Ieri al Tg2 (programma televisivo al quale ho assistito involontariamente) hanno dato un servizio di Elisabetta Novel che conferma ciò che da un po' ho cercato di spiegare ad alcuni couchsurfer stranieri che sono stati ospiti a casa mia. Chissà se vederlo avrebbe acquietato il loro scetticismo.
Aggiornamento: Avevo caricato su YouTube ed embeddato il video qui sotto, ma YouTube l'ha bloccato in tutto il mondo per violazione dei diritti segnalata dalla Rai. Rai che, nel suo sito, non rende disponibile il servizo stesso. Quindi chissà che danno economico ha pensato di prevenire con questa segnalazione. Bah, vorrà dire che mi limiterò a trascrivere quanto detto dalla giornalista:
Negli ultimi 4 anni, 360mila contravvenzioni rilevate agli stranieri in 350 comuni sono state evase, per un totale di 60 milioni di euro. Altro che orecchie da mercante. Eppure il verbale viene tradotto nella lingua del destinatario e inoltrato a casa sua per posta, con una spesa da parte dei comuni di 25 euro a multa. Ma quasi sempre, indietro non torna nulla. Provate a fare altrettanto in alcunio paesi stranieri che in materia hanno regole ben più severe, e vedrete se potete farla franca. Gli svizzeri accedono direttamente alla nostra banca dati [Eeeh? Che banca dati? Ok, accedono e che fanno di preciso? Boh], i francesi sono inflessibili con gli autovelox [Che c'entra?!], e gli americani ti fermano alla dogana. Ma quando vengono in Italia, sette stranieri su dieci, la multa proprio non la pagano. Una società incaricata della riscossione ha stilato una classifica dei furbetti. In testa, gli spagnoli: l'80% strappa il verbale e lo butta. Polacchi, portoghesi e romeni sono quasi a pari merito, ma chi mai avrebbe sospettato di tedeschi e svizzeri?
Ma ancor più tristemente interessante ho trovato le parole iniziali del servizio, che ho deciso di lasciare per ultime, come chicca finale. Si tratta di uno stupido, stupidissimo suggerimento che la giornalista dà agli italiani, che sottintende che pagare le multe sia un dovere morale e che la non efficienza della riscossione sia colpa del multato straniero e non dell'italiano riscossore. Ecco la perla:
Prossima volta che all'estero vi faranno intendere che gli italiani sono furbetti, rispondete secchi: "E voi cominciate a pagarci le multe"
Certo, rispondete secchi. Nel senso del secchio, da mettersi in testa per la vergogna, perché dicendo una cosa del genere un italiano non smette di apparire furbetto, ma in compenso aggiunge di apparire totalmente fuori di capo.