30 ottobre 2019

Pulizia dentale col Servizio Sanitario Nazionale con presa in giro

Riporto la storia di una ragazza che ha voluto farsi fare una pulizia dentale avvalendosi del Servizio Sanitario Nazionale. Come da lei richiestomi, ho sostituito con nomi di fantasia i nomi del distretto ASL e della città.

Buona lettura.

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Qualche mese fa mia sorella si era fatta fare dal medico curante una ricetta per l'igiene dentale, aveva pagato il ticket, aveva preso appuntamento, e così a quella data e a quell'ora nel luogo indicato le è stata fatta proprio l'igiene dentale.

Se non trovate niente di strano in questa storia significa che la pensate esattamente come la sottoscritta, a cui però è accaduto qualcosa di diverso: un'irritante presa in giro e ingiusto danno economico e di perdita di tempo. Tre settimane fa circa il mio medico curante mi ha fatto una ricetta per l'igiene dentale, ho pagato il ticket e ho preso l'appuntamento; nel giorno e all'ora indicati sul foglio dell'appuntamento, il 29 ottobre, alle ore 17.45, e nel luogo indicato, e cioè nell'odontoiatria al secondo piano del distretto USL 80 di Montepertugi, sono stata fatta salure sul lettino, mi è stato chiesto di aprire la bocca, l'operatrice l'ha guardata per alcuni secondi per poi invitarmi a scendere e limitarsi a dirmi che sì, avevo proprio bisogno di un'igiene dentale. Totale 3 minuti circa. Per 20 euro di ticket. Ticket che l'operatrice mi ha detto dovrò pagare di nuovo, stavolta di 32 euro, per avere un altro appuntamento, in cui verrà fatta, stavolta davvero, la pulizia dentale.

Quando ho chiesto perché non potevo avere subito la pulizia mi è stato risposto che "è la prassi".

Quando ho detto che in realtà a mia sorella l'hanno fatta al primo appuntamento non hanno voluto credermi.
Neanche si può dire che a mia sorella l'abbiano fatta subito perché c'era il tempo di farlo: il tempo di farlo c'era anche per me, dato che dopo di me non c'era nessun paziente ad aspettare.

Questa storia sembra uscita da un film comico. Tutti sappiamo che prima di eseguire un'azione terapeutica si debbano fare accertamenti sullo stato del paziente, ma niente vieta che, strumenti e tempo permettendo, le due cose possano coesistere nella stessa sessione, anziché liquidare il paziente con la scusa passepartout "È la prassi".

Tanto più che, come ho avuto modo di capire dal racconto di mia sorella, non è vero che è la prassi.

A mia sorella è andata bene perché quando è andata alla visita era presente non solo il dentista, ma anche l’igienista. Così si è potuta sottoporre subito all'igiene, per poi pagare il ticket aggiuntivo subito dopo.

Insomma, per le regole del nostro sistema sanitario, fatte di una ferrea prassi e al tempo stesso basate sulla fortuna, le cose per l'igiene dentale vanno così: quando fissi la data è un po’ un appuntamento al buio. Devi sperare che quel giorno sia presente anche l’igienista, cosa impossibile da prevedere, visto che l’impiegato del CUP non sa dirtelo (mica può consultare l’orario di lavoro di una dipendente… sia mai che due uffici appartenenti a una stessa azienda possano parlare fra loro). Se hai fortuna risparmierai un viaggio da casa al distretto sanitario e viceversa; se invece avrai sfortuna, vedrai il teatrino del "Vediamo, apra un po' la bocca... Eh sì, lei ha proprio bisogno della pulizia, che però verrà fatta in data da destinarsi, arrivederci".

Allora anziché tirar fuori 20+32 euro, tanto vale tirar fuori in una sola volta 52 euro o poco più per spenderli in uno studio dentistico privato, in cui l'appuntamento viene preso con una scadenza più breve e in cui l'igiene viene fatta di sicuro immediatamente, senza far perdere tempo al paziente.

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Uno dei tanti casi italiani che fa venire voglia di uccidere con l'accetta. Tuto normale.

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