02 maggio 2016

No al quorum, e neanche al suffragio universale (ci vuole il patentino per votare)

In questi giorni post-referendum ho visto più volte su Facebook questa scritta, attribuita a Beppe Grillo:

Abolire il quorum, solo chi vota deve decidere. Non si può far vincere l'astensionismo delle persone menefreghiste. Non possiamo dare il paese in mano ai menefreghisti!

Sono d'accordo, ma assieme a questo si deve assolutamente tenere conto di una cosa che è moooolto politicamente scorretto dire, e che quindi nessun politico (che io sappia) osa dire: in Italia una enorme percentuale di persone ha un alfabetismo di ritorno. Magari sa leggere, ma non capisce il significato del testo che sta leggendo. Ed è una percentuale altissima. che si aggira intorno al 30-40%.

Ridiamo quando vediamo un'immagine di una persona che fa o dice una cosa stupida col commento "Il suo voto vale quanto il tuo", ma c'è poco da ridere.

La facoltà di votare è un potere importante, che influenza il modo in cui un popolo verrà governato. Influenza quindi i rapporti fra le persone, i rapporti fra le nazioni, influenza il fatto che un comportamento possa determinare una pena detentiva oppure no.

Ecco perché per votare dovrebbe essere necessario un patentino, secondo me da rinnovare ogni 5-10 anni, per ottenere il quale si dovrebbe dare esami con dei quesiti di

- storia degli ultimi 100 anni dell'Italia (fino a 2 mesi precedenti l'esame)
- storia degli ultimi 80 anni della politica italiana (fino a 2 mesi precedenti l'esame)
- scienze dell'ambiente
- diritto penale, internazionale, civile, del lavoro
- comprensione del testo
- logica e epistemiologia

Quesiti semplici, per carità. Le cose di base. Almeno quelle.
Almeno fare in modo che il destino di una nazione non sia anche in mano a dei rincoglioniti totali. Perché non è giusto che i politici si approfittino delle persone che non sono in grado di intendere e volere. E non è neanche giusto che i politici debbano tacere ciò vorrebbero dire per paura di risultare antipatici agli occhi di chi non vuole sentirsi dire la verità.

Con questo si può anche togliere il limite di età per il diritto di voto. Anche un bambino di 4 anni potrebbe essere autorizzato a sostenere l'esame per il patentino. In caso di promozione, significherebbe che quello è un bambino prodigio, in grado di intendere e voelre a sufficienza per votare, e quindi è giusto che abbia il diritto di voto.

Inoltre chi è stato condannato per un reato dovrebbe perdere il diritto di voto fino a che non ha scontato la pena (che sia detentiva o no). Infatti è un controsenso dare a una persona il potere (anche indiretto) di decidere sulle nostre leggi prima che la si consideri ri-educata.

In una discussione su FB su questo argomento ho letto:

[...] Tre secoli di liberalismo hanno posto tra i fondamenti delle democrazie moderne il diritto di voto universale ai maggiorenni. Se si comincia a toglierlo agli ignoranti, poi ai condannati, poi che ne so, ai vecchi perché tanto tra poco muoiono... la democrazia se ne va in un attimo. E noi, noi che discutiamo qui, siamo sicuri di passare l'esame? E dove la mettiamo l'asticella? Si finisce all'autoritarismo, perché "il popolo non sa, deve essere guidato da chi sa". Meglio lasciare le cose come stanno, e impegnarsi per una cultura civica diffusa. [...]

Se qualcosa è stata posta da 3 secoli di liberalismo o 8 secoli di qualsiasi altra cosa non cambia ciò che penso. Né cambia ciò che penso un fatto che spesso viene richiamato alla memoria, e cioè che "sono morte tante persone per ottenere questa cosa". I numero di secoli o di morti non decretano automaticamente che un'istituzione sia la migliore possibile.
Altro errore retorico, in cui non si deve cascare è quello del "si comincia da questo e poi non si sa dove si va a finire" (e no, non è "un attimo": per ottenere questo tipo di cambiamento ci vogliono anni o decenni, altro che). Io penso che il voto andrebbe tolto a chi non è in grado di decidere con cognizione di causa. Poi su quale sia il metro giusto per stabilire la capacità di decidere con cognizione di causa si può discutere. Immagino che si debba essere abbastanza di manica larga, e che l'esame per prendere il patentino per votare debba essere abbastanza facile. Ma non può prenderlo chi non sa se Mussolini era un dittatore oppure un portiere della nazionale. O chi non capisce il quesito che gli si pone nell'urna, o che non conosce il programma del partito che sta per votare. Per decidere si deve conoscere, altrimenti è una falsa decisione. E quindi è una falsa democrazia. In realtà non sto dicendo nulla di stratosferico e sto semplicemente estendendo la normale e giusta norma secondo cui è vietato far votare la gente in materie fiscali.
Detto questo, spero anch'io che un numero maggiore possibile di persone si aggiudichi il patentino per votare. Il che, calato nella realtà attuale, corrisponde a sperare che tramite un buon insegnamento scolastico e dei buoni mezzi di informazione i ragazzi e gli adulti vengano adeguatamente e obiettivamente istruiti ed educati all'essere civili (e in quest'ultimo aspetto c'è anche il non dare un voto strategico, che secondo me è un atto disonesto motivato dalla non accettazione di perdere giustamente le elezioni se si è in minoranza).


[...] senza quorum quali leggi potrebbero abolire casalesi e affini? Qualunque minoranza motivata ed organizzata potrebbe cancellare qualunque legge volesse. In un paese così vorresti far vivere i tuoi figli? Potremmo abolire il reato di omicidio?

Per avere un referendum ci vogliono 500mila firme, pari a circa 1 centoduesimo degli italiani aventi diritto al voto. Non credo che una persona su 102 sia disposta a firmare per abolire un articolo di una legge stra-evidentemente giusto; inoltre, anche se così fosse (ma ce ne vuole di pessimismo per supporlo), a votare ci va di solito una persona su 3, o una persona su 4. Consideriamo pure un'eventualità pessimistica, in cui vada a votare solo una persona su 6 o su 8 degli aventi diritto. È sempre molto, molto di più che una persona su 102, per cui il rischio di abolizioni oscene come il reato di omicidio non esiste! E non esiste neanche se dimezziamo il numero degli aventi diritto, cosa che più o meno accadrebbe, credo, introducendo la regola del patentino che con occhi lustri tanto sospirando anelo.

Aggiornamento a proposito di voto concesso a tutti i cittadini, compresi i male informati... segnalo un articolo del giornale "Il Fatto Quotidiano": "Brexit, 1 milione si pente del voto anti Ue. Riflessioni sull’uso del referendum".

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3 commenti:

Unknown ha detto...

Ho letto il tuo articolo: spero di averne capito bene il senso(l'analfabetismo di ritorno è sempre in agguato). E'guisto che ci sia a monte una formazione per avere il diritto di voto, ma.. non è proprio come prendere la patente da guida: la formazione dell'uomo e del cittadino è ampia e variegata. Ad esempio: perchè non contemplare anche un'esame di etica, di estetica o filosofia morale?Altra cosa: mi viene in mente Emily Dickinson: poetessa di grande acume e sensibilità, non sapeva leggere l'orologio... in un certo senso era ignorante.

Marco ha detto...

Per qusnto riguarda l'etica sono d'accordo, nel senso che è buona cosa che si conosca le varie opinioni delle varie correnti di pensiero sui principali argomenti etici:
Per quanto riguarda la filosofia morale e l'estetica, le ritengo superflue allo scopo di rendersi conto se un partito può governare adeguatamente una nazione.
Per quanto riguarda la poetessa... Se un ignorante scrive poesie a me non viene in tasca nulla. Ma se un ignorante vota, le conseguenze sulla mia vita potrebbero esserci.

Marco ha detto...

Leandro, va bene linkare un articolo, ma non fare il copia e incolla di una sua parte così grande (che forse penalizza entrambi sul SEO). Per questo fra un po' cancellerò il tuo commento, di cui incollo di seguito la parte non copiata:

"personalmente sono piú in linea con l'opinione di MaximilianAscari
il Suo post é un po' lungo, mavale il tempo speso per leggerlo.. https://www.facebook.com/notes/maximilian-ascari/il-vero-risultato-del-referendum/10153789990919261"

Questa la mia risposta: MaximilianAscari ha scritto delle cose che mi trovano d'accordo, e che non sono in contraddizione con ciò che ho scritto io.
Infatti sono d'accordissimo con l'impegnarsi ogni giorno per fare la propria parte nel migliorare il mondo e sono ANCHE per migliorare l'importantissimo strumento del voto con l'abolizione del quorum e l'istituzione di un patentino per votare.
Entrambi gli aspetti sono fondamentali, non uno solo dei due.

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