Hai presente Masaru Emoto? Alcuni lo ritengono un maestro, altri un truffatore.
Dopo aver letto di esperienze di un esperimento col riso ispirato alle sue tesi, ho deciso di sperimentare anch'io:
proprio mentre sto scrivendo questa newsletter [sì, questo articolo è tratto dalla una newsletter del mio sito Psicoperformance], il riso sta cuocendo.
Una volta cotto, ne inserirò un po' in un recipiente, un po' in un altro.
Su uno dei due recipienti apporrò due etichette con scritto: "TI AMO" e "TI VOGLIO BENE"... sull'altro apporrò due etichette con scritto: "TI ODIO" e "TI AMMAZZO".
Ecco... fatto.
Ho appena riposto i due recipienti chiusi sul pavimento del mio garage, distanti fra loro circa 2 metri (non vorrei litigassero). Se l'esperimento riesce, dovremmo vedere dei risultati simili a quelli che vedi in questa foto.
Beh, fra 25 giorni circa ti faccio sapere.
AGGIORNAMENTO del 17.10.2014
Puoi vedere il risultato dell'esperimento in questi due video... Giudica tu. E, se vuoi, fammi sapere cosa ne pensi commentando i video su YouTube o qui sotto l'articolo.
Già che ci sono fornisco alcuni dettagli:
- ho condotto l'esperimento senza alcuna aspettativa
- fino a oggi dell'esperimento ho parlato solo nella mia newsletter e a una mia amica in chat (vedi sotto); non ne ho parlato dal vivo ad amici o parenti che avrebbero potuto essere scettici in merito (lo dico perché qualcuno potrebbe obiettare che le aspettative di un certo tipo potrebbero influire energeticamente col risultato)
- l'amica con cui ne ho parlato in chat qualche giorno fa mi aveva scritto "io tempo fa avevo fatto l'esperimento con il riso
mettendo in tre barattoli di vetro identici e sterilizzati il riso uno
con scritte parole tipo amore, gioia ecc, uno con odio, guerra ecc.., e
uno senza scritte.... quello che è rimasto bianco candido e intonso?
quello con le parole odio ecc.. quello che ha iniziato a marcire dopo 1
settimana? quello con le parole amore ecc.. .......quello senza scritte
solo leggermente giallino"
- proprio oggi, giorno della verifica, Masaru Emoto è morto, all'età di soli 71 anni.
8 commenti:
Non è che se dici "odio la testa" mentre lanci una monetina e "magicamente" esce croce, puoi decidere se l'esperimento è riuscito o meno. Devi lanciare la monetina tante volte, annotare i risultati e vedere, alla fine, quanto discostano dal prosaico 50% testa e 50% croce. Poi eventualmente ci sarebbe il discorso del "doppio cieco", ma forse non ne vale la pena.
Dipende. Ad esempio se indaghi sul fatto che, data una premessa, un fenomeno accada sempre oppure no, ti basta una esperimento che sortisce il "no" per affermare che no, non accade sempre. Se invece indaghi sul fatto che, data una premessa, un fenomeno accada nella maggior parte delle situazioni (è ad es. il caso dei test farmacologici), allora è come dici tu.
Non sono un esperto, ma presumo che il deperimento del cibo sia un processo probabilistico. Per quel che ne so la probabilità che si formino, mettiamo, 5 macchie nere nel riso dopo 25 giorni potrebbe essere del 50%. In tal caso sarebbe più che naturale trovarle una vaschetta ma non nell'altra, indipendentemente dall'etichetta che metti sopra. Ergo, a mio avviso siamo in una condizione molto simile a quella della monetina e per arrivare a una qualsiasi conclusione dovresti sprecare tanto riso e tanto tempo.
Credo anch'io. Ma ho condotto questo esperimento non tanto per la curiosità su questo fenomeno, quanto per dare l'esempio alle persone che sono tentate (o abituate) a fare affermazioni giustificandole con i risultati di esperimenti semplici ed economici, che potrebbero essere esperiti da chiunque... senza però farlo, limitandosi ad un copia e incolla di roba letta o sentita dire qua e là da fonti che non c'è motivo di ritenere oro colato.
Apprezzo l'intento, ma tu non hai portato a termine l'esperimento, l'hai solo iniziato. Hai soltanto concluso la prima di molte manche. Essendo roba probabilistica non sei autorizzato a trarre alcuna conclusione dal primo lancio di monetina.
Se mi calo nei panni uno che non possiede sufficiente cultura scientifica e guardo i tuoi due video mi viene da interpretarli così: nel primo è chiaro che tu hai dei pregiudizi perché dici che non c'è differenza tra le due vaschette e invece una certa differenza a occhio si vede. Nel secondo ti ricredi e dici "giudicate voi", ma è chiaro che la vaschetta "ti odio" è conciata ben peggio dell'altra. Quindi ha ragione Masaru Emoto, alla grande, penserei se fossi in quei panni.
Premetto che non ho letto l'articolo collegato sulla tua newsletter, ma potrebbe fare lo stesso un lettore casuale.
L'unico paragrafo che riporta nella direzione giusta è quello dell'amica che ha ottenuto il risultato opposto, ma ormai è tardi, il video è troppo più potente di una frase lì in mezzo. Il danno è fatto. Per finire, la coincidenza della morte di Masaru Emoto con il termine dei 25 giorni spegne definitivamente il cervello a chi preferisce più il facile misticismo alla faticosa comprensione.
Seguo volentieri il tuo blog da qualche mese e spesso ho trovato interessanti spunti di riflessione nelle tue parole, ma questa volta hai toppato. Questa volta, a mio avviso, ottieni l'effetto opposto a quello che cerchi, invece che far progredire il tuo lettore qui sei tu che diffondi la bufala, con la potenza di un video. Non potevo tacere.
Riguardo all'incompletezza dell'esperimento ho già risposto 2 commenti fa... ma forse ti ho risposto in maniera incompleta :-) Cerco di essere più chiaro qui: il mio pensiero è stato questo: "È plausibile divulgare l'influenza diretta (MOLTO diretta) delle parole e dei pensieri sulla materia portando come giustificazione l'esperimento del riso? Se anche con una sola prova la differenza fra i due contenitori non è granché, la risposta è no".
Quindi oggi posso dire: forse le parole ed i pensieri hanno in alcuni casi un'influenza sulla materia, un'influenza più diretta di quanto possiamo immaginare, etc, ma se anche questo fosse vero, non si può dire che è dimostrabile grazie all'esperimento del riso.
Sulla coincidenza del giorno segnato in agenda per la fine dell'esperimento con il giorno della morte di Emoto... beh, non è mia colpa mia!
Sul fatto di mettere in evidenza di più quella o quell'altra cosa, oh, ragazzi, se la gente non ha voglia di prestare attenzione a tutto il mio articolo e non ha spirito critico pazienza.
Non volevo certo accusarti di aver previsto o, peggio, causato la morte di Masaru Emoto tramite il tuo pensiero lievemente scettico... Lungi da me... :-)
Tutto il resto l'ho già detto, a parte questo: grandi affermazioni richiedono grandi prove.
Sìsìsì, lo sapevo che non mi stavi accusando di aver ammazzato lo scrittore! Mi riferivo al fatto che questa suggestiva coincidenza secondo me non aveva motivo di non esser citata.
Grandi affermazioni richiedono grandi prove, concordo. Nella fattispecie io non ho fatto nessuna grande affermazione, e cioè non avevo la pretesa di dimostrare scientificamente qualcosa. Volevo vedere, giusto per curiosità, se il fenomeno che gira sul web da tempo si verifica sempre oppure no. E la risposta è "mi pare di no... giudicate voi". E, come detto, volevo educare le persone a farli, e non solo ri-raccontarli, gli esperimenti che è economicamente possibile fare (economicamente sia dal punto di vista del tempo che del denaro).
Posta un commento
--- IMPORTANTE --- Per evitare spam ed eccesso di spazzatura stupidiota, i commenti sono soggetti a moderazione, quindi non compaiono immediatamente il loro invio. Se non vuoi inserire il tuo nome anagrafico, usa un nick; se non sai come fare clicca in alto su "COME COMMENTARE". Mi riservo di non approvare commenti di utenti che compaiono come "Anonimo", perché questo potrebbe generare confusione in caso di più utenti anonimi.