Pazzesco ed avvilente.
Pare che la netiquette, e cioè l'insieme di regole di buona educazione telematica da adottare se si vuole usare Internet ed email, ancora nel 2014 sia sconosciuta ad un discreto numero di negozianti ed erogatori di servizi vari. Che, improvvisandosi auto-webmarketer, aprono il loro programma di posta o la loro webmail, scrivono un messaggio pubblicitario e lo inviano a un gruppetto di persone senza la loro autorizzazione, inserendo l'indirizzo email di ognuno di loro nello spazio principale del destinatario. Se sei uno di questi, il messaggio per te è sotto la linea tratteggiata, salta pure il resto.
Se invece sei il destinatario di un messaggio pubblicitario in cui si vedono in chiaro il tuo indirizzo email e quello di una serie di altre persone che non conosci, ti invito, se non ha già provveduto qualcun altro prima di te, ad usare la funzione "rispondi a tutti" per inviare un messaggio del tipo
"Per fortuna posso risparmiare tempo: qualcun altro ha già risposto per me scrivendo la ramanzina che ti meriti a pag
http://opidos.blogspot.it/2014/10/indirizzi-email-in-chiaro-nei-messaggi-pubblicitari-artigianali-rispondi-cosi.html
Buona lettura al mittente a cui sto rispondendo e anche a tutti voi in copia, se vi va"
Ed ecco la risposta per chi si è comportato come su descritto...
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Fare pubblicità senza saperla fare può costituire un discreto auto-goal.
Infatti non ho nessuna voglia di essere cliente di chi mi invia messaggi pubblicitari senza mia autorizzazione, violando la legge sulla privacy
(e no, la legge non considera elenchi pubblici i siti web o Paginegialle, etc, quindi non consente di andare in giro per la rete a racimolare indirizzi a cui inviare pubblicità; no, non consente neanche di archiviare e usare l'indirizzo email di chi ti ha contattato, tranne nel caso in cui ti abbia appunto autorizzato all'invio di pubblicità; e no, senza il preventivo consenso a detenere un indirizzo email non è legale neanche inviare un messaggio con cui chiedi l'autorizzazione a inviare messsaggi pubblicitari; in fine no, il link di cancellazione dalla mailing list che metti alla fine dell'email o altri metodi di cancellazione non sono una giustificazione che rendono legale il tuo messaggio non autorizzato).
(e no, la legge non considera elenchi pubblici i siti web o Paginegialle, etc, quindi non consente di andare in giro per la rete a racimolare indirizzi a cui inviare pubblicità; no, non consente neanche di archiviare e usare l'indirizzo email di chi ti ha contattato, tranne nel caso in cui ti abbia appunto autorizzato all'invio di pubblicità; e no, senza il preventivo consenso a detenere un indirizzo email non è legale neanche inviare un messaggio con cui chiedi l'autorizzazione a inviare messsaggi pubblicitari; in fine no, il link di cancellazione dalla mailing list che metti alla fine dell'email o altri metodi di cancellazione non sono una giustificazione che rendono legale il tuo messaggio non autorizzato).
E soprattutto non ho nessuna voglia di essere cliente di chi ignora la netiquette fino al punto di spedire un messaggio a un gruppo di persone senza usare la funzione "copia in carta carbone nascosta", quindi fornendo il mio indirizzo email a tutti i destinatari senza la mia autorizzazione...
...Comunque, visto che ormai il mio indirizzo ce l'hanno tutti i destinatari, a 'sto punto ho usato la funzione "rispondi a tutti" cogliendo l'occasione per:
- manifestarvi la mia solidarietà, nel caso anche voi vi siate sentiti infastiditi per aver visto violata la vostra privacy
- segnalarvi che ho già pensato io ad ammonire il markettaro improvvisato e che quindi non importa lo facciate anche voi.
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