Stamattina ho visto condividere su Facebook questo articolo di Eticamente.net intitolato "Riconosciuta la correlazione tra autismo e vaccino trivalente". Parla di una coppia che ha vinto una causa sostenendo che una vaccinazione aveva provocato l'autismo del loro figlio.
L'articolo sui vaccini dell'allora medico inglese Andrew Wakefield pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, sul quale i giudici si sono bassati per emettere quella sentenza è stato sbugiardato e ritirato dalla stessa The Lancet. Wakefield fu radiato dal Medical Register nel 2010 poiché tale studio da lui condotto risultò una frode. Aveva usava solo i dati che confermavano la sua tesi ignorando quelli che la contrastavano. Maggiori informazioni sono disponibili a questa pagiona di Wikipedia dedicata all'ormai ex-medico.
Giusto un esempio per dirti: di solito l'utente medio cosa fa? Legge solo l'articolo, o peggio ancora legge solo il titolo dell'articolo e si fa suggestionare dall'immagine che lo accompagna nell'anteprima su Facebook.
Cosa sbagliatissima.
Sul web, come saprai, ci sono un sacco di:
- articoli che dicono la verità, ma la dicono in maniera tendenziosa e che rischia di essere mal interpretata da un lettore poco attento
- articoli che riportano la verità, ma tacciono altri aspetti importanti del tema trattato, in maniera da farsi mal interpretare anche da un lettore attento
- sentenze di processi che vengono criticate dall'articolista riportando solo una parte della verità
- sentenze di processi riportate in maniera acritica, quando ci sarebbero degli aspetti peculiari degni di essere specificati per consentire al lettore di farsi un'idea sulla giustezza della sentenza.
- citazioni troncate o distorte di dichiarazioni che stravolgono il loro reale significato
- notizie completamente false, e che non vengono smentite dall'articolista neppure quando la loro falsità viene inequivocabilmente dimostrata da una persona che commenta o scrive alla redazione
Riguardo quest'ultimo punto, puoi trovare un triste esempio nell'articolo Ripetete e sbufalate con me: Veronesi NON HA "riabilitato" il metodo Di Bella.
Riguardo quest'ultimo punto, puoi trovare un triste esempio nell'articolo Ripetete e sbufalate con me: Veronesi NON HA "riabilitato" il metodo Di Bella.
Allora, preso coscienza di quanta spazzatura c'è sul web, ti renderai conto della validità del seguente consiglio:
Ogni volta che ti trovi di fronte a un articolo sensazionalista, leggi i commenti.
Sono tantissimi e non hai tempo? Dai una scorsa veloce. Ci vogliono pochi secondi. Con un po' di allenamento non dico che saprai riconoscere chi ha ragione, ma almeno potrai renderti conto che vale la pena non prendere per oro colato l'articolo e sospenderai il tuo giudizio fino al momento in cui potrai dedicarti ad indagare davvero sulla cosa.
Certo, ci potranno essere stupidaggini anche fra i commenti. Ma sono voci in più. Fra quelle molte scritte piccole, molto più piccole di un titolone e di una foto suggestiva potresti trovare chi parla con cognizione di causa, a differenza magari dell'articolista fazioso, poco animato da spirito di responsabilità e molto affamato di clic.
Nota: vale non solo per gli articoli dei blog, ma anche per gli aggiornamenti di stato su Facebook costituiti da scritte o immagini con scritte, anch'esse girellanti come trottole a suon di condivisioni superficiali.
Nota: vale non solo per gli articoli dei blog, ma anche per gli aggiornamenti di stato su Facebook costituiti da scritte o immagini con scritte, anch'esse girellanti come trottole a suon di condivisioni superficiali.
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