02 dicembre 2020

Non dire a Facebook o Youtube di nutrire il troll

Oggi Roberto Saviano ha scritto un post sulla ingiusta condanna a morte del ricercatore svedese Ahmadreza Djalali, condannato a morte in Iran.

Un troll ha così commentato:

E per Regeni? E i nostri pescatori siciliani?
Dove eri?
Non scordiamoci dei nostri connazionali...va....

Oltre al fatto che quel commento stupido in quanto benaltrista, trovo molto triste il fatto che il suo autore abbia fatto una ricerca, abbia in seguito detto di aver controllato e verificato che Roberto Saviano aveva parlato di Regeni, e ciò nonostante anziché chiedere scusa e cancellare il commento abbia continuato a difendersi dicendo che voleva portare all'attenzione di tutti il caso di quel povero ragazzo. Senza capire che trattando una buona causa nel luogo sbagliato, nel momento sbagliato e aggiungendo pure una menzogna, si contribuisce zero a quella buona causa. Anzi, dovendo proprio dire se quella causa ci guadagna o ci perde, direi che ci perde.

Siccome tutto questo è molto, molto facile da capire, allora il commentatore in questione, non avendolo capito da solo, è molto, molto stupido, e di conseguenza rispondergli è inutile.

Non solo. È dannoso. Ed eccoci all'argomento di questo blogpost.

Perché rispondergli è dannoso?

Per un motivo in più rispetto a quello per il quale esiste il famoso detto "Don't feed the troll" (cioè "Non alimentare il troll"). Con questo detto si allude a un fenomeno sociale: chiacchiera chiama altra chiacchiera, che chiama altra chiacchiera, etc, dunque si dà a uno scemo immeritata importanza dedicandogli immeritato tempo, il che gli darà immeritata soddisfazione anche per il solo fatto di essere preso in considerazione.

Nel caso delle discussioni su Facebook vale anche una versione modificata del su citato detto, e cioè "Don't let Facebook feed the troll" (cioè "Non fare sì che Facebook alimenti il troll"). Si aggiunge infatti un aspetto legato alla tecnologia.

Facebook automaticamente mette in risalto i commenti "più rilevanti". Dove per "più rilevanti" si intende "quelli che hanno ricevuto più reazioni e più risposte".

Quando un commento è stupido più di tanto, prendi esempio da Roberto Saviano: non far sentire importante il commentatore, e non fare in modo che Facebook gli dia visibilità. Cioè non cliccare sulle reazioni, né rispondi, anche se ti prudono le mani. Tanto una persona che scrive un commento del genere (come confermato anche nel caso su esemplificato) è improbabile sia disposto a fare autocritica e chiedere scusa. Evita di dare visibilità ai troll, volontari o involontari che siano. Fallo anche per gli altri lettori, che così non avranno la sfortuna di leggerlo.

Stessa cosa per un video stupido su Youtube: dato il funzionamento dell'algoritmo di Youtube che ne decreta la maggiore o minore visibilità, sappi che aumenti la sua visibilità guardando il video, scrivendo un qualsiasi commento, cliccando "mi piace" e (lo so, potrà sorprenderti) anche cliccando su "non mi piace".
E stessa cosa vale per la visibilità di un commento stupido a un video su Youtube: gli conferisci visibilità se clicchi su una reazione o se inserisci un commento ramificato sotto di esso.

Insomma, quando hai voglia di dire a uno scemo "Pensa, prima di parlare!"... ricorda di farlo anche tu, anche se per motivi diversi.

Nota: anche i commenti tipo "Don't feed the troll" alimentano i troll.


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