19 marzo 2016

I rischi che non sanno di correre i mariti aguzzini e simili (MalaSpeak 13)

Questo è il 13° episodio del videoblog MalaSpeak. Un episodio monotematico. Tutto incentrato su un argomento abbastanza noto, ma che noi abbiamo qui affrontato da un altro punto di vista. Buona visione. O, se preferisci, buona lettura delal più o meno trascrizione, sotto al video.

...O, se preferisci, buon ascolto della versione audio: puoi scaricare l'Mp3 cliccando qui.



In alcune delle puntate precedenti abbiamo già parlato di violenza sulle donne, ci siamo rivolti alle donne vessate dai mariti aguzzini consigliando di denunciare subito, senza aspettare e senza sopportare.
Ma non abbiamo ancora parlato di possibili vie d’uscita dallo stato di prigionia familiare extra-istituzionali. Abbiamo solo accennato a situazioni del tipo: la donna denuncia e, in attesa del processo, il marito per vendicarsi la ammazza. Oppure il marito si prende tot anni di galera, e quando esce di galera la ammazza.
Brutto dirlo, ma purtroppo a volte la giustizia non aiuta.

Cosa può fare una donna se teme tutto questo? Ne parliamo in questa puntata monotematica. A che scopo? Per istigare la donna vessata a adottare metodi illegali? No, perché sarebbe istigazione al reato e saremmo perseguibili penalmente. Lo facciamo per avvertire il marito violento. Attento, marito violento, perché tua moglie, esasperata dalle umiliazioni che le infliggi, potrebbe vedere solo una via d’uscita, e cioè ammazzarti (perché una via di mezzo, cioè renderti inoffensivo per un tempo limitato significherebbe esporsi alla tua terribile vendetta).

Tua moglie potrebbe confidare sul fatto che il Giudice capirà i suoi motivi e le dia una pena minima (che comunque è sempre meglio che essere in pratica carcerata e picchiata da te per tutta la vita) o addirittura la dichiarerà innocente.
Ricorda, marito violento, che lei per ammazzarti non ha bisogno di fare anni di allenamento in palestra per diventare più forte di te oppure di acquistare una pistola da un criminale criminello di strada. Le basta uno di quei coltelli che avete in cucina. Oppure, se non ce n’è uno che taglia a sufficienza o che non è appuntito per infilzarti, lo può comprare in un negozio di casalinghi.

Magari sei un gran fusto atletico e lei è una poverina mingherlina che riusciresti a disarmare?
Potrebbe infilzarti o fracassarti il cranio mentre dormi.
Hai un sonno leggerissimo e adesso che ti ho detto questo ce l’avrai ancora più leggero, e anzi, farai finta di dormire quando sospetterai un suo attacco notturno per poter contrattaccare?
Possibile, se sei in buone condizioni metaboliche e se non ti sei appena addormentato dopo esserti riempito di vino o altri alcolici.

Ma metti che lei abbia mimetizzato dell’appetitoso veleno per topi all’interno del saporitissimo sugo che ha cucinato per te. O che si sia informata su come stordirti procurandosi una potente droga da metterti nella tua acqua o nel tuo vino, o che si sia informata su quali funghi velenosi cucinarti per stenderti.
Metti che mentre accusi un grosso malore, ti dice che sta chiamando il 118, mentre in realtà sta solo facendo finta, e l’ambulanza non arriverà mai.

Stalker
Eh. Adesso che ti abbiamo messo la pulce nell’orecchio l’ambulanza preferirai chiamarla tu, eh?
Non sappiamo se prima che arrivi l’ambulanza il tuo malessere peggiorerà fino a renderti incapace di difenderti da una coltellata da parte di tua moglie, ma fossi in te non rischierei.
Perché vedi, questi che ti abbaimo fatto sono solo degli esempi. E la necessità aguzza l’ingegno. Tua moglie potrebbe progettare la tua eliminazione nei minimi dettagli, e per settimane calcolerà tutti i “se lui fa questo… e se non dovese funzionare quest’altro, eccetera”. Sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista del rapporto con le istituzioni. Magari deciderà di costituirsi subito per elemosinare la comprensione del giudice, oppure con la sega che avrà comprato pochi giorni prima taglierà il tuo cadavere in tanti pezzetti di pochi centimetri l’uno per poi buttarli nella pattumiera dell’organico, dandoti per misteriosamente scomparso.

Insomma, se hai deciso di fare di tua moglie un giocattolo da usare e maltrattare quando vuoi, sappi che non sei mai al sicuro. Sappi che se lei si rende conto di aver vissuto per tanto tempo come una prigioniera senza averne avuto nessuna colpa, potrebbe decidere di progettare una ribellione, e nel momento in cui la starà progettando non potrai accorgertene: farà tutto nella sua testa. Durante il periodo della pianificazione continuerà ad atteggiarsi a donna sottomessa finché, a preparazione ultimata, arriverà la resa dei conti. Sì, è possibile che questo accada anche se non è accaduto niente del genere per 1 anno, 5 anni o 20 anni.

Adesso che lo sai non ti senti più così al sicuro, vero? Magari hai paura che una donna abbia visto prima di te questa puntata di MalaSpeak e abbia detto “Hei, è vero, potrei ammazzarlo”. E da ora in poi senti la necessirtà di essere in allerta tutto il giorno come un pentito di mafia a cui hanno tolto la scorta. Devi stare attento a quello che mangi, a quello che bevi, a quello che succede mentre dormi… sapendo che non potrai mai stare abbastanza attento da procurarti una protezione completa. Un po’ come una donna maltrattata: deve sempre stare attenta, sapendo che comunque il pericolo di subire violenza è sempre in agguato. Ma tu i motivi per i quali dovresti avere paura li hai solo immaginati per pochi minuti ascoltando le nostre parole, mentre tua moglie li ha vissuti con la sua esperienza reale per un lungo periodo. Quindi non possiamo dire “adesso sai come ci si sente”, ma possiamo dirti che se ti senti un po’ meno al sicuro dopo questa puntata di MalaSpeak, moltiplica questo disagio per centomila, e ti avvicinerai forse un pochino a capire come tua moglie si sente. Non solo come si sente mentre la picchi e la insulti, ma come si sente durante tutto il giorno, mentre vive consapevole di essere una tua vittima. E quindi, violento come sei, capirai facilmente che… hai presente quando prima di picchiarla dici “Adesso ti do una lezione?” Ecco, se deciderà di ammazzarti, potrai essere contento che lei la lezione che le avevi impartito ha dato buoni frutti.

Tutto questo naturalmente vale non solo per il marito violento e la donna sottomessa, ma anche per l’ex-marito o ex-fidanzato stalker e l’ex-moglie o ex-fidanzata perseguitata.
O anche per uno stalker e la donna che ha preso di mira senza aver avuto con lei alcun rapporto di coppia.
Sì, perché anche in questi casi, in cui la donna si è accorta che minacce legali o azioni legali sono inefficaci o addirittura peggiorative della propria situazione, potrebbe fingersi accondiscendente alle tue proposte dopo aver pianificato la pulizia del pianeta dalla spazzatura che tu sei.



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2 commenti:

Unknown ha detto...

Quello che hai scritto è tutto giusto. Non c'è alcun dubbio che la violenza vada assolutamente denunciata e condannata senza se e senza ma. Solo un piccolo dettaglio: hai omesso di sottolineare che le donne vittime di violenza domestica si sono SCELTE loro stesse questi uomini-mostri con la convinzione di poterli cambiare, modificare e plasmare a proprio piacere. No, mie care signore, le persone non cambiano e tantomeno lo fanno gli uomini violenti. Anzi, rischiate solo di peggiorare la vostra già precaria situazione. Un consiglio: la prossima volta sceglietevi il partner usando un pò più di buon senso e alle prime avvisaglie troncate subito il rapporto.

Marco ha detto...

Il dettaglio di cui parli è stato omesso perché di questo argomento avevamo già parlato nella puntata di MalaSpeak n. 10! Vedi https://youtu.be/hPTijkBizfc

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