Ho sentito dire spesso che prestare soldi agli amici non è una buona idea. Ho sentito questo concetto espresso in varie forme:
Se hai un credito di denaro con un tuo amico, puoi scegliere se perdere i soldi oppure perdere l'amico
Se un amico ti chiede una somma di denaro in prestito, non prestargliela, ma regalagli la metà
o più semplicemente
E' meglio non prestare soldi agli amici.
Io non sono mai stato d'accordo con la diffusa convinzione o luogo comune secondo cui se presti del denaro a un amico, non lo avrai mai indietro.
Da quando ero adolescente ho sempre prestato soldi agli amici che ne avevano bisogno, e gli amici me li hanno sempre restituiti appena è stato loro ragionevolmente possibile.
A un mio amico che risiede a Londra, qualche mese fa ho suggerito una strada per smettere di fumare: andare al seminario di Easyway, la compagnia fondata dal famoso Allen Carr che ha sedi in tutto il mondo, Londra compresa. Il seminario costava 220 sterline, cifra di cui non disponeva. Così gliel'ho pagato io. Ha smesso di fumare, e pochi giorni fa, in occasione di un suo viaggio in Italia, ha potuto saldare il suo debito grazie ai soldi risparmiati e non dati al tabaccaio.
L'anno scorso ho prestato circa 9.000 euro a suo fratello: voleva iscriversi a un'università negli USA; per farlo doveva dimostrare di avere nel conto corrente circa 16.000 euro e doveva tenerli lì per alcuni mesi, ma lui e la sua famiglia disponevano di una cifra ben minore. Gli ho fatto un bonifico e alcuni mesi dopo ho riavuto indietro l'intera somma.
Poche settimane dopo, parlando con una mia amica, ho scoperto che era stata inserita nella lista dei cattivi pagatori e che per essere cancellata dalla lista e per mantenere una riduzione del suo debito, che da 7.500 euro era stato stornato a 4.500, avrebbe dovuto pagare tale cifra entro pochi giorni. Allora, per farle risparmiare 2.000 euro e evitarle la permanenza nella lista nera, le ho prestato 4.500 euro, che in parte già mi ha restituito; sta adesso man mano risparmiando un po' del suo magrissimo stipendio per potermi restituire il resto.
Qualcuno potrebbe essere reticente a raccontare episodi del genere per paura di passare da spaccone che si vanta del bene che fa... ma per passare da spaccone bisogna raccontare di aver fatto un grande sacrificio o una grande prodezza. Mentre invece io non ho fatto nulla del genere. Il beneficio per le persone a cui ho prestato il mio denaro è stato enorme,
ma la mia fatica è stata nulla, dunque cos'ho fatto di speciale? Niente. Anzi, ci ho guadagnato il piacere di aver aiutato qualcuno a costo zero. Il fatto è che io detesto le persone che non danno un aiuto anche quando a loro non costa nulla, specialmente se per il destinatario di quell'aiuto, fra riceverlo e non riceverlo c'è un'enorme differenza.
Ovviamente bisogna evitare di prestare importanti cifre di denaro a persone che FORSE sono amici e FORSE no. Ma io non mi sto riferendo a queste. Io sto parlando di amici. E se una persona ha la possibilità di renderti del denaro che le hai prestato e non lo fa, non può trattarsi di un amico. Può semmai trattarsi di una persona che CREDEVI un amico.
Se capisci che una persona che credevi amica non vuole restituirti dei soldi che le hai prestato, allora significa che per te sono stati soldi ben "spesi". Perché eri talmente miope da non saper riconoscere un amico da una persona che fingeva di esserlo. Allora, per l'importanza che do io all'amicizia e per l'importanza che do al saper riconoscere un amico da un falso amico, la cifra che hai "speso" valeva fino all'ultimo centesimo l'uscita di questa persona dalla tua vita, che altrimenti ti saresti portato dietro come falsa amica chissà per quanto tempo.
Analogamente si può ragionare non solo per i soldi prestati, ma per i favori fatti e la spesa di tempo ed energie.
Comunque sia, visto che non si può al 100% escludere di sbagliarsi (e questa è una supposizione ben diversa dal luogo comune sulla sicurezza o grande probabilità di rimanere fregati), sperando di non offendere la persona che reputiamo amica e a cui si sta per prestare del denaro, possiamo sempre farle firmare un foglio con fotocopia della sua carta d'identità e con un testo del genere:
Io sottoscritto [...], nato il [...] a [...], residente in [...], dichiaro che in data [...] ho ricevuto in prestito [...] euro da [...], nato il [...] a [...], al quale mi impegno a restituire entro [...] da oggi tale somma di denaro; lo farò, come da accordi, a mezzo assegno o bonifico bancario, affinché la restituzione possa essere provata e documentata, quindi mai e per nessun motivo in contanti.