01 aprile 2014

Direttiva Europea 63/2010 su animali da sperimentazione e suo recepimento dell'Italia

Il Governo ha approvato la nuova legge sulla sperimentazione animale. È il recepimento della Direttiva Europea 63/2010.

Fra l'altro questa legge vieta l’allevamento di cani, gatti e primati per scopi di ricerca (comma 5 dell’art. 10). La cosiddetta "norma Green Hill".

Faccio una considerazione che dovrebbe trovare d'accordo sia persone pro-sperimentazione animale che anti-sperimentazione animale: vietare gli allevamenti di animali da sperimentazione senza che sia vietata la sperimentazione è una follia.

Infatti l'unica conseguenza è un probabile peggioramento della situazione: si continua a fare sperimentazione animale, ma con animali importati da altri paesi. E magari si tratterà di paesi nei quali non vigono le severe norme sugli allevamenti che vigevano in Italia e/o paesi in cui le regole vengono violate per via di un lassismo nei controlli.

Altro che "piccolo passo avanti" nella difesa degli animali, come ho letto.

I passi si fanno nella sequenza che consente di raggiungere i propri obiettivi. Sovvertendo tale sequenza si possono ottenere risultati opposti rispetto a quelli desiderati. Proprio come in questo caso.
È un dato di fatto: la sperimentazione animale, giusta o sbagliata che sia, è ben lontana dall'essere proibita. Quindi il suddetto divieto di allevare animali ha come unico risultato una potenziale maggiore sofferenza degli stessi

Altro che "diamo un segnale".
Un segnale a chi? Il segnale in questo caso è "Cari allevatori stranieri, quattrini in arrivo, la concorrenza italiana non vi dà più fastidio".

Altro che "il governo mostra di non essere insensibile alle richieste dei cittadini".
Altro che "qualcosa si è mosso".

Qualcosa si è mosso, e in questo modo non avrebbe dovuto muoversi, visto che il risultato è stato (potenzialmente) peggiorativo. Non sono in grado di dire in che direzione è giusto attivarsi. Ma non sapere cosa fare non è un buon motivo per agire a caso sotto l'impulso dell'emotività. E questo vale per gli attivisti, e soprattutto per i governanti.

Non vedi certo di buon occhio certi presunti "passi avanti" legislativi ottenuti grazie al clamore mediatico. Un governo che pur essendo a conoscenza di tutto quello che ho spiegato (perché non sono scemi) vara leggi-contentino per far finta di venire incontro ai manifestanti mi dà ragione di pensare che siamo in pessime mani.

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