23 ottobre 2020

No, quell'articolo scientifico non dice che le mascherine sono inutili

Pochi giorni fa un tizio ha pubblicato su Facebook e su un blog un commento a questo articolo scientifico, sulla base del quale affermava in sostanza l'utilità delle mascherine di qualunque tipo per la protezione dalla infezioni. Affermava che quindi secondo la scienza evidence-based, le mascherine non servono contro la diffusione del covid.

Ma è davvero così?
No.

Questo tizio, che nel momento in cui sto scrivendo purtroppo ha su Facebook 12.583 persone che lo seguono, ha tradotto in italiano la parte dell'articolo che riguarda le mascherine (beh, in realtà non tutta quella parte... vedi sotto). Ho revisionato la traduzione, corretto qualche errorino e reso meglio alcune parti; le parti che aveva evidenziato usando il maiuscolo le ho riportate in minuscolo grassetto, e ho eliminato le note, per una più comoda leggibilità.

Ecco la traduzione revisionata (e completata)...

Nella nostra analisi sistematica abbiamo identificato 10 studi controllati randomizzati che riportano la misurazione dell’efficacia delle mascherine nel ridurre le infezioni di virus influenzale confermate in laboratorio all’interno di un gruppo, basandoci sulla letteratura disponibile dal 1946 al 27 luglio 2018. Nell’insieme dei dati analizzati non abbiamo trovato una riduzione significativa nella trasmissione dell'influenza con l'uso di mascherine (RR 0.78, 95% CI 0.51–1.20; I2 = 30%, p = 0.25).
Uno studio ha misurato l'uso di mascherine tra i pellegrini provenienti dall'Australia durante il pellegrinaggio Hajj e non ha riportato differenze significative nel rischio di infezione da virus influenzale confermata in laboratorio tra il gruppo di controllo e il gruppo che usava mascherine.
Due studi in ambienti universitari hanno valutato l'efficacia delle mascherine per la protezione primaria monitorando l'incidenza dell'influenza confermata in laboratorio tra i residenti delle sale studentesche per 5 mesi. La riduzione complessiva dei casi di sindrome simil-influenzale o di influenza confermati in laboratorio nel gruppo che usava la mascherina non era significativa in nessuno degli studi.
I quadri nei 7 studi condotti su famiglie erano leggermente diversi: in 1 studio sono state forniti mascherine e respiratori P2 esclusivamente per i contatti domestici, un altro studio ha valutato l'uso della mascherina come strumento di controllo della fonte esclusivamente su persone infette e negli studi rimanenti sono state fornite mascherine sia alle persone infette che ai loro stretti contatti. Nessuno degli studi sulle famiglie ha riportato nel gruppo con mascherina una riduzione significativa delle infezioni da virus influenzali secondarie confermate in laboratorio.
 
[Qui c'era una frase che il tizio ha saltato (vedi più avanti), passando direttamente al paragrafo successivo]
 
Le mascherine mediche monouso (note anche come mascherine chirurgiche) sono strumenti poco aderenti studiati per essere indossate da personale medico per evitare contaminazione accidentale delle ferite dei pazienti e per proteggere chi la indossa da spruzzi di fluidi corporei. Vi sono pochi studi sulla loro efficacia nel limitare la trasmissione del virus influenzale sia se indossate da persona infetta per controllo della fonte o indossata da persona non infetta per ridurre l’esposizione. La nostra revisione sistematica non ha rilevato alcun effetto significativo delle maschere per il viso sulla trasmissione dell'influenza confermata in laboratorio.
 
Quanto alla suddetta frase saltata, dato che non l'ha tradotta lui lo faccio io di seguito:

La maggior parte di studi erano limitati per via della limitata dimensione del campione, ed inoltre alcuni studi hanno riportato scarsa aderenza nel gruppo di chi usava la mascherina.

Inoltre la parte dell'articolo che parla delle mascherine, a differenza della traduzione del tizio, non finisce qui. E visto che non l'ha tradotta lui, la traduco io, evidenziando in grassetto le parti riguardanti il tema in esame:

Non abbiamo considerato l'uso dei respiratori nella comunità. I respiratori sono maschere dalla tenuta stretta in grado di proteggere dalle particelle fini e dovrebbero fornire una migliore protezione dall'esposizione al virus dell'influenza quando indossate propriamente, per via di una maggiore efficienza di filtraggio. Comunque i respiratori, come le mascherine N95 e P2, funzionano al meglio quando viene fatto il test per la tenuta, e queste maschere saranno fornite in numero limitato nel corso della prossima pandemia. Questi dispositivi specialistici dovrebbero essere riservati, per quello che le forniture consentono, all'uso negli ambienti sanitari o a particolari sottogruppi della popolazione come immunodepressi, operatori di primo soccorso e persone che lavorano per la comunità in situazioni critiche.

In ambienti economicamente non agiati è più probabile che vengano usate le maschere in tessuto riutilizzabili che quelle chirurgiche per via del costo e della disponibilità. Comunque ci sono pochi dubbi sull'uso delle mascherine, ad esempio su chi dovrebbe usarle e quanto a lungo dovrebbero essere usate. In teoria il contagio dovrebbe essere ridotto al massimo se indossano la mascherina sia le persone infette che coloro che le circondano, ma il problema potrebbe essere l'aderenza di queste ultime. L'uso appropriato delle mascherine è essenziale in quanto l'uso improprio potrebbe aumentare il rischio di contagio. Perciò sono anche necessari l'educazione all'appropriato uso delle mascherine e all'appropriato smaltimento dopo che sono state usate, inclusa l'igiene delle mani.

Ho anche chiesto un commento nella pagina Facebook "A favore della scienza". Riporto i punti importanti delle risposte che ho ricevuto, e di cui ti invito a tenere conto non solo per l'argomento in questione:
 
Spesso review e metanalisi sono basate su pochi lavori (anche se ciascuno di essi può riportare molti dati) perchè ci si trova all'inizio degli studi di settore, come nel caso in esame, e ci si limita a prendere i pochi disponibili. A sua volta la review o la metanalisi guidano nelle ricerche successive.
  • Se in un articolo viene scritto che non è stata trovata una data efficienza per un dispositivo perchè lo stesso viene usato male, ciò implica che non è il dispositivo che non va bene, ma l'uso che se ne fa.
  • Se poi anche le misure hanno qualche bias (es. nel caso in esame sono state fatte in larga parte in un gruppo di individui non infetti), a maggior ragione non stupisce che l'effetto osservato sia nullo o modesto. Questo non significa che quel dispositivo non serva.
  • Gli studi della metanalisi in questione non rappresentano minimamente la situazione attuale, cioè quella di una pandemia con cui è necessario convivere per un paio d'anni, una pandemia di un virus particolarmente contagioso. 
  • È sempre bene controllare chi condivide certe cose. Spesso chi ha interesse a riportare una certa narrazione, anche se è infondata, fa volontariamente o involontariamente delle traduzioni erronee o parziali.
La validità di quest'ultimo punto è particolarmente evidente nel caso del tizio che ha effetuato la parziale traduzione, considerata la stupida quanto pericolosa deduzione su riportata e l'irresponsabile conclusione (ha detto che le mascherine non contrastano per niente il contagio dei virus influenzali e non servono per proteggere sé stessi né gli altri, e che possiamo mettercele perché siamo obbligati, per paura o per gusto estetico, ma sono inutili per il covid).
 
E dato che può non essere facile come sembra interpretare i risultati di un articolo scientifico, se una notizia scientifica vi pare troppo rivoluzionaria fatevi venire un dubbio. Chiedete, come ho fatto io, a persone in grado di leggere una ricerca e trarne le corrette conclusioni. Non a sedicenti scienziati solitari contro la dittatura sanitaria cattiva, non a pagliacci complottari, non a tizi che di continuo tuonano contro la medicina ufficiale, o mainstreem, che poi è l'imperfetta ma almeno metodica medicina scientifica.

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