Freddezza: l'accusa che una persona arrabbiata rivolge ad un interlocutore per invidia della sua serenità e frustrazione di non riuscire a irritarlo.
- Mi sembra che tu ti arrabbi un po' troppo facilmente quando ti si contraddice.
- Tu invece non ti arrabbi e rimani impassibile, freddo. La freddezza è ancora peggio di urlare [= peggio per chi? Naturalmente per me che sono invidioso].
- E invece come dovrei essere?
- Non dovresti essere freddo.
- Però "non freddo" non è una gran bella spiegazione. Sai dirmi come secondo te devo essere invece di dire come dovrei smettere di essere? Esempio: se io ti dico che secondo me non dovresti essere irascibile, sono in grado di dirti come dovresti invece essere, e cioè calmo, paziente, sereno. Ma dopo che tu mi hai detto che non devo avere questa misteriosa freddezza, com'è che invece dovrei essere di preciso per farti contento? Mi devo mettere a urlare? Piangere? Battere i piedi per terra?
La parola "freddezza" e derivati, quando usati per indicare il comportamento, sono parole usate per dare una descrizione soggettiva, proprio come il freddo inteso dal punto di vista fisico: si dice che un oggetto è freddo quando la persona che lo tocca sente una sensazione di freddo, perché abbiamo una mano molto più calda.
Allo stesso modo, una persona che ne descrive un'altra come "fredda", sta parlando solo di sé stessa e della sensazione che prova rapportandovisi. E il giudizio varia in relazione a quanto il giudicante è... caldo.
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