Pochi minuti fa su Facebook Piernicola ha raccontato di essere andato all'ufficio di Poste Italiane di Luino (VA).
Ha visto una coda enorme di persone (fra cui una donna incinta e vari pensionati) davanti al cosiddetto elimina-code (!).
Credendo che l'apparecchio fosse rotto ha atteso alcuni minuti. Poi l'impiegata ha estratto un bigliettino e l'ha dato a una persona, e a un'altra ha detto "quando arriva il suo turno le stampo il suo".
Le ha chiesto perché dovessero aspettare per far stampare i numeri dal distributore.
Risposta dell'impiegata: "stiamo gestendo le code".
Che tradotto dal furbacchiostronzonico significa "vogliamo che nelle statistiche figuri meno tempo di attesa fra quando i clienti prendono il biglietto a quando vengono serviti allo sportello".
Insomma, per non far figurare il ritardo, questo viene trasformato da attesa a sedere ad attesa in piedi davanti all'elimina-code.
Da due commenti apprendo che stessa cosa è accaduta in una filiale di Poste Italiane di Bologna e in un ufficio anagrafe di Milano.
Da un altro commento apprendo che l'emoticon stampata sul biglietto serve a farsi perdonare.
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