Pochi minuti fa ricevo una chiamata da un ragazzo con accento straniero. Dice di chiamare per conto dell'azienda iWeb Partners, che a sua detta è partner di Google.
...anche se non mi risulta: sono andato a controllare sulla pagina di Google Partners www.google.it/partners
e poi sul suo motore di ricerca interno, e la ricerca di "iwebpartners" non dà alcun risultato (nota: poi scopro che non si scrive tutt'attaccato, ma lo stesso staff di tale azienda, compiendo la ricerca corretta, mi ha comunicato lo stesso risultato, vedi sotto).
Il ragazzo mi spiega che il motivo della chiamata è il mio posizionamento come primo risultato su Google; mi spiega che per ogni categoria merceologica iWeb Partners sceglie un solo esercente in una data zona, e che io sarei l'unico nel raggio di 200 km (ulpa. Addirittura 200 km... avranno presente che un paziente per fare una seduta di fisioterapia di solito non è disposto a farne più di 20?)
Comunque chiedo se posso pagare a risultato raggiunto, visto che altrimenti rischio di pagare per un servizio che poi non viene erogato come promesso (senza comunque nessuna intenzione di usufruire del loro servizio, ma solo per curiosità, dato che mi hanno spammato e valgono le regole "se fai spam significa che di marketing non capici un cazzo" e "dare soldi a uno spammer significa incitarlo a continuare a violare la legge sulla privacy").
Mi ha passato la responsabile, anch'essa con accento straniero.
Questa ribadisce che iWeb Partners è partner di Google e che i loro esperti sono bravissimi, fanno questo lavoro da tanti anni.
Ribadisco che comunque se pago in anticipo, pago per qualcosa che rischio di non ottenere.
Mi risponde che il rischio c'è sempre, è normale, tutti rischiano.
Capito? Prima il ragazzo mi dice che sarò primo su Google (come se la cosa fosse garantita), e poi la tipa mi dice che c'è il rischio. Evviva la chiarezza.
Chiedo se un loro emissario deve venire da me a propormi un contratto da firmare, e mi risponde che no, i contratti si possono fare anche per telefono, ("non ha mai fatto un contratto telefonico per telefono?", dice con tono da super-superiore).
Poi mi dice che la scelta è mia, e che non sono obbligato a usufruire dei loro servizi. Questa sì che è una bella notizia.
Comunque prima che io possa dire altro mi dice che sono stato gentilissimo, mi saluta e riattacca.
A questo punto ecco cosa mi è venuto da dirti, navigante OPIDOS: io non so se questo sia stato uno scherzo telefonico oppure davvero abbiano chiamato da iWeb Partners. Indipendentemente da ciò, credo che...
- se un'azienda di marketing fa spam (telefonico o via email), è da evitare senza se e senza ma
- se un'azienda di marketing si spaccia per partner di Google e non lo è, idem
- anche se un'azienda è partner di Google non significa che faccia bene il suo lavoro. Infatti per essere partner di Google una persona deve superare un esamino che è una sciocchezzuola, come spiegato da Marco Cavicchioli a questa pagina
- se un'azienda ti chiede del denaro, ti deve garantire il risultato; se è impossibile conoscere il risultato, il rischio se lo deve accollare l'azienda, non tu, visto che i soldi glieli dai buoni e senza il rischio che siano falsi; quindi, se non il pagamento a risultato, ci dev'essere almeno la possibilità di rimborso in caso di risultato non raggiunto.
Dopo di che mi viene da pensare: ma non l'ha capito 'sta gente che esistono i blogger e i gruppi di discussione, indicizzati col loro amicone Google?
Su una pagina di Google Product Forums, l'ambiente di Google che contiene i forum dedicati ai suoi prodotti ho trovato una discussione intitolata "Truffa da parte di Agenzia Web Marketing iWeb Partners.it"
In realtà parlare di truffa è errato, visto che per sussistere il reato di truffa devono esserci precise condizioni di cui fra l'altro bisogna avere le prove, altrimenti è chi muove quest'accusa in pubblico a rischiare di essere incriminato per un reato, quello di diffamazione. Infatti nella stessa discussione si legge che l'utente "iWeb Partners", ha annunciato querela nei confronti di un utente.
Aggiornamento: proprio mentre scrivevo questo articolo sono stato chiamato al telefono da un'altra signora presentatasi come responsabile di iWeb Partners, che mi ha detto (in buona fede?) che precedentemente era caduta la linea. Le ho spiegato che no, non è caduta di sicuro e la sua collega mi ha riattaccato senza farmi parlare, visto che le sue parole annunciavano chiaramente fine di una conversazione.
Questa signora mi spiega che - se ho capito e ricordo bene - iWeb Partners intreccia un po' il SEO con AdWords, per cui quando non si è in testa col SEO si fa AdWords per compensare.
Dopo aver eseguito un controllo sul sito di Google Partners, mi spiega che iWeb Partners non risulta come partner di Google perché questo accade quando un'azienda non acquista da Google almeno 10.000 euro di servizi, cosa che nel mese di maggio appunto non è stata fatta. Le rispondo che, non per essere maligno, ma io non posso fidarmi sulla parola e mi fiderò quando vedrò.
Quanto ai risultati promessi-auspicati, mi spiega che i partner di Google godono di un particolare rapporto contrattuale con Google grazie a cui possono inizialmente offrire al cliente la possibilità di una campagna AdWords non pay per clic, cioè il pagamento è forfettario qualunque sia il numero di clic effettuato dai naviganti. Buono a sapersi.
La ringrazio per la spiegazione ed elargisco un consiglio per la sua azienda, quello di controllare se le persone che chiamano sono iscritte al Registro delle Opposizioni, per evitare di fare spam. Mi risponde che le liste di numeri di telefono sono state acquistate da un'azienda che io ho probabilmente autorizzato a vendere i miei dati per fini pubblicitari. Le rispondo che siccome non ricordo una cosa del genere, vorrei sapere chi è questa azienda per fare una verifica e valutare così la liceità del modus operandi di iWeb Partners, e così valutare l'eticità anche da parte mia di finanziare tale azienda.
Mi promette di farmelo sapere domani mattina verso le 9-10...
Aggiornamento del 5.5.2015: ricevo la telefonata alle 14.30 circa, ma sto spedendo un pacco alle Poste, quindi rispondo velocemente che potrò parlare dopo mezz'ora circa.
Torno a casa e ho una conversazione via email col suddetto blogger Marco Cavicchioli. Mi dà una spiegazione riguardo alle web agency che dicono "siccome siamo partner di Google, possiamo inizialmente farti avere una campagna AdWords con la stessa spesa indipendentemente dal numero di clic che avrai". La spiegazione è questa: la premessa "siccome siamo partner di Google" non c'entra nulla. Non si tratta di un trattamento di favore che Google riserva ai partner, ma dell'uso di coupon da qualche decina di euro che Google regala ai possessori di un account col quale non è mai stato fatta alcuna campagna AdWords.
Che? Ma allora basta farsi un account Google ogni volta che si finisce il credito del coupon gratuito, per averne di nuovo un altro, e così via senza mai pagare? Sì, finché Google non ti becca. Allorché ti banna tutti gli account che hai.
In pratica chi vuole fare lo scroccone a vita deve, dopo forse 4-5 account, usare un prestanome. E in questo momento mi sto immaginando le web-agency per le strade che offrono 5 euro ai barboni per avere i loro dati :-)))
Aggiornamento delle ore 17.10: Ricevo di nuovo una chiamata dallo stesso numero, e parlo con la stessa signora, che si qualifica come Emilia. Inizia a parlarmi dei servizi di iWeb Partners, ma a un certo punto le spiego che sto ancora attendendo una risposta a una domanda fondamentale: chi vi ha dato il mio numero? Mi risponde che l'avvocato dell'azienda si è espresso sulla questione, e la conclusione è la seguente: per motivi di privacy non possono fornirmi il nominativo dell'azienda che ha venduto loro la lista che comprende il mio numero di telefono. Le rispondo che in realtà la legge sulla privacy obbliga a fare il contrario, e cioè obbliga l'azienda che mi ha chiamato a venire incontro alla mia richiesta. Mi risponde che non può farlo, mi "assicura" che è tutto legale, e mi saluta. Le dico che la stessa domanda mi toccherà porla per iscritto, e la saluto. E a questo punto il seguito della vicenda esce dal tema che hai letto nel titolo di questo articolo, dunque ne scriverò prossimamente un altro, tutto dedicato al tema "I signori iWeb Partners e il rispetto della Privacy all'incontrario"! :-D
Aggiornamento del 5.5.2015: ricevo la telefonata alle 14.30 circa, ma sto spedendo un pacco alle Poste, quindi rispondo velocemente che potrò parlare dopo mezz'ora circa.
Torno a casa e ho una conversazione via email col suddetto blogger Marco Cavicchioli. Mi dà una spiegazione riguardo alle web agency che dicono "siccome siamo partner di Google, possiamo inizialmente farti avere una campagna AdWords con la stessa spesa indipendentemente dal numero di clic che avrai". La spiegazione è questa: la premessa "siccome siamo partner di Google" non c'entra nulla. Non si tratta di un trattamento di favore che Google riserva ai partner, ma dell'uso di coupon da qualche decina di euro che Google regala ai possessori di un account col quale non è mai stato fatta alcuna campagna AdWords.
Che? Ma allora basta farsi un account Google ogni volta che si finisce il credito del coupon gratuito, per averne di nuovo un altro, e così via senza mai pagare? Sì, finché Google non ti becca. Allorché ti banna tutti gli account che hai.
In pratica chi vuole fare lo scroccone a vita deve, dopo forse 4-5 account, usare un prestanome. E in questo momento mi sto immaginando le web-agency per le strade che offrono 5 euro ai barboni per avere i loro dati :-)))
Aggiornamento delle ore 17.10: Ricevo di nuovo una chiamata dallo stesso numero, e parlo con la stessa signora, che si qualifica come Emilia. Inizia a parlarmi dei servizi di iWeb Partners, ma a un certo punto le spiego che sto ancora attendendo una risposta a una domanda fondamentale: chi vi ha dato il mio numero? Mi risponde che l'avvocato dell'azienda si è espresso sulla questione, e la conclusione è la seguente: per motivi di privacy non possono fornirmi il nominativo dell'azienda che ha venduto loro la lista che comprende il mio numero di telefono. Le rispondo che in realtà la legge sulla privacy obbliga a fare il contrario, e cioè obbliga l'azienda che mi ha chiamato a venire incontro alla mia richiesta. Mi risponde che non può farlo, mi "assicura" che è tutto legale, e mi saluta. Le dico che la stessa domanda mi toccherà porla per iscritto, e la saluto. E a questo punto il seguito della vicenda esce dal tema che hai letto nel titolo di questo articolo, dunque ne scriverò prossimamente un altro, tutto dedicato al tema "I signori iWeb Partners e il rispetto della Privacy all'incontrario"! :-D
1 commento:
http://handergy.com/analisi-seo/#report-seo se testo il loro sito con questo link è scadente come possono offrire il meglio ai loro clienti? io pure sono stato contatto
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