13 novembre 2022

Come guardare un video amatoriale in compagnia

Si trovano online molti consigli su come realizzare un buon video. Io qui invece ti parlerò di come guardare in compagnia un video amatoriale. Intendo un video amatoriale con contenuti improvvisati, ad esempio video di vacanze, compleanni, dialoghi fra amici, prime parole pronunciate dai piccoli bambini, monologhi di un attore, saggi di canto o di uno strumento musicale. Filmati in cui solitamente è importante l’audio, quindi ciò che viene detto, o cantato o suonato (o miagolato, o abbaiato, o ruttato etc).

La visione in compagnia di video del genere (che per brevità chiamerò “video amatoriale”), potrebbe essere un’esperienza peggiore di quello che si aspettava l’autore del video, o il protagonista del video o un qualsiasi spettatore. Questo a causa del comportamento degli spettatori.
Lo spettatore, abituato a vedere su uno schermo filmati brevissimi oppure lunghi, ma professionali, tende ad aspettarsi un intrattenimento perfetto, con tempi comici perfetti, con una sceneggiatura avvincente. Quindi vedendo il filmato amatoriale si annoia dopo pochi secondi e per ingannare la noia commenta il video, oppure chiede di saltare alla scena in cui succede quella o quell’altra cosa. Così rovina anche l’esperienza degli altri spettatori, perché sovrapponendo la propria voce all’audio del filmato impedisce di capire quel dialogo (o quel monologo). Per rovinare un dialogo di 10 secondi è sufficiente parlare 2 secondi nel mezzo di quel dialogo. Non si capisce una frase fondamentale, e così diventano inutili gli istanti precedenti e quelli successivi. Quei 10 secondi che potevano essere magari non divertentissimi, ma divertenti, diventano noiosi a causa di un commento di 2 secondi.

I commenti dovrebbero essere fatti solo da chi il video lo conosce già, quindi chi è stato soggetto o cameraman o montatore, e sa quali sono i momenti in cui si può parlare senza sovrapporre la propria voce a momenti in cui l’audio del filmato è importante. Gli altri no.

Guardare un video è diverso da guardare un album di fotografie.
Quando si guarda in compagnia un album di foto è normale commentarle a voce alta. È normale che qualcuno descriva la foto, racconti di un fatto che gli è venuto in mente guardandola, spieghi chi era quel tizio sullo sfondo, eccetera; i commenti arricchiscono una foto. Se vedo un gruppo di persone che sta guardando un album di foto in completo silenzio, mi viene da pensare che quelle foto non siano granché interessanti. Guardando le foto, più si parla, migliore è l’esperienza.

Tutto il contrario quando si guarda in compagnia un video amatoriale.
In questo caso ti suggerisco lo stesso atteggiamento di chi sta guardando un film d’autore: il film d’autore non è fatto per essere avvincente, per catturare l’attenzione con scene d’azione o con dialoghi comici. È fatto per far capire agli spettatori cosa è importante per l’autore, sperando che quel messaggio coinvolga lo spettatore; questo è possibile se lo spettatore entra mentalmente nella realtà che vivono quei personaggi, ed è invece impossibile se lo spettatore si aspetta effetti speciali, tempi comici, colpi di scena, o una storia che procede in un certo modo perché così è più bellina. Se hai deciso di guardare un film d’autore sai già cosa aspettarti. Se la cosa ti annoia troppo, non risolverai il problema facendo commenti. Semplicemente non guardarlo.

Oppure la visione di un filmato amatoriale in compagnia puoi assimilarla all’esperienza di assistere alla recita di un gruppo di bambini. Sai già che non si parla, quando si è seduti in un teatro mentre gli attori stanno recitando. Se non accetti questa regola, non andarci. Se ci vai, perché vuoi bene a uno di quei bambini che è tuo nipote o figliolo o figliolo di una tua fidanzata, sai che non importa quanto quella recita sia divertente o annoiante: non devi disturbare gli altri con le tue parole.
Già probabilmente i momenti godibili sono pochi, perché i bambini non hanno imparato a scandire le parole e pronunciarle a alta voce, o perché la storia raccontata non è granché. Se a questo aggiungi il tuo chiacchiericcio, rovini a te stesso e agli altri i pochi momenti godibili, e l’esperienza diventa ancora peggiore.

Per un filmato amatoriale, uguale. Spesso l’audio non è un granché, la ripresa è fatta improvvisando anziché su una sceneggiatura e quindi non ha il pathos di un film d’azione, l’eventuale montaggio potrebbe aver migliorato la godibilità del filmato ma non abbastanza da renderlo completamente piacevole.
Non è che siccome il filmato è noioso, arrivi tu coi tuoi commenti e rendi il tutto più divertente. Non rimedi al problema. Lo peggiori. Quell’esperienza già imperfetta la trasformi in inutile, per te e per gli altri spettatori; in particolare provochi frustrazione alla persona che ha creato il filmato e magari l’ha montato come poteva e sapeva fare, sperando di vivere insieme a voi un momento abbastanza piacevole, che va preso per quello che è e senza grandi aspettative.

Se proprio vuoi parlare, perché hai da dire qualcosa che ritieni particolarmente importante o divertente, ferma il filmato, parla e poi fai riprendere la riproduzione. Oppure parla senza fermare il filmato, ma allora il tuo commento dev’essere velocissimo, e al massimo di 4 sillabe. Oppure, se pensi che il tuo commento possa interessare solo una specifica persona, parlale a bassa voce nell’orecchio.

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