- Il problema del risanamento economico di una nazione sta nel non riuscire a capire quali sono le strategie che possano funzionare: Tizio la pensa in un modo, Caio la pensa in un altro; Tizio è capace, Caio è incapace, e per capire chi votare bisogna rendersi conto chi dei due ha ragione, e chi dei due è più capace.
- Per capire chi votare è necessario prestare attenzione ai programmi dei partiti / coalizioni, e ascoltare i politici che parlano in televisione, così è possibile farsi un'idea sulla bontà delle argomentazioni delle varie parti.
- La crisi economica di un paese dipende in larga misura da eventi che non si possono prevedere, e a volte guidare una nazione affinché l'economia prenda una certa piega è davvero difficile.
Nella maggior parte dei casi non è così. È vero invece che:
- Ciò che i politici dicono ha ben poco a che fare con ciò che pensano. Il cittadino medio risponderebbe a questo dicendo che scopro l'acqua calda, e ciò nonostante, 10 minuti dopo l'inizio del programma televisivo di tribuna politica a cui assiste, viene comunque coinvolto da quello che i politici dicono e dalle loro argomentazioni, che sembrano avere un senso. Quindi il risultato è: "Sì, è vero che i politici tendono a fare il loro comodo, ma fra tutti i politici che tendono a fare il loro comodo io voto questo il sig. X, che mi sembra orientato a fare Y".
- Esistono sostanzialmente due tipi di informazione sull'economia: quella di cui si parla alla luce del Sole, che attira l'attenzione ed è di semplice "somministrazione" (negoziante che deve fare gli scontrini, escort, tangenti...) e quella veramente importante, che determina davvero il modo in cui un paese si evolve. Queste ultime sono di solito escluse dal dibattito proposto dalle trasmissioni televisive e dai giornali.
- Esistono il dibattito "ufficiale" e i giochi di potere che veramente contano; esistono i segretari di partito, i ministri, che si prendono merito e colpa di ciò che accade, ed esistono i burocrati dai nomi sconosciuti, che lavorano nell'ombra, che di ciò che accade sono i veri responsabili (decisori).
- La situazione economica di una nazione non sorprende nessun economista ed anzi il suo tracollo spesso è il risultato voluto di un progetto iniziato anni o decenni prima. La crisi dei rifiuti a Napoli, la crisi della Grecia, ad esempio, erano state progettate a tavolino. Non esiste una crisi imputabile all'incapacità di chi ci governa.
Ci si può rendere conto di queste cose dal video con Paolo Barnard "Il più grande crimine" o leggendo il libro "Fratelli d'Italia" di Ferruccio Pinotti.
...Per questo non ha molto senso chiedersi "Qual è il politico più capace?"
Ha piuttosto senso chiedersi "Qual è un partito fatto da persone oneste e interessate al bene del paese?"
La mia risposta è Radicali Italiani.
Sento tante volte dire che i politici sono tutti corrotti. Fortunatamente non è così.
Per fortuna ci sono i Radicali. Che forse voterei anche se il 99% delle loro opinioni fossero discordanti dalle mie. Tutto mi fa pensare che si tratti di persone oneste:
- la loro estrema coerenza (quando se ne va la coerenza, l'individuo se ne va dal partito, vedi ex-radicali Rutelli e Capezzone); il più grande esempio di coerenza fu Enzo Tortora, che rinunciò all'immunità parlamentare per farsi processsare;
- la loro ricerca di uno Stato di Diritto, che li porta a fare del loro corpo una metafora di ciò che sta succedendo alla stessa legalità e alla democrazia (vedi scioperi della fame e della sete, che vengono fatti non per far approvare o abrogare una legge, ma per far rispettare quelle già esistenti);
- Il loro mettere da parte gli interessi personali e del loro partito a favore degli interessi del paese (vedi la loro lotta contro il finanziamento pubblico dei partiti);
- Il loro dedicarsi ad argomenti importanti, anche quando non attirano l'interesse e portano pochi voti, vedi il problema del sovraffollamento delle carceri, i danni del proibizionismo sulle droghe, i diritti civili calpestati in altre nazioni;
- La loro intelligenza e il loro amore per la verità nella politica estera (vedi la loro divulgazione sull'evitabilità della guerra in Iraq, in quanto Saddam Hussein aveva inizialmente accettato l'esilio, cosa che be pochi sanno; anzi molti addirittura credono che i Radicali fossero a favore della guerra);
- La loro scarsissima presenza in televisione, un po' una prova del nove del fatto che le loro affermazioni e battaglie civili hanno un senso, e che per questo sono molto scomodi (di solito i Radicali "avevano ragione 20 anni fa", e di ciò che fanno nel presente se ne parlerà probabilmente fra 20 anni).
FAQ sui Radicali
(se hai domande, obiezioni o critiche, scrivi pure nei commenti; ti risponderò aggiornando l'articolo)
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Negli anni '90 si sono alleati con Berlusconi!
Sì, si misero una molletta al naso per poter sperare di apportare benefici all'Italia.
Hanno votato contro l'arresto di Cosentino!
Dire "no" all'arresto non significa dire "no" al processo. Incollo di seguito le parole di Marco Pannella: «Abbiamo una richiesta di arresto alla Camera, abbiamo una Costituzione che per TUTTI i cittadini – io sto lottando, come sapete, per tutti i non parlamentari – prevede che la prigione cautelare deve avere motivazioni assolutamente straordinarie. Noi ci siamo sempre attenuti a questo. Per esempio, su Milanese e su Alfonso Papa abbiamo votato a favore dell’autorizzazione a procedere.
Trattandosi in questo caso di un dossier molto chiaro – dinanzi al quale c’era una campagna di stampa sull’immagine di Cosentino, nel senso che Cosentino è riuscito ad affermarsi dove da trent’anni la CRIMINALITÀ POLITICA coincide anche con quella di sinistra, con Bassolino, ecc. – abbiamo guardato con particolare serietà le 1.200 pagine di atti pervenute alla Giunta per le Autorizzazioni. Sulla base dell’analisi della richiesta di arresto abbiamo ritenuto che non ci fosse nessuna necessità straordinaria che potesse giustificare la carcerazione preventiva.
Quindi contrariamente a quello che anche Saviano ha detto non si è trattato affatto di discutere della sua innocenza o no. Si è trattato solo di dare corso all’arresto o no! Quello che occorre, in ogni caso, è che se quello è un delinquente o un innocente non si dovrebbero aspettare 6 anni per saperlo! Rischiando nel frattempo la PRESCRIZIONE!»
Ma i Radicali sono per l'amnistia! Vuoi che i delinquenti tornino in libertà?
Lo voglio quando è il male minore. E cioè quando oltre alla pena inflitta legalmente dal giudice ne esiste una aggiuntiva, inflitta illegalmente, che consiste nel sovraffollamento e nelle tremende condizioni igieniche di molte carceri. Se tu, Stato, vuoi punire chi non ha rispettato le tue leggi, devi prima di tutto tu rispettarle. Così come è meglio avere 100 colpevoli in libertà che un solo innocente in galera, è meglio fare uno sconto di pena che aumentarla ingiustamente. E se (comprensibilmente) t'innervosice vedere in libertà anticipatamente chi ti ha procurato un danno, non rifartela coi Radicali, che si occupano non solo di amnistia, ma anche di altri aspetti delle carceri. Rifattela con chi se ne frega totalmente e accetta di lasciarle così come sono.
In effetti secondo me c'è un errore che fanno i Radicali quando propongono indulto e Amnistia: quello di non specificare che non si deve applicare ai processi in corso.
E del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che ne pensi? Anche quello è fatto da persone oneste... dato che sono un partito più grande, a questo punto meglio votare loro!
Ecco cosa penso del M5S: bene per l'onestà e per l'impegno civile, male per le stupidaggini con cui troppo spesso se ne escono (e mi riferisco ai contenuti, non ai modi). Sempre meglio di tutti gli altri, eccezion fatta per i Radicali. Li considero quindi una seconda scelta quando i Radicali non sono sulla scheda elettorale. E no, non me ne importa nulla del cosiddetto "voto utile". Trovo il voto utile un modo disonesto di votare.