Quant'è stupido 'sto genere di discorsi, e quante volte si sente dire.
"Gli arabi, se vengono in Italia possono fare quello che vogliono [non è vero, perché andare a giro col viso coperto è vietato e il burka non fa eccezione]... non dovremmo permetterglielo, perché se noi andiamo in un paese islamico non ci è permesso neanche portare una collana con una croce..."
Insomma, secondo chi ragiona così il legislatore italiano dovrebbe fare delle leggi dettate dallo spirito di rivalsa di un bimbo di 4 anni.
È un po' avvilente che ci sia bisogno di spiegare una cosa del genere a degli adulti. ma visto che di tanto in tanto vedo che purtroppo ce n'è bisogno, ecco qua:
il legislatore italiano è chiamato a varare leggi che siano di per sé giuste, e non leggi-vendetta. Se in una nazione diversa dalla mia vige una legge che io ritengo stupida e incivile, questo non suggerisce l'opportunità che io, nella mia nazione, vari una legge "di risposta" altrettanto stupida e incivile.
Faccio anche chiarezza su quanto sia cialtrone parlare in questi casi in prima persona plurale e in terza persona plurale ("noi"... "loro"...):
le conseguenze svantaggiose di una ipotetica legge-vendetta (il cui varo sarebbe degno di una puntata di South Park) ricadrebbero non sui membri del governo autore della legge a cui si sta rispondendo, ma sui cittadini immigrati che non c'entrano nulla.
Facile, no?
(No eh? Sigh.)
1 commento:
Aggiungi pure che i fautori del "noi"/"loro" nella maggior parte dei casi hanno come massima esperienza internazionale quella di essere andati a sharm el sheik in comitiva :)
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