Significa che il direttore scolastico è anti-cristiano? No. Significa che l'insegnante ha violato la laicità della scuola pubblica (che già viene violata abbastanza dalla presenza del crocifisso, presente in tutte le aule).
Una commentatrice su Facebook ha paragonato l'evento della preghiera ai festeggiamenti di Halloween, non centrando il punto. C'è una differenza fondamentale.
Far dire le preghiere significa dedicare del tempo a far sì che gli alunni parlino con un dio che non necessariamente esiste. Quindi si tratta di un lavoro potenzialmente inutile, per il quale non è plausibile vengano spesi soldi pubblici. Inoltre interferisce nel percorso interiore e spirituale del bambino. Il percorso che aiuta un bambino a migliorare la propria vita potrebbe corrispondere a un avvicinamento o a un consolidamento della fede cattolica, oppure avventista, oppure musulmana, o all'ateismo umanistico. È un percorso su cui la maestra non deve interferire minimamente.
Invece festeggiare Halloween, che ormai è una ricorrenza senza riferimenti religiosi, significa far divertire i bambini, stimolare la loro creatività con le maschere, far vivere loro un momento di cultura folkloristica che è diventata anche italiana.
Riporto di seguito l'ottimo post dell'autore della pagina Facebook "Dio", che con l'occasione racconta ciò che l'ha portato a fare satira religiosa online, oltre a commentare il fatto su menzionato.
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