo dell'educazione dei bambini.

11 aprile 2023

Nelle scuole pubbliche non si fanno dire preghiere agli alunni

Pochi giorni fa è stata sospesa un'insegnante per aver fatto recitare la preghiera "Padre nostro" ai suoi alunni.

Significa che il direttore scolastico è anti-cristiano? No. Significa che l'insegnante ha violato la laicità della scuola pubblica (che già viene violata abbastanza dalla presenza del crocifisso, presente in tutte le aule).

Una commentatrice su Facebook ha paragonato l'evento della preghiera ai festeggiamenti di Halloween, non centrando il punto. C'è una differenza fondamentale.

Far dire le preghiere significa dedicare del tempo a far sì che gli alunni parlino con un dio che non necessariamente esiste. Quindi si tratta di un lavoro potenzialmente inutile, per il quale non è plausibile vengano spesi soldi pubblici. Inoltre interferisce nel percorso interiore e spirituale del bambino. Il percorso che aiuta un bambino a migliorare la propria vita potrebbe corrispondere a un avvicinamento o a un consolidamento della fede cattolica, oppure avventista, oppure musulmana, o all'ateismo umanistico. È un percorso su cui la maestra non deve interferire minimamente.

Invece festeggiare Halloween, che ormai è una ricorrenza senza riferimenti religiosi, significa far divertire i bambini, stimolare la loro creatività con le maschere, far vivere loro un momento di cultura folkloristica che è diventata anche italiana.

Riporto di seguito l'ottimo post dell'autore della pagina Facebook "Dio", che con l'occasione racconta ciò che l'ha portato a fare satira religiosa online, oltre a commentare il fatto su menzionato.