31 luglio 2012

Cosa accade nelle carceri? Difficile saperlo - Appello per le visite dei giornalisti

Le carceri sono realtà per lo più conosciute da poche persone. Direttamente sono conosciute da chi ci lavora e dai detenuti. Il resto del mondo non ha grandi possibilità di rendersi conto veramente di cosa siano e di come sia la vita in una prigione.

Solo i parlamentari e i deputati delle regioni autonome sono liberi di visitare un carcere accedendo a qualsiasi sua zona senza preavviso e senza necessità di alcun permesso.

Un giornalista invece deve chiedere un'autorizzazione al DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria), concordare l'appuntamento col direttore e stare alle sue disposizioni riguardo le parti da visitare e gli eventuali detenuti da intervistare, che vengono scelti dall'Amministrazione Penitenziaria e possono essere intervistati solo sotto il controllo degli agenti.
Quindi purtroppo è difficile per un giornalista esercitare la propria professione e onorare il diritto di cronaca dei cittadini riguardo all'universo carcerario.


c'è una raccolta di firme iniziata a gennaio 2010 per permettere ai giornalisti di entrare liberamente nelle carceri. L'appello è stato inoltrato l'anno stesso e come risultato ha avuto una minore difficoltà dei giornalisti ad entrare nelle carceri, ma, scriveva la redazione, "ci sono sempre molti limiti: si incontrano solo le persone autorizzate e si visitano solo i luoghi consentiti. Noi chiedevamo gli stessi diritti concessi ai parlamentari: andare ovunque e incontrare tutti i detenuti. Questo ad oggi è ancora impossibile".

Ho parlato in queste ultime ore con la giornalista di Il Manifesto Eleonora Martini; mi ha scritto che l'appello "per il momento non verrà ri-inoltrato.Comunque se aumentano le firme è sempre un segnale, poi chissà..."



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