17 dicembre 2012

Photo Collage Maker: crea un'immagine da tante immagini!

Artensoft Photo Collage Maker è un programma per creare collage di immagini con possibilità di decidere il livello di dettaglio.

Il processo di creazione dell'immagine è strutturato in 5 passaggi:

1) scegli l'immagine da creare grazie al collage

2) scegli le immagini "tessera di mosaico" che la dovranno comporre

3) componi l'immagine in modalità automatica oppure manuale; in quest'ultimo caso potrai scegliere vari parametri

4) controlla l'anteprima del risultato finale per decidere se va bene così o se vuoi apportare qualche modifica

5) scegli risoluzione, formato ed eventuale compressione e salva l'immagine.

Questa la pagina della gallery preparata dallo staff di Artensoft che mostra alcuni esempi di immagini ottenute con Photo Collage Maker.

Link del programma:

http://www.artensoft.com/ArtensoftPhotoCollageMaker/

16 dicembre 2012

Giveaway of the day - Software gratis se lo scarichi entro oggi


Giveaway of the day è un'iniziativa per la distribuzione dei software che normalmente sarebbe shareware e che i detentori del copyright mettono a disposizione gratuitamente nella loro versione full, a patto che venga scaricato proprio quel giorno lì (l'offerta può anche prolungarsi per più tempo se il proprietario del software lo decide).

Unica differenza fra approfittare del Giveaway of the day e acquistare il software è, di solito, il fatto che non è disponibile il supporto tecnico, non sono compresi i futuri aggiornamenti del software; inoltre l'utilizzo è autorizzato solo se privato.

La descrizione di ogni programma e le info sul produttore rimangono nel sito anche dopo la scadenza del periodo "Giveaway".

È disponibile una newsletter giornaliera che avverte della messa a disposizione del software del giorno. Nella pagina dedicata al software del giorno si trova anche la pubblicità di altri programmi del produttore.

È disponibile anche un codice HTML per inserire sul tuo sito il box di "Giveaway of the day", che ogni giorno cambia a seconda del software offerto. Eccolo qui:


Giveaway of the Day

23 novembre 2012

Altra idea su FB: notifiche selettive


Alla pagina https://www.facebook.com/fbsitegovernance è possibile commentare i post dello staff di Facebook, che ha invitato a inviare suggerimenti per le prossime implementazioni entro il 28 novembre.

Fra i vari inopportuni commenti del tipo "Non autorizzo il trattamento dei miei dati" c'è qualche messaggio in tema, fra cui il mio. Eccolo (se sei d'accordo clicca su "Mi piace" e/o proponi la stessa cosa con un tuo messaggio!):

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Proposta di implementazione:
quando l'utente aggiorna il proprio stato, prima di cliccare su "pubblica" dovrebbe essere obbligato a scegliere l'argomento di tale aggiornamento.
Infatti se io sono un tuo Facebook-Friend può darsi che io sia interessato a sapere
qual è il tuo stato d'animo
e/o quale perla di saggezza vuoi condividere
e/o cosa ti è successo ultimamente in generale
e/o se è cambiata la tua posizione lavorativa
e/o se hai cambiato indirizzo / numero telefonico
e/o se hai trovato un articolo interessante sul web che vuoi condividere
e/o se hai trovato sul web un video interessante che vuoi condividere.

Magari sono interessato solo ad alcune di queste cose e non ad altre, e per questo motivo vorrei poter scegliere di ricevere da te un certo tipo di aggiornamenti e non altri.

Dico questo perché mi viene spesso voglia di annullare le notifiche di FB-Friend che inviano troppo spesso video o link o condividono immagini con "perle di saggezza". Ma se annullo le loro notifiche rimango all'oscuro anche delle notizie su di loro. Così vorrei la possibilità, per ogni amico, di fare una scelta selettiva di post da visualizzare.
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Che ne pensi?

19 novembre 2012

OpenDrive: file storage gratis con hotlink! (con qualche eccezione)

OpenDrive è un servizio online che, nella versione gratuita, fornisce uno spazio di 5 Gb dove caricare i propri file. Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (e aggiornandolo :-)), si può disporre di 500 Mb in più facendo iscrivere altre persone tramite un link personalizzato, fino a un massimo di 20 Gb; altre regole, che riguardano sempre la versione gratuita, sono la grandezza massima di 100 Mb di ogni file affinché possa essere caricato e la cancellazione di tutti i file caricati se non viene effettuato il login per più di 90 giorni di seguito (di questo si viene avvisati prima via e-mail per poter rimediare effettuando appunto il login ed evitare la cancellazione).

Una volta caricato un file si ha a disposizione, fra l'altro, il cosiddetto hotlink, ovvero un link che è possibile dare chiunque, e cliccando sul quale si scarica il file stesso immediatamente e senza accedere alla pagina del sito. Fanno eccezione, per gli account gratuiti, i file con alcune estensioni, che annoterò alla fine dell'articolo.

Storage online

Poter usufruire o no degli hotlink fa la differenza, quanto ad "eleganza" fra i vari servizi gratuiti di file hosting.
Ciò che Opendrive ti chiede in cambio per la possibilità di avere gli hotlink (ma vedi P.S. per le eccezioni) è una promozione sul tuo sito o blog. Questa che stai leggendo è la mia. Evviva Opendrive, ottimo servizio. È grazie ad Opendrive, ad esempio, che metto a disposizione gli audio gratuiti del mio sito sullo sviluppo personale Psicoperformance.com.

Puoi organizzare i file in cartelle. Ogni cartella e ogni file possono essere, a tua scelta, pubblici (chiunque può accedervi), nascosti (in tal caso l'unico modo per accedere al file da scaricare è conoscere il suo link) o privati (solo il gestore dell'account può disporre del file). Puoi anche rendere un file scaricabile esclusivamente da una specifica pagina Internet. E successivamente al caricamento di un file puoi sostituirlo mantenendo invariato il link per il download (che però non puoi decidere: viene generato automaticamente).

Opendrive ti offre fra l'altro - sempre nella sua versione gratis - la possibilità di vendere i tuoi file, creando un link che invia i tuoi visitatori direttamente alla pagina Paypal con la cifra del pagamento già predisposta a seconda di quanto avevi deciso al momento dell'editing sul tuo pannello.

È disponibile un client per gestire i file sul tuo PC o smartphone, compatibile coi sistemi operativi Windows, MacOS e Android.

Quindi... Se hai bisogno di caricare dei file e di metterli comodamente a disposizione di altre persone,


P.S.: Ecco le estensioni che un file NON deve avere affinché possano funzionare gli hotlink degli account gratuiti: zip, rar, exe, msi, bat, dll, com, cmd, htm, html, url, pif, reg, hlp, bas, ade, adp, chm, cpl, crt, hta, inf, ins, isp, jar, lnk, mdb, mde, msc, msp, mst, ocx, pcd, pot, scr, sct, shb, shs, sys, vb, vbe, vbs, wsc, wsf, wsh.
Sul sito ho letto che è una questione di sicurezza. Ho chiesto ulteriori delucidazioni allo staff, che mi ha scritto quanto segue: "Il motivo è che i link portano al sito OpenDrive e le url sono visibili chiaramente, così come lo username".

08 novembre 2012

Droga, reato di spaccio e uso di gruppo

Secondo la Cassazione penale (sentenza n. 26 settembre 2008, n. 36876) l'acquisto della sostanza stupefacente in nome e per conto degli altri, cui procede uno degli appartenenti ad un gruppo, può essere considerato come acquisto per uso di gruppo soltanto laddove venga accertato che gli altri componenti del gruppo abbiano avuto, fin dall'inizio, e cioè fin dal momento dell'acquisto, autonomo potere di fatto sulla cosa, in cui si sostanzia la detenzione.

In altre parole la Suprema Corte ha riconosciuto che non sussiste il reato di spaccio laddove siano ravvisabili alcuni elementi peculiari (che devono essere dimostrati nel processo). Gli elementi che devono sussistere sono i seguenti:

1) l’accordo fra i consumatori della sostanza, a procedere all'acquisto di stupefacente, che dovrà essere, poi, ripartito tra tutti gli interessati;

2) l’acquisto da parte di uno dei contraenti dell’accordo (il quale a sua volta deve essere anche lui consumatore della sostanza);

3) il conferimento di denaro da parte di tutti i contraenti al singolo acquirente;

4) la suddivisione della sostanza, una volta effettuato l’acquisto, tra tutti i contraenti;

5) nella possibilità per tutti i contraenti di disporre della sostanza.

 In presenza di questi presupposti non può configurarsi il reato di spaccio, ma si configura l’ipotesi di consumo di gruppo, che, a proposito, già che ne parliamo...

...non è reato?

Lo si pensava.

Ma la sentenza del 16.02.2012 n° 6374 della quarta sezione della Cassazione Penale ha detto che sì, il consumo di gruppo è reato, a causa di una irragionevole interpretazione della parola "esclusivamente" della legge 49/2006. Vedi http://www.altalex.com/index.php?idnot=17311


03 novembre 2012

Scaricare gli audio da Audioboo





Evviva, Audioboo si può allacciare FB e a Blogger!





Idea: un social network audio

Lunedì scorso m'è venuta in mente un'idea: un nuovo social network esclusivamente audio. Puoi postare solo audio.
 
Ecco i benefici di un social network audio così come lo immagino io:

- Non puoi copiare e incollare selvaggiamente tutto quello che incontri: ciò che i tuoi amici ricevono è solo creazione tua e parla di te, dei tuoi pensieri e della tua vita. Beh, puoi anche dire qualcosa che non ti riguarda direttamente, leggere un articolo che ti è sembrato interessante, ma non puoi farlo con la stessa velocità (e quindi potenziale superficialità) con cui viene copiato e incollato un link su Facebook.

- La lettura della vita dei tuoi amici, quindi, si consulta non leggendo, ma ascoltando, quindi cliccando su Play di ogni post, oppure, anzi SOPRATTUTTO in modalità "treno di Mp3", cioè cliccando su "scarica tutti gli Mp3 degli amici che non hai ancora ascoltato" --> Masterizzi in un CD o copi nel lettore Mp3 ed ascolti il tutto in macchina, in treno o mentre fai footing. Sul sito potrai scegliere se vuoi che gli Mp3 siano nominati in modo da avere un ordine cronologico oppure siano raggruppati in ordine alfabetico per amico o per sotto-gruppo di amici, oppure impostare di default una gerarchia dall'amico più "urgente" al meno urgente da ascoltare. Può trattarsi anche di una gerarchia che automaticamente si modifica in base al tuo giudizio che esprimi assegnando di tanto in tanto, se vuoi, un punteggio a quello o a quell'altro post (con pulsanti del tipo "interessante" o "poco interessante"). Naturalmente, come per FB, se ti accorgi che un amico invia spesso cose poco interessanti, puoi annullare i suoi aggiornamenti e così automaticamente il treno di Mp3 che scaricherai non comprenderà i suoi.

- In questo caso il social non si può più considerare come qualcosa che sottrae una grande quantità di tempo al lavoro o allo studio; ne sottrae pochissimo e in compenso AGGIUNGE valore ai tuoi tempi morti, cosa che spesso non vale per il classico social network; infatti non si può guidare o correre mentre si legge, mentre si può farlo mentre si ascolta.

- Il nuovo modo di riempire e ravvivare i periodi di tempo altrimenti noiosi potrebbe essere non ascoltare la radio tradizionale, ma ascoltare una sorta di nuova radio, dove gli speaker sono i tuoi amici che ti aggiornano sulle loro nuove notizie o sulle loro opinioni o idee.

- L'avvento di questo nuovo social potrebbe indurre molte persone ad andare in giro con un registratore di quelli molto molto comodi (con pochissimi tasti, e che appena premi REC registra), e potrebbe spingere i produttori di cellulari ad adattare i nuovi modelli a questa nuova funzione, dotandoli di un tasto che serve solo a registrare e di un ottimo microfono.

- Si farà una chiara distinzione fra due tipi di post: il "guardate bellino questo filmato / sito" (e per quello ormai c'è il pur impropriamente usato FB e alti social visivi) e gli aggiornamenti di status degni di questo nome, in cui un amico parla di sé o delle sue opinioni o idee. Chi vorrà scrivere cose che "rimangono" e di facile consultazione continuerà a usare i blog o, nel caso di cose più frivole, Facebook. Chi vorrà veramente stare in contatto con gli amici in maniera più "calda" userà il social audio.

Obiezione del lettore disattento:

"Ma che bisogno c'è degli Mp3 e di un social del genere? Se voglio contattare un amico gli telefono o chatto direttamente con lui, o gli scrivo un'e-mail"

Risposta (che vale anche per qualsiasi social network):

Certo che puoi telefonargli, scrivergli un'email o anche andarlo a trovare. Non sto dicendo che non si devono fare tutte queste cose. Se sei totalmente soddisfatto del modo in cui gestisci il tuo tempo e le relazioni con tutti i tuoi amici andandoli a trovare tutti i giorni di persona, puoi anche abolire il telefono. Se ce la fai a farlo andando a piedi, puoi anche abolire l'automobile. Etc.
Un social network nasce per venire incontro al bisogno di rimanere in contatto con una moltitudine di amici che abitano troppo lontano per andarli a trovare spesso quanto si vorrebbe, che hanno orari diversi dai nostri e poco tempo a disposizione e a cui quindi non si potrebbe telefonare nel momento esatto in cui si ha voglia di farlo. Quindi la soluzione più sostenibile è un messaggio che ha due caratteristiche:

- è in differita, per venire incontro all'impossibilità di avere sempre tempo libero nello stesso momento e luogo

- ha la possibilità di essere anche destinato a più persone, per venire incontro all'impossibilità organizzare un incontro di un gruppo di amici in comune nello stesso momento e luogo

E queste sono le due caratteristiche dei social network classici (e anche delle e-mail, più rudimentalmente).

Un social network audio offre una terza caratteristica, che fa risparmiare tempo perché i messaggi audio si possono ascoltare nei tempi morti. Garantisce un maggior calore umano, perché la voce di una persona è più caratterizzata rispetto a un messaggio scritto, e fa sì che i messaggi inviati non siano "copia e incolla" a buon mercato che "diluirebbero" lo scopo per il quale un social è nato.

Siccome gli Mp3 occupano molto più spazio di scritte e link, ci sarà bisogno di un grande quantitativo di spazio sui server. Del resto, se esistono piattaforme video come YouTube e Vimeo... Comunque un'azienda fornitrice di spazio gratuito che non può permettersi di darne tanto potrebbe magari cancellare dopo 10 giorni gli audio-messaggi.

Che ne pensi?
Rispondi commentando questo articolo!

Amico, pagami

Sondaggino.

Ti contatta una persona che dice di averti visto in un gruppo FB dove si parla della materia di cui entrambi vi occupate, e che concerne il mestiere di entrambi. Ti chiede l'amicizia, insomma, perché siete colleghi. Accetti l'amicizia.

Una sera contatti questa persona su Skype per avere un suo parere riguardo all'ambito del vostro mestiere; le chiedi di parlare a voce, ma risponde che è in chat anche con altre due persone e preferisce scrivere. Chattate scrivendo e le poni la domanda. Lei risponde con altre domande per approfondire il problema che le hai posto. E visto che continua a farti domande, la chat inaspettatamente per te (che avevi iniziato la conversazione con "vorrei un tuo parere" e non con "vorrei fare una sessione con te") va avanti per un'ora e si conclude con la richiesta da parte sua di 80 euro come compenso. 

Come giudichi questa richiesta?

Rispondi commentando questo articolo. NB: mi è successa questa cosa pochi minuti fa, non ho opposto alcuna obiezione e ho risposto che invierò il denaro domattina.


31 ottobre 2012

Libro The Spiral


Le Dinamiche a Spirale (Claudio Belotti ed al.)

Le Dinamiche a Spirale sono una teoria sulla psiche formulata da Clare Graves, diffusa in tutto il mondo e oggi spiegata in italiano da Claudio Belotti, Christopher Cowan, Natasha Todorovic nel libro "The Spiral".

Si tratta di un modello che usa spirale come modello grafico per rappresentare il livello di evoluzione umano: a seconda delle sue convinzioni, dei suoi valori, dei suoi bisogni e del suo conseguente comportamento, una persona può essere collocata in un punto preciso della spirale.

Applicare questo studio a chi ci circonda aumenta la nostra empatia, ci rende in grado di capire meglio le sue scelte e decisioni e di prevedere più facilmente il suo comportamento futuro.

Con le Dinamiche a Spirale si può studiare anche un gruppo di persone, si tratti di una famiglia, di un vasto gruppo culturale o di una nazione. Un caso interessante è quello di Nelson Mandela, che ha usato le Dinamiche a Spirale per l'integrazione in Sudafrica.

Nel libro sono riportati vari esempi pratici che aiutano il lettore a servirsi di questo strumento in famiglia, nell'ambito del lavoro e nelle varie relazioni.

Clicca qui per acquistarlo.


30 ottobre 2012

Il rave party a Cusago e le botte della polizia

Dal messaggio di una ragazza inviato al gruppo Facebook "Catena Umana Attorno Al Parlamento Italiano":

Ciò che ci è successo sabato scorso è inaccettabile ed inumano.. Sono andata a Cusago in provincia di Milano ad un rave party, parcheggiata la macchina ci siamo avviati verso il capannone, c'era gente che urlava e sanguinava, il capannone era completamente pieno di gas lacrimogeni.. non riuscivi a respirarci..
Ad un certo punto mi sono trovata delle squadre antisommossa.. hanno iniziato a caricare tutti senza pietà, da li è stato una vera e propria guerriglia, ci caricavano e ci lanciavano lacrimogeni e noi cercavamo di difenderci lanciandogli sassi e bottiglie.
Molta gente mi ha poi raccontato che stavano ballando tranquillamente quando sono entrati nel capannone i celerini e hanno iniziato a menar tutti senza motivo... Gli organizzatori della festa avevano fatto precedentemente un'accordo con le forze dell'ordine che la festa poteva continuare fino alla domenica mattina... l'accordo non è stato rispettato [...] molti ragazzi gravi all'ospedale tra cui una ragazza in coma..
[...] i media hanno distorto tutte le informazioni tenendo nascosto le botte che ci hanno dato e soprattutto dicendo che la ragazza è in coma perché è caduta... non perché gli hanno "manganellato" la testa...
Volevo solo informarvi di tutto ciò.. è uno schifo.. ripeto, uno schifo.. è democrazia questa?
Valentina

Del fatto raccontato da Valentina parla, ad esempio questo articolo di Fanpage.it. Riporto di seguito alcuni commenti o parti di commenti a tale articolo:

Anonimo:
Perché non parlate anche della ragazza in coma per commozione celebrale? (manganellate in testa?)
Perché non parlate della ragazza presa a calci a terra dai poliziotti? 
Perché non parlate del Cane ucciso a manganellate?
[Nota: su sua richiesta, ho reso anonimo questo utente, che ha anche cancellato il suo commento dalla pagina dell'articolo; mi ha scritto: "...
a seguito di quell' episodio, due amici che erano presenti sono stati chiamati dalla polizia per essere interrogati; la polizia li aveva trovati scandagliando il web, sono risaliti a loro da un'intervista... non voglio che la polizia giunga a me o mi schedi come partecipante di quel rave (peraltro neanche ero presente)"]

io ke mi trovavo lì ho visto sbirri manganellare donne e ragazze pure dei bambini hanno rischiato... questo i giornali nn lo scrivono.... neanke ke gli sbirri trascinavano le ragazze x i capelli x terra... [...] sono entrati e per primi hanno alzato i manganelli arrivando pure di sprovvista e da dietro.... e hanno usato una cattiveria unica ammazzando anke cani...

nessuno ha iniziato a tirare niente contro i poliziotti, questo è quello che scrivono i giornalisti, anzi il proprietario non voleva sporgere denuncia e l'hanno costretto a farlo e grazie a questo i poliziotti sono intervenuti, ma senza provocazioni da parte dei raver.

Caduta ? già diceva così anche mia zia ogni volta che lo zio la riempiva di botte

Da un post inviato sulla pagina Facebook HAZARD UNITZ, appartenente agli organizzatori del rave:

Iniziamo a farvi un piccolo report [...]:

Ore 11: Entriamo e creiamo una TAZ, ci posizioniamo in fondo al capannone a 500 metri dalla strada sul retro, dove c’e uno spazio largo 60 m e lungo 700 m dove poter parcheggiare [...] Il posto si trova completamente isolato, lontano da abitazioni e dalla strada non si sentiva nulla Ore 13: Una pattuglia di vigilantes chiama la polizia.

Ore 14:00: Si presenta la digos di Milano, accompagnata dalla celere. Prendiamo accordi con un funzionario che, comunicando col questore, ci da l’ok per far proseguire il party fino a domenica (c’e stato spiegato dopo che il proprietario non voleva sporgere denuncia). La polizia decide che per mantenere l'ordine pubblico fa parcheggiare tutte le macchine in strada, quando sapevano benissimo che era la cosa più sbagliata da fare.

Ore 19: La festa continua la sua crescita, la gente entra a piedi, tutto regolare. Il proprietario dello stabile viene minacciato dal comune che se non sporgerà denuncia nei nostri confronti verrà denunciato lui stesso, perché senza di essa, la polizia non avrebbe potuto intervenire per buttarci fuori, tutto questo a nostra insaputa.

Ore 21: La denuncia parte dalla proprietario. Si presenta di nuovo la celere all'interno della struttura, con aria minacciosa, mentre nell'area esterna viene bloccata tutta l’area dalla polizia; il questore ci minaccia che se non spegniamo entro 10 minuti sarebbero intervenuti, e noi gli abbiamo spiegato gli accordi che avevamo preso in precedenza, che erano diversi, che ormai ci sono 2mila persone, che è calato il buio, ed era meglio aspettare l’alba per poter evitare di creare disordini, anche perché se in partenza l’avessimo saputo già dal primo accordo con la Digos, che comunicava col questore, ci saremmo organizzati in un modo diverso.

Ore 22: Spegnamo la musica cercando sempre di prendere accordi, ma tutto negativo, una folla di 1500 persone inizia a fare cori e urlare , cerchiamo di riaccendere la musica a volume ridotto per calmare le acque, ma avremo spento da li a poco. La polizia irrompe dentro il capannone, ci spegne l’impianto, chi chiude nel retro del sound, e inizia a manganellare qualsiasi cosa trovano davanti, ragazze, ragazzi, cani, persone indifese e anche i ragazzi che avevano la bancarella di crépes davanti al sound, usando pure lacrimogeni, nel mentre ci spaccano tutte le luci sull'americana, cercano di bucarci i coni delle casse con i manganelli, arrivano alla consolle dove c’erano i piatti e mixer ma non fanno in tempo a toccarlo perché vengono messi in salvo da noi, ma riescono a rubare un Macbook di uno di noi senza che nessuno se ne accorgesse,ecc, ecc In tutto questo frangente si accende una miccia che scatena l’inferno e si crea guerriglia tra persone e polizia dentro il capannone.

Ore 22:30: Ci fanno smontare l’impianto e ci lasciano li, nel mentre all'esterno si crea una vera propria guerriglia urbana in mezzo alla strada, e qua non conosciamo che è successo perché non c’eravamo.

Ore 00:00: Usciamo in blocco dal posto e la polizia crea un muro, e ci ferma all'uscita tenendoci un'ora lì fermi in strada, decide di scortarci in una questura li vicina, senza farci comunicare dove eravamo, e ci sequestra tutto l’impianto, anche a noleggio, denunciandoci. Intanto in strada si riversano migliaia e migliaia di persone in giro a piedi. Dopo svariate ore torniamo a casa.

***

[...] NON STAVAMO CREANDO NESSUN TIPO DI PROBLEMA, ERAVAMO DISTANTI DALLA STRADA, NON SI SENTIVA NEMMENO LA MUSICA, LE PERSONE ERANO TRANQUILLE E SI STAVA CREANDO UN ATMOSFERA MOLTO POSITIVA. HANNO DECISO DI FAR STARE TUTTI IN STRADA CON LE MACCHINE PER CREARE SCOMPIGLIO ED AVERE UN MOTIVO PER ENTRARE. UNA VOLTA ENTRATI, HANNO USATO PURA VIOLENZA E PURA BASTARDAGGINE PER FARCI ANDARE VIA, UCCIDENDO BRUTALMENTE UN CANE E FERENDO BRUTALMENTE ALTRE PERSONE; CON QUESTO HANNO CREATO UN SACCO DI DISORDINI E DISAGI SULLA STATALE PER TUTTA LA NOTTE BLOCCANDOLA. I GIORNALISTI DANNO LA COLPA A NOI DI TUTTO L’ACCADUTO DESCRIVENDOCI COME DEI CRIMINALI. [...] DEGLI AGENTI SONO STATI FERITI, MA NON PARLANO DI COSA HANNO FATTO VERAMENTE PRIMA PER ESSERE STATI FERITI. ABBIAMO VISTO UNA RAGAZZINA PRESA PER I CAPELLI, FATTA STRISCIARE A TERRA E PRESA A CALCI, CI HAN RACCONTATO DI GENTE CHIUSA IN UN ANGOLO E PRESA A MANGANELLATE.. DA PARTE NOSTRA ABBIAMO FATTO QUELLO CHE POTEVAMO E CHE RITENEVAMO PIÙ GIUSTO, ANCHE PERCHÉ CI ERA STATO DATO L’OK NEL POMERIGGIO DI POTER FARE LA FESTA DA DEI FUNZIONARI DI POLIZIA!! [...] ABBIAMO AVUTO UNA STIMA DEI DANNI MOLTO ALTA TRA SEQUESTRO, DENUNCIA, MATERIALE ROTTO, ECC.. ORA CERCHEREMO DI RECUPERARE LE NOSTRE ATTREZZATURE AL PIÙ PRESTO E FAREMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. NOI CHIEDIAMO SOLO IL VOSTRO SUPPORTO, CHE NON VENGA NASCOSTO NULLA DI QUELLO CHE E ACCADUTO. I MEDIA HANNO MASCHERATO LE NOTIZIE E NON DICONO LA VERITÀ [...] NON STAVAMO FACENDO MALE A NESSUNO , NÉ INCITANDO A FARLO. VOLEVAMO SOLO FESTEGGIARE TUTTI FELICEMENTE I NOSTRI 10 ANNI DI CREW E POI RIPULIRE TUTTA L’AREA E ANDARE TUTTI A CASA CONTENTI [...]

28 ottobre 2012

Operatori sanitari su giornali e in TV: informazione? Pubblicità?


Nell'immaginario collettivo è ben chiaro che molti messaggi promozionali pecchino di poca trasparenza nel descrivere il prodotto o servizio proposto. Non è una giustificazione per l'azienda che commissiona quelle pubblicità, ma almeno l'ascoltatore o lettore ha in qualche modo un "filtro" che non gli fa prendere quel messaggio per oro colato: sa che è un messaggio interessato, un messaggio di parte.

Questo filtro però funziona molto meno o manca del tutto quando il messaggio pubblicitario non trasparente promuove un operatore sanitario. Il motivo sta nel fatto che la non trasparenza consiste nel far finta che non sia pubblicità. Nel far finta che l'unico scopo sia informare.

Quale sarebbe la reazione di un telespettatore se durante un telegiornale venisse mostrato un servizio in cui si parla delle magnifiche proprietà nutrizionali dell'ananas, e a parlarne fosse il rappresentante di una multinazionale della frutta, di cui viene fatto il nome sia all'inizio che alla fine del servizio? Penserebbe subito a una squallida scusa per fare pubblicità a quell'azienda, che per questo ha pagato profumatamente.

Invece se una TV o un giornale danno visibilità ad es. a un gastroenterologo che parla di problemi di digestione e ne menziona nome, cognome e luogo di lavoro, la probabilità che il destinatario del messaggio pensi alla pubblicità occulta è molto, molto minore.

Ho già scritto un articolo dedicato alla pubblicità di professionisti della salute su giornali e TV spiegando perché ho accolto con favore che fosse liberalizzata.

E qui lo ribadisco: evviva la possibilità per gli operatori sanitari di pubblicizzarsi con qualsiasi mezzo.

...A patto che lo si faccia con trasparenza.

Non sono così ingenuo da accorgermi solo ora che le TV (soprattutto private e piccole) facciano passare le pubblicità per informazione. Ma una cosa è conoscere un fatto per sentito dire, e un'altra è conoscerlo in prima persona. Perché venire a contatto con ceta gente dà veramente fastidio, e quando provo veramente fastidio io scrivo un articolo (beh, non è una regola fissa, ma mi piaceva la frase).
Venerdì mattina mi ha chiamato al cellulare una signora che si presentava come segretaria di un medico che lavorava alla redazione del giornale "Il Sole 24 Ore". Una telefonata che si può considerare SPAM, visto che:

- non era stata da me richiesta
- non era stata da me autorizzata
- il numero su cui l'ho ricevuta è iscritto al Registro delle Opposizioni
- era finalizzata a vendermi un servizio.

Ma mica me lo voleva dire subito, che il giornale bussava a quattrini. Ha cominciato dicendo che la redazione era interessata a pubblicare degli articoli sulla fisioterapia scritti da me, e che voleva organizzare un colloquio con non mi ricordo chi, colloquio grazie al quale conoscerci e capire se ci sarebbero stati i presupposti per questo tipio di collaborazione. Ho chiesto se si aspettassero che io sborsassi del danaro, e lei ha risposto che il colloquio è assolutamente gratuito. Urka! Il colloquio è gratuito! Non devo pagare per parlare con uno che mi vuole vendere la pubblicità! Le ho detto che ci mancherebbe altro che addirittura il colloquio preliminare fosse a pagamento; ho chiarito che se si aspettavano dei soldi da me per pubblicare un mio articolo, non ero interessato, ed ecco che la segretaria call center style mi saluta.

Hai un giornale che viene letto da molte persone e vuoi che io scriva un articolo per te gratuitamente? Va bene. Io do il mio parere professionale a te, e tu dai visibilità a me. Ma che situazione si prospetta quando un giornale addirittura chiede soldi a un opinionista per consentirgli di pubblicare un suo articolo? Non una pagina pubblicitaria. Un ARTICOLO. Il ragionamento alla base di questa logica è: "Vale la pena per te pagarmi in quanto un professionista che appare su un importante giornale dà l'impressione di essere molto bravo, e questa impressione ce l'avranno i nostri numerosissimi lettori".

Dunque per stessa ammissione di chi gestisce il giornale c'è la volontà di far passare un messaggio distorto.

E cioè la volontà di dare l'impressione che il professionista sia stato scelto dalla redazione sulla base della sua bravura, mentre in realtà è stato scelto perché ha pagato. Può darsi che il colloquio conoscitivo possa anche servire per farsi un'idea del grado di competenza del professionista, ma rimane il fatto che fra tutti quelli competenti viene scelto non chi lo è di più: viene scelto chi fra loro è disposto a pagare. E il lettore medio a questo non pensa. Quindi non lo sa. Tanto più che l'articolo non si presenta come contenuto promozionale, ma informativo.

Ce l'ho con i professionisti della salute che investono i loro soldi in pubblicità? Ce l'ho con i media che li promuovono?

Vedi sopra: no. A patto che il destinatario del messaggio abbia chiaro che si tratti di pubblicità, o che almeno l'operatore sanitario non paghi il giornale o l'emittente televisiva.
Ritengo invece non etico - sia da parte del professionista che da parte di una redazione giornalistica - pubblicare un messaggio promozionale a pagamento fingendo che non lo sia. Infatti questo significa nascondere un importante conflitto di interesse, cioè distrarre le persone da un dubbio che è invece giusto si pongano: "Avrà avuto quello spazio perché il giornalista crede in lui, o solamente perché ha pagato?"

Ma dove vivo? Bella scoperta.

L'ho detto, so che non è uno scoop. E' una testimonianza. Parlo della mia esperienza e in occasione della mia esperienza. Quello che ora come ora posso dire e mi sento in dovere di dire è questo: la redazione del giornale Il Sole 24 Ore fa telefonare agli operatori sanitari per proporre loro visibilità in cambio di un pagamento in denaro, condizione necessaria per essere presentati come "professionisti talmente autorevoli da scrivere su quel prestigioso giornale". I lettori sappiano, e tengano conto della differenza fra "autorevole" e "pagante".

Più in generale, se sei fra le persone che non ci avevano mai pensato, la prossima volta che leggi o senti l'opinione di un medico, o fisioterapista, o logopedista, etc in un giornale o programma televisivo, anche se quello spazio viene presentato come informazione, chiediti se scegliendo quella persona e non un'altra lo scopo principale della redazione fosse una migliore informazione possibile oppure fare cassa.

26 ottobre 2012

Facebook: cosa sconsiglio di postare (oltre alle bufale)

Tralascio in questo articolo l'opportunità di evitare di postare su Facebook bufale, di cui puoi leggere in numerosi altri articoli di questo blog con etichetta "bufale".

Ho già parlato in un altro articolo dei consigli per eventuali miglioramenti che FB ha chiesto ai suoi utenti, e a cui ho risposto proponendo un sistema anti-ridondanza che impedisca la visualizzazione dello stesso link più volte quando viene inviato da vari utenti.

Stavolta tratto un po' lo stesso argomento riferendomi alla condotta degli utenti. Credo che uno strumento online debba essere usato allo scopo per il quale è stato concepito e per il quale il suo produttore lo mette a disposizione degli utenti. E' una questione di rispetto sia per il produttore che per le persone con cui, grazie a quello strumento, interagiamo.

Per questo motivo, che esista o no un sistema anti-ridondanza (e per adesso non esiste), credo si debba evitare di postare link solo perché troviamo quella pagina Internet o quel video carini, buffi, divertenti, etc. Facebook è una sorta di diario a sbircio modulare, cioè per ogni post posso decidere chi può o chi non può vederlo (posso anche renderlo visibile solo a me stesso, proprio come fosse un diario segreto); nell’uso principale per il quale credo sia stato concepito, il diario di Facebook (si chiama così!) dovrebbe essere costituito da una serie di post che riguardano la vita del loro autore. Ad esempio se dopo un bel po' di tempo che non vado su FB ho voglia di sapere come se la passa un mio amico che non sento da tempo, prima di parlare con lui in chat o chiamarlo al telefono guardo la sua bacheca per sapere quali sono le ultime notizie sulla sua vita che ha scelto di condividere con me, per trovare le quali non ho piacere di dover rovistare in una selva di post magari interessanti o divertenti quanto si vuole, ma che riguardano tutt'altro.

Se ogni tanto trovi dei link che vuoi condividere con gli altri, il luogo adatto non è Facebook, ma un aggregatore di link, ad esempio Scoop.it. Nella versione a pagamento (a pagamento per il creatore del meta-blog) si può dare la possibilità agli utenti di iscriversi a una newsletter che li informa sulle novità pubblicate.

Io ad esempio su Scoop.it ho 5 meta-blog (o sarebbe meglio chiamarli re-blog?):
Se sei mio amico non significa che tu debba essere interessato a tutti gli argomenti che io ritengo interessanti, quindi puoi iscriverti a una o più di queste mailing list (e per ognuna di esse decidere se vuoi essere aggiornato immediatamente, settimanalmente o mensilmente), oppure a nessuna, e ricevere solo gli aggiornamenti che riguardano la mia vita che ho scelto di rendere a te visibili, sul mio profilo Facebook.

Alla regola "non si postano su FB link di articoli (se non scritti da noi)" una delle rare eccezioni l'ho fatta stamattina, inviando un link di un articolo che rappresenta esattamente il mio pensiero e rappresenta anche un messaggio a tutti i miei FB-friend avvezzi all'invio di sfoghi genericamente specifici. Si tratta di un articolo in cui l'autrice consiglia di parlare chiaro oppure non parlare per niente. Questo il link.

24 ottobre 2012

Boicottaggio multinazionali: c'è un sito italiano aggiornato?


Ho visto più volte su FB postare questa "mappa", di multinazionali accusate di condotte non etiche sotto vari punti di vista (rispetto dell'ambiente, diritti sindacali...) che non so quanto sia aggiornata...

Clicca sull'immagine per ingrandirla






Ogni tanto guardo se in rete c'è un sito italiano ben strutturato e soprattutto aggiornato sul boicottaggio, magari con una newsletter. Lo troverei utile, perché le cose cambiano di anno in anno, sia in bene che in male, grazie all'unione o scissione di varie aziende e agli eventuali cambiamenti di condotta.
Se conosci un buon sito del genere, segnalamelo commentando questo articolo, grazie!

23 ottobre 2012

I famosi alberi di pesce

Domanda frequente posta ai vegetariani, o addirittura a chi spiega chiaramente "non mangio prodotti animali" (esperienza mia di qualche mese fa): "Pesce?"

Ecco finalmente spiegato il motivo di tale intelligentone quesito: ho trovato i famosi alberi di pesce.


Versione subacquea (foto):


Versione subaquea (disegno):



22 ottobre 2012

La bufala dei poliziotti che a Francoforte si sarebbero uniti ai manifestanti

A giugno pubblicai un articolo che tratta un tema molto triste: cariche della polizia e manifestanti ingenui (o finti ingenui) che si stupiscono (o fingono di stupirsi) se vengono picchiati.
Oggi segnalo l'ingenuità "opposta": quella che fa cascare un sacco di persone come pere cotte nella bufala secondo cui a Francoforte, dove il 19 maggio c'è stata una manifestazione contro le banche, la polizia si sarebbe unita alla protesta. La notizia è così avvincente e romantica da bypassare la capacità di riflettere per 2 secondi sul fatto che possa essere una notizia falsa, come ovviamente lo è... ovviamente, perché già è super-improbabile che un solo poliziotto possa rischiare una grave sanzione o il licenziamento per aver disobbedito agli ordini... figuriamoci quanto è probabile che un'intera squadra di polizia prenda una decisione del genere.

Eppure ecco il messaggio che continua a circolare su Facebook in questi giorni:

"GRANDEEEEEEEEEEE CONDIVIDETE !!! Francoforte. la polizia tedesca toglie gli elmetti e marcia al fianco di occupy aprendo loro la strada. come mai la notizia gira quasi esclusivamente sul web ? (Pat)"

Ed ecco la foto a cui tale messaggio si appoggia per sostenere questa fandonia:

Un altro messaggio che accompagna questa fotografia è

"La polizia tedesca si toglie i caschi e marcia insieme ai manifestanti, sgombrando loro la strada. Non vedrete mai quest'immagine sulla Cnn!"


il gruppo che ha organizzato la manifestazione, European Resistance, ha voluto fare chiarezza: «Nell'intento di correggere alcuni rumours diffusi su Facebook, ci teniamo a sottolineare una cosa: la polizia non si è mai unita a noi, né ha mostrato in alcun modo solidarietà nei confronti dei manifestanti del movimento Blockupy».

Dalla pagina FB di ilcorsaro.info:

Ci sono cascati in molti, da Informare per Resistere a molte pagine di informazione web, arrivando a Repubblica che si salva in extremis spiegando nella didascalia che si tratta di un'impressione errata.
In molti hanno scritto che a "A Francoforte la polizia si toglie il casco e manifesta con i 200 mila contro l'Europa delle banche..." Seguivano proclami di una imminente rivoluzione. Migliaia di persone hanno condiviso questa foto.

In realtà Francoforte era da giorni in stato di assedio. Nei due giorni precedenti a questo scatto oltre 400 persone sono state arrestate, molti gli sgomberi delle piazze in cui giovani da tutt'Europa manifestavano pacificamente contro la Banca Centrale Europea, cariche e interventi repressivi della polizia.

Quello che è successo quindi è l'esatto opposto di quel che viene raccontato in quella didascalia. La polizia, nell'immagine, sta infatti, circondando con un cordone il corteo. Al momento dello scatto, il carattere pacifico del corteo consente alla polizia un atteggiamento più rilassato, e quindi di non indossare i caschi.

Aggiungiamo che è normale che i poliziotti non indossino i caschi per tutto il corteo.

Vi invitiamo a verificare meglio le fonti e le notizie che circolano sul web prima di diffonderle e condividerle, e a diffondere questa rettifica, affinché nessuno si illuda di "rivoluzioni imminenti" annunciate sul web...

AGGIORNAMENTO dic 2013:

Come spesso accade, lo stesso tipo di bufala si ripete cambiando luoghi e date. Ecco, un anno dopo, La bufala della polizia che si toglie i caschi per unirsi allo sciopero del 9 dicembre, articolo di Giornalettismo.com.

09 ottobre 2012

Boomerang Gmail, plugin-segretario per la posta

"Invia questo messaggio alle 14 di domani"
"Fai comparire questo messaggio in cima alla lista se il destinatario non mi risponde entro questa data"

Sono alcuni esempi di comandi (con possibilità di contro-ordine, naturalmente) che è possibile far eseguire a Boomerang Gmail, plugin per Firefox, Chrome e Microsoft Outlook.

Ecco un video esplicativo (in inglese):



07 ottobre 2012

Trasforma gli aggiornamenti feed in newsletter con Feed2mail (o Blogtrottr)


Alcuni blog non hanno una newsletter e ti permettono di rimanere aggiornati solo col sistema dei feed.


Feed2mail "converte" gli aggiornamenti feed in e-mail.
Esisono 2 tipi di abbonamento: uno a 1,95 $ al mese, che consente il monitoraggio di massimo 5 siti,e uno a 4,95 $ al mese, che consente il monitoraggio di massimo 50 siti.

Conosci un'alternativa gratuita a questo servizio? Segnalalo commentando questo articolo
AGGIORNAMENTO: non c'è più bisogno, non c'è più bisogno, trovato: Blogtrottr: www.blogtrottr.com. Va beh, ormai l'articolo non lo cancello, e lascio comunque la spiegazione del funzionamento di Feed2Mail (del tutto analogo a quello di Blogtrottr)...


2) inserisci nel primo spazio l'indirizzo del blog per il quale vuoi ricevere gli aggiornamenti, es. quello di Mauro Zucconi, e cioè http://maurozucconi.tumblr.com/

3) Clicca sulla scrittina che vedi sulla destra "FIND FEEDS " affinché il servizio ricavi la feed url dall'indirizzo che hai appena fornito

4) Scrivi nello spazio in basso l'indirizzo email dove vuoi ricevere gli aggiornamenti del blog

5) Clicca sul bottone verde "Subscribe"

6) Nel messaggio email che ricevi pochi secondi dopo, clicca sull'apposito link di conferma

Feed2Mail è disponibile anche sotto forma di plugin per Firefox e per Chrome.

19 settembre 2012

Gli onnivori bucolici

di Aida Vittoria Eltanin

Ieri sera ho conosciuto un "onnivoro bucolico" di quelli che reputo i più difficili da far passare a un'alimentazione vegana. Sono quelli cresciuti con i nonni che avevano le stalle dove passavano bellissime serate d'inverno, con le mucche che facevano da termosifoni. Sono quelli che da piccoli bevevano il latte fresco della mucca appena munto dal nonno, ma non vedevano mai i vitellini maschi a cui quel latte era rubato. Sono quelli che aiutavano a portar da mangiare ai maiali ed era un divertimento quel momento per loro, perchè potevano rubacchiare qualche patata o due, non vedevano la sofferenza dell'animale rinchiuso all'ingrasso e al buio. Sono quelli che associano la parola "latte/formaggio/pancetta" all'amore per i loro nonni o parenti che facevano quello di mestiere o alle sagre del loro paese, a momenti di festa...

Ieri sera ho capito che per loro, smettere di mangiare prodotti animali è come tradire le loro radici, il loro passato, i loro antenati... E quindi non c'è nessun ragionamento (salutistico, etico ecc.) che tenga. Non cambieranno (mai) finchè non ammetteranno che quel passato bucolico che è nella loro mente è un'immagine falsificata della realtà...

Per loro l'animale da fattoria non è l'animale vero e proprio, con le sue sofferenze atroci e il suo amore per i cuccioli e la sua voglia di libertà e di vita, ma un'idea bucolica e "romanticizzata" (si dice così?) del loro passato.
E a quella sono legati.
Ammettere le torture e le sofferenze degli animali vorrebbe dire ammettere che i loro amorevoli nonni/nonne erano persone con poca sensibilità o consapevolezza, che vivevano grazie allo sfruttamento altrui e che uccidevano e schiavizzavano senza problemi degli innocenti....

Non un' ammissione da tutti.... purtroppo.


15 settembre 2012

Business su Facebook: paura dei commenti scomodi?

Qualche giorno fa sono stato bloccato su FB da una persona in seguito a un commento che ho scritto sotto una pubblicità di un prodotto a cui era affiliata. Ha detto che è arrabbiata e che teme che a causa del mio commento forse ha perso qualche cliente. Da qui l'ispirazione per questo articolo.
Se nel tuo negozio un avventore ti fa domanda scomoda o una critica, non puoi accusarlo del fatto che forse ti sta facendo perdere i clienti che potrebbero sentire la vostra conversazione. Semplicemente valuta se le sue parole, direttamente o no, ti stanno suggerendo un miglioramento per il futuro. Se sì, segui questo suggerimento. Se no, spiega perché non sei d'accordo e fallo in modo che anche chi ascolta la vostra conversazione possa capire che hai ragione.

Chiaramente se l'avventore è troppo invadente puoi sempre scacciarlo dal negozio. Traslando il discorso su Facebook, puoi rispondere ai suoi commenti, o cancellarli o, se è recidivo e troppo inopportuno, bloccare quell'utente. In ogni caso, quando inizi un business devi mettere in conto che episodi del genere possono capitare e, in particolare, devi mettere in conto che ricevere commenti su un tuo post di Facebook è del tutto normale, siano questi commenti positivi, commenti negativi o domande scomode. Se ti arrabbi per paura di aver perso clienti a causa di un commento significa che pretendi troppo dallo strumento che stai usando. Facebook è considerato dalla maggior parte della gente un ambiente di svago, e stare su Facebook un momento di svago. Non è un ambiente online nato per pubblcizzare i proprio prodotti (vendere ai propri amici.. ma che business è? Semmai chi ha cliccato "mi piace" su una pagina fan potrebbe essere considerato un potenziale cliente..).

Inoltre Facebook non è una chiesa nel giorno di un matrimonio dove la frase "parli ora o taccia per sempre" è una pura formalità.

Non puoi pretendere che una persona, all'interno di un ambiente di svago, nelle sue ore di svago, limiti il proprio comportamento per il fatto che tu consideri FB non un mezzo non di svago, ma di business. Se sei cliente di un pub, sei lì per rilassarti e divertirti, e nel tuo svagarti e divertirti rientra anche la possibilità di essere spontanei e dire all'amico che hai di fronte "secondo me questo piano-barista stona un po' troppo" oppure "questo panino non mi è piaciuto" senza stare attento che in quel momento non passi di lì il gestore che, sentendoti, decida di licenziare il piano-barista o il cuoco.

Poi è possibile che il piano-barista ti abbia chiesto il favore di portare amici e di applaudire fingendoti contento e il cuoco si scusi dall'inizio perché non aveva quell'ingrediente che ti piace, ed è possibile che per una sera si possa fare un favore a chi lavora facendo finta di. Ma questo è un di più. Frenare la propria spontaneità per aiutarti è un favore che puoi chiedere e che qualcuno può farti. Però un favore non può essere obbligatorio, non è normale arrabbiarsi se non viene concesso (il che non era la fattispecie nell'episodio che ho accennato, peccato che l'interlocutrice nella foga della discussione non se ne sia resa conto) e soprattutto non può essere elemento chiave di un business.

14 settembre 2012

Facebook e ridondanza

Ho inviato un consiglio allo staff di Facebook. Mi daranno retta? Boh.
Affinché sia messa a verbale una mia opinione su una importante miglioria salva-tempo, incollo di seguito:

Ciao.
Invio un suggerimento attuando il quale gli utenti Facebook risparmieranno molto tempo e avranno un'esperienza di navigazione più piacevole.
Molti link e immagini che vedo nel mio notiziario sono ridondanti: un'immagine o un link li vedo oggi perché inviate dal mio amico X, vedo la stessa immagine o lo stesso link domani perché li invierà un altro amico Y, etc.
Suggerisco una funzione che mi faccia visualizzare un dato link o una data foto UNA SOLA VOLTA. Dopo di che, se un mio amico pubblica lo stesso link o immagine, questi non devono più comparire sulla mia bacheca.
Nota: in base alla funzione che sto suggerendo di creare, l'elemento si può ripetere nella mia home, ma solo se io non l'ho visualizzato (Facebook sa quando una notizia, pur essendo stata pubblicata sulla mia home, non è stata da me visualizzata perché non ho fatto abbastanza scrolling).

Ciao e buon lavoro!

Marco

Aggiornamento: quando poco tempo dopo lo staff di FB ha esplicitamente chiesto un feedback e consigli sul miglioramento del sito, ho colto l'occasione per ribadire questo consiglio.

Aggiornamento:

Evviva, MI HANNO DATO RETTA !!!
(Lo so, forse non hanno letto il mio messaggio e ci hanno pensato da sé, ma a me piace pensare che è merito mio... e ho il diritto di pensarlo, perché mi hanno chiesto un parere e io ho risposto)
Adesso l'utente Facebook sulla bacheca vede un singolo post del tipo "Tizio e Caio hanno condiviso un link", se Tizio e Caio sono suoi amici o pagine a cui ha dato il like, e se hanno effettuato la condivisione a poca distanza di tempo (quanto non lo so).

05 settembre 2012

Regalare libri a una biblioteca potrebbe equivalere a buttarli via

Non sai cosa fare dei tuoi libri e li butteresti via volentieri? Regalali a una biblioteca: sono obbligati per legge ad accettarli.

Giusto?

...Uhm...

 Ecco cos'ho letto in una mailing list:

"Dalle info che ho letto per un concorso tanti anni fa non mi sembra così Per una biblioteca pubblica un libro è un costo (occupa parte dello spazio limitato che hanno) e periodicamente ne buttano via per lasciare spazio a quelli nuovi (se ti fai amico un biliotecario potresti avere dei buoni libri specialistici...per le materie umanistiche te li tirano segretamente dietro)...probabilmente il mio libro finirebbe al macero in breve tempo..."

Qui un articolo su un signore giapponese che nel 2010 ha digitalizzato i libri di casa sua per poi mandarli al macero per evitare che diventassero pericolosi in caso di terremoto (l'anno dopo il terremoto c'è stato e morti a causa dei libri cadenti ce ne sono stati) e ha anche fondato un'azienda sull'onda di questa idea.


22 agosto 2012

Scritte in 3D col tool online Xara 3D Heading Maker

Xara 3D Heading Maker è un servizio online che consente di creare dei file PNG con una scritta in varie font e vari stili gratuitamente.

E' in oltre in vendita il programma da installare, ovviamente più completo, con possibilità di affiliazione e di inserimento del tool sul proprio sito Internet.

Ecco un video dimostrativo:

20 agosto 2012

Telecom: un'azienda di telecomunicazioni

Ricevuta un'e-mail di cessazione di un contratto, ecco cos'ha risposto Telecom Italia via posta cartacea...


L'e-mail no: da quell'orecchio non ci sentono. Hanno ricevuto e letto l'email, ma "non è valida": vogliono che si spedisca loro una raccomandata.

Veramente il colmo per un'azienda dedicata alla comunicazione... E, specificamente, alle telecomunicazioni.


31 luglio 2012

Cosa accade nelle carceri? Difficile saperlo - Appello per le visite dei giornalisti

Le carceri sono realtà per lo più conosciute da poche persone. Direttamente sono conosciute da chi ci lavora e dai detenuti. Il resto del mondo non ha grandi possibilità di rendersi conto veramente di cosa siano e di come sia la vita in una prigione.

Solo i parlamentari e i deputati delle regioni autonome sono liberi di visitare un carcere accedendo a qualsiasi sua zona senza preavviso e senza necessità di alcun permesso.

Un giornalista invece deve chiedere un'autorizzazione al DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria), concordare l'appuntamento col direttore e stare alle sue disposizioni riguardo le parti da visitare e gli eventuali detenuti da intervistare, che vengono scelti dall'Amministrazione Penitenziaria e possono essere intervistati solo sotto il controllo degli agenti.
Quindi purtroppo è difficile per un giornalista esercitare la propria professione e onorare il diritto di cronaca dei cittadini riguardo all'universo carcerario.


c'è una raccolta di firme iniziata a gennaio 2010 per permettere ai giornalisti di entrare liberamente nelle carceri. L'appello è stato inoltrato l'anno stesso e come risultato ha avuto una minore difficoltà dei giornalisti ad entrare nelle carceri, ma, scriveva la redazione, "ci sono sempre molti limiti: si incontrano solo le persone autorizzate e si visitano solo i luoghi consentiti. Noi chiedevamo gli stessi diritti concessi ai parlamentari: andare ovunque e incontrare tutti i detenuti. Questo ad oggi è ancora impossibile".

Ho parlato in queste ultime ore con la giornalista di Il Manifesto Eleonora Martini; mi ha scritto che l'appello "per il momento non verrà ri-inoltrato.Comunque se aumentano le firme è sempre un segnale, poi chissà..."


30 luglio 2012

Contratti truffa porta a porta


Ultimamente nella sezione "inchieste" del sito Repubblica.it sono stati pubblicati vari articoli sui delinquenti che fanno firmare contratti per passaggio ad altro gestore (telefonico, di fornitura elettrica, etc) o addirittura a volte raccolgono i dati del cliente e mettono una firma falsa.

A questa pagina c'è il video di un'intervista a Tamara Carone, ex-venditrice, che rivela particolari abbastanza sconcertanti.

Consiglio anche la lettura dell'articolo del suo blog intitolato
(e anche i commenti dei lettori, che contengono varie testimonianze)

E, sul sito di Repubblica.it:




Da un commento di Caterina su Facebook: "[...] la tizia per cui lavoravamo ci dava i contratti dicendo di farli firmare specificando al cliente che non era una cosa vincolante ma solo per presa visione..."


26 luglio 2012

Cose dure da affrontare? Quali??


In mezzo a questa specie animale pseudo-evoluta che è la razza umana, in cui la paura di soffrire e di perdere sovrasta la voglia del bello, del gioioso e del giusto, ho pensato che a certe persone farei provare un solo giorno di guerra, o un solo giorno di un padre che si chiede se ce la farà a nutrire i propri figli, o un solo giorno che passa una mamma a ridosso della perdita del suo bambino, o un solo giorno di un malato terminale, per vedere se cambiano opinione rispetto a quando dicevano che le cose dure da affrontare sono una puntura, o un tuffo da un trampolino, o smettere di fumare, o perdere una finale, o essere lasciati da una ragazza conosciuta da due settimane, o la vergogna nel confessare qualcosa a qualcuno, o la paura di dire una verità scomoda a sé stessi.

Ma ripensandoci non è così importante. Se questo è il loro atteggiamento e non fanno nulla per cambiarlo significa che hanno deciso di vivere peggio di quel che potrebbero. Che è allo stesso tempo un loro diritto e la loro punizione.

23 luglio 2012

Software di affiliazione: quale scegliere?

Ti presento due fra i più conosciuti strumenti di affiliazione. Il primo è self-hosted, il secondo web-based. Io ti consiglio il secondo, per i motivi che leggerai. Ringrazio Valerio Conti per il contributo a questo articolo.

Script dei 7 euro


Molto conosciuto, è la versione italiana dello script "7 dollar secret" di Don Morris.
Tenendo conto del fatto che lo si paga una sola volta (7 euro, appunto) e lo si può usare per sempre senza costi aggiuntivi sarebbe un ottimo acquisto... se non presentasse qualche difetto:

1 - Problemi di incompatibilità su alcuni server

2 - Alcune falle sistemiche che rendono facile per un affiliato furbo eludere il pagamento e mandarsi i soldi su un conto paypal (cosa rara, ma possibile)

3 - Problemi con la consegna digitale con le persone che non hanno conto paypal, molti problemi con PostePay e in generale con le carte del circuito Visa Electron

4 - Problemi con tutti gli utenti che hanno registrato un conto PayaPal associato a piu email: se la persona
si registra con un email che non è quella impostata come principale su paypal, l'intera consegna digitale non va a buon fine; in alcuni casi i soldi vengono consegnati interamente all'affiliato (anche se hai impostato le commissioni al 10%) e l'acquirente non riceve niente il prodotto che ha pagato e visualizza una pagina di errore

5 - Enormi problemi se fai un redirect con un link affiliato camuffato: anche in questo caso la consegna
del prodotto acquistato non va a buon fine poiché l'utente visualizza una pagina di errore, e la cosa peggiore è che la vendita non viene tracciata sul tuo pannello di controllo, quindi non lo saprai fino a che l'utente ti scrive per lamentarsi

6 - Anche se tutto funzionasse a dovere, c'è comunque la noia di dover installare lo script sul proprio server per ogni prodotto che si mette sul mercato.

PaySpree

PaySpree è una piattaforma online di affiliazione che puoi usare per vendere vari prodotti e servizi, compresi quelli che comportano dei pagamenti ricorrenti.

Costi

- Come venditore puoi vendere (e far vendere con affiliazione) il primo prodotto, lasciando una commissione a PaySpree che dipende dal costo del prodotto stesso: fino a 4,99 dollari nessuna commissione; da 5 a 19,99 dollari commissione di 1 dollaro, e sopra ai 20 dollari commissione di 2 dollari.
- Se vuoi vendere altri prodotti devi accedere all'account Premier, che costa una tantum 29 dollari e prevede, per ogni vendita, le stesse tariffe su descritte.

Caratteristiche

- L'iscrizione è semplice e non c'è niente da installare
- Una persona, per affiliarsi a un tuo prodotto, deve iscriversi al sito. E' semplice, gratis, veloce e lo si deve fare solo una volta, ma potrebbe scoraggiare qualche pigrone. Poco male: il pigrone probabilmente non promuoverebbe granché il tuo prodotto comunque
- Puoi fare un'affiliazione anche per pagamenti ricorrenti (tipicamente una membership)
- Puoi diventare anche affiliato di PaySpree stessa. Io ad esempio lo sono...

Per amor di verità va riportata una testimonianza del mio amico Valerio:

"OTTIMO SERVIZIO ...ma ogni tanto può capitare che sballi le commissioni in affiliazione, come è successo a me e a Marco [collega] in occasione di una promo stava andando tutto bene quando all'improvviso ha iniziato a dare i numeri e dal 50% è passato inspiegabilmente a dare il 100% all'affiliato. Nonostante tutto, comunque ancora lo consiglio perché la facilità di implementazione dell'affiliazione è disarmante ed è molto meno rognoso dello script dei 7 euro. Ha però appunto quella falla, che si presenta sporadicamente"
 

iDevAffiliate

La versione standard costa 149,99 dollari, da pagare una tantum. Il pacchetto di traduzioni costa 49,99 dollari. iDevAffiliate non ti chiede commissioni sulle vendite in affiliazione. Disponibili anche le versioni "in affitto", ma non convengono! Link del sito: www.idevdirect.com