Ci ri-ri-ri-[...]-ri-siamo.
Gattino colorato di rosa per intonarlo a un vestito durante una festa morto per intossicazione. Altra bufala (peraltro vecchia un un bel po' di mesi), altra sfilza di invettive condivise su blog e social dalla mandria di pecore (di colore assolutamente convenzionale).
Nonché il voto compatto di tutto il senato tranne 5 Stelle per consentire l'esportazione di cani randagi in cina per essere pappati dai famelici criminali dagli occhi a mandorla.
A questo punto un anti-bufalista potrebbe dire: "Ma non vi viene in mente che se la proprietaria di un gatto lo avesse ucciso in quel modo tragico sarebbe stata sua cura tenere la notizia nascosta invece che fargli una foto di cui cospargere il web? O non vi viene in mente che se un pennarello viene venduto nel mercato, deve essere a bassa tossicità affinché i bambini possano avere conseguenze minime anche leccandolo, figuriamoci quali possono essere le conseguenze sulla cute, e figuriamoci sul pelo, che non è vascolarizzato?"
Oppure "Ma non vi viene in mente che per trasportare cani vivi in Cina i costi sarebbero proibitivi rispetto all'allevamento locale? Infatti la bufala non parla di ammazzare i cani in Italia, ma di esportarli, visto che se fosse legali ucciderli allora non ci sarebbe motivo di mettere in discussione in trasporto"
Ma di anti-bufalisti ce ne sono a bizzeffe, che possono spiegarti quanto sei coglione ad aver creduto a notizie del genere e averle condivise senza pensarci 2 secondi e senza informarti in merito.
Io sono qui a spiegarti che, se ti nutri di sostanze animali (carne, latte, etc) e al tempo stesso vai sul web a piagnucolare-bufalare 'ste robe, sei coglione due volte. Lo ri-spiego, come ho già fatto parlando di combattimenti di cani. Infatti non solo hai abboccato all'ennesima bugia del blogger in cerca di clic, senza che la storia ti abbia insegnato nulla (e probabilmente neanche questo articolo ti insegnerà nulla e alla prossima bufala di nuovo aspergerai Facebook della tua creduloneria piagnucolosa e paonazza di rabbia). Hai anche il coraggio di condannare chi fa la stessa cosa che fai tu quando mangi del prosciutto fingendo che esso provenga da una colorata, felice ed eterea realtà dell'iperspazio a cui si accede con una stampante 3D wifi interdimensionale che provvede ad immetterla nel reparto gastronomico del supermercato e di lì al tuo panino.
Coglione, perché ti lamenti di qualcosa di assolutamente analogo a ciò di cui tu sei il mandante: il maltrattamento di animali che si potrebbe evitare (no, non è indispensabile nessuna sostanza animale per la nostra salute, e lo dimostra l'ottima salute dei vegani rispetto a vegetariani e onnivori).
Perché la realtà è che la carne italiana proviene per la maggior parte da allevamenti intensivi dove un animale SOFFRE per tutta la vita. E la responsabilità è degli allevatori nella stessa misura che dei clienti.
Quindi ad esempio sul micio rosa, che in realtà è vivo e in salute, la mia risposta a un onnivoro che dice "Guardate cos'ha fatto quella stronza della stronza della padrona di questo gattino, la ammazzerei, bla bla bla", la mia risposta è:
e se anche fosse vero? Almeno lei non l'avrebbe fatto apposta.
Dici che gatti e cani ti stanno più simpatici dei vitelli? Allora sei un coglione TRE volte. Il terzo motivo è che pensi di poter dire se un animale ti sta più o meno simpatico di un altro senza prima averli conosciuti tutti e due. Infatti probabilmente non hai un'idea dell'affetto che può darti un maialino o un vitello. Quindi la tua posizione non è frutto di una opinione diversa dalla mia. È solo frutto della tua ignoranza. COGLIONE.
Nota: per smentire ciò che ho detto, frasi del tipo "Oh no, un vegano" non sono un'argomentazione valida. Anzi, sono la riprova che che invece che rimanere in tema preferisci le esclamazioni e la fuga a razzo dall'ammettere la tua responsabilità ed ipocrisia, il che è come fuggire dalla tua ombra. Quindi in tal caso sei coglione quattro volte.
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