01 dicembre 2009

"Animalisti", che parolone - Messaggio per il cuoco e la produzione della trasmissione "La Prova del Cuoco"

Pubblico l'e-mail che ho spedito all'unico indirizzo di posta elettronica che ho trovato fra i contatti del sito della trasmissione "La prova del cuoco", che come spesso accade mi sono trovato a vedere mentre pranzavo a casa dei miei genitori.

Si tratta dell'indirizzo anna.moroni@rai.it, che in realtà servirebbe per porre quesiti sulle ricette ma, ripeto, è l'unica e-mail che ho trovato sulla pagina dei contatti del sito.


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Nella puntata di oggi 1° dicembre 2009 della vostra trasmissione il cuoco che presentava una ricetta di cicale di mare ne ha messe in pentola di ancora vive, e ha commentato questa sua azione dicendo "gli animalisti mi uccideranno".

Io non scippo le persone anziane, ma non per questo vengo chiamato "anzianista".

Allo stesso modo, credo che per chi aborrisce un'oscenità come quella di mettere a cuocere un animale ancora vivo non ci sia bisogno di scomodare il termine di "animalista": si tratta molto più
semplicemente una persona civile.

Da una parte sono indignato del fatto che si possa fare qualcosa del genere con una tale serenità.

Spero che almeno grazie a ciò che avete mandato in onda un numero più grande possibile di telespettatori si sia reso conto di come, con sufficiente abitudine, sia possibile trasformare un atto di tortura in normalità. E di come più in generale questo tipo di adattamento sia pericoloso per l'integrità morale di una intera società.

Vergognatevi.


Marco Malatesta

16 settembre 2009

Un linguaggio portatore di portamento di evoluzione

Negro o nero? Come si dice? Io sono per la parola originale, ovvero "negro", visto che un negro semmai è marrone, e che non vedo alcun motivo per assegnare a quel termine una connotazione dispregiativa.

Va bene lasciare che una lingua si evolva, a patto però che la propulsione dell'evoluzione non risieda nella paura che chiamare una cosa o una razza (sì, anche per gli umani si può dire "razza" anziché "etnia") col suo nome possa offendere qualcuno.

Prendiamo il mondo della disabilità. È stato a mio parere grottesco il continuo aggiornamento della parola che indica una persona con una menomazione, a partire da "handicappato" fino alla parola "superabile", e poi il passo indietro dopo la presa d'atto che si cadeva sul ridicolo.
Anziché dire semplicemente "un handicappato va rispettato e integrato nella società", e dire che usare la parola "handicappato" come un'offesa è stupido, si è preferito accettare e stabilire che di una parola offensiva si trattasse, e si è così pensato all'introduzione di altri termini o locuzioni. Un primo tentativo di sostituzione ha visto l'entrata in scena del... portatore di handicap. Dopo qualche anno si realizza che la cosa non è poi così diversa, quant'è vero che "portatore di idiozia" non è mica meno offensivo di "idiota". E' solo più ridicolo. Urge un'altra trovata. Non sarebbe male una parola magari musicale, che suoni bene. Disabile. Può andare. Funziona, disabile. Il timore di offendere va in letargo. Per un bel periodo. Poi si sveglia di nuovo, e dal suo sbadiglio già si capisce che la prossima espressione sostitutiva, di intelligente avrà ancora meno della precedente. Consta infatti, fra l'altro, della pecca di perseveranza: il deficit di funzionalità è di nuovo rinchiuso in valigetta. E chi ne agguanterà la maniglia sarà un rispettabile quanto rispettato... portatore di disabilità. Ma ecco che la passione si fa colta, filosofa del linguaggio, e ammonisce che il prefisso "dis" indica "qualcosa che funziona male".

Riflettendoci meglio si capisce come invece si tratti di un passaggio da stupidità simplex a delirio totale (e i meganoidi giurano che in quel periodo la macchina della morte era in riparazione): mbeh? "Qualcosa che funziona male", certo. Proprio quello che si vuol dire, dato che si sta parlando di una persona che ha esattamente una funzionalità compromessa. Giusto? No, sbagliatissimo. Il fatto che una funzionalità sia compromessa non è mica negativo. Dà origine a una situazione diversa. Hai presente il cioccolato e il pistacchio? Mica uno è meglio dell'altro. Per me è meglio il cioccolato, per te è meglio il pistacchio, e tu uscirai dalla gelateria con un gelato che rispetto al mio è diversamente preparato, mica "dispreparato". Stessa cosa per il paraplegico, che è quindi da chiamarsi mica disabile, ma "diversamente abile". Stessa cosa, certo. l fatto che ci sia un gelataio che chieda "che gusto vuoi?" mentre non c'è nessun sistema nervoso che ti chiede "oggi vuoi camminare o preferisci la sedia a rotelle?" è del tutto irrilevante. Resta il fatto che non ho ancora conosciuto un oratore così bravo (vorrei dire "superabile", ma purtroppo tale lemma è già preso, indovina con quale accezione) da convincere un paraplegico che non c'è nulla che non funzioni nel suo corpo, e che la sua abilità sia né migliore né peggiore di quella degli altri, ma solo diversa.

Fortunatamente l'evoluzione del linguaggio in questo campo è andata avanti solo in forma accademica, per ipotesi. Infatti il successivo termine "superabile" non ha attecchito: qualcuno dev'essersi accorto che la carezzina "guarda quanto sei più bravo di noi, che ce la fai a gestirti anche senza l'uso degli arti inferiori" sortisce come reazione da parte dell'interessato sguardi di compassione del tipo "ma quanto sei coglione" nei confronti di chi l'ha così chiamato, mentre l'ambiguità linguistica col participio passato che presenterebbe quella persona come qualcuno che "può essere superato" è un discreto auto-goal a raddoppiare il ridicolo del sedicente edu-filologo dei miei stivali (certo non posso far a meno di pensare, nel caso fosse diventata di uso comune "superabile", all'ipotesi di contrappormi a tale categoria mettendo un "in" privativo e divenendo, senza un secondo di allenamento e senza un grammo di doping, un titolato insuperabile).

Inoltre qualcuno dev'essersi accorto che per fare di un disabile un portatore di disabilità era stata recuperata dall'immondizia la stessa valigetta che aveva fatto di un handicappato un portatore di handicap, e che la differenza fra un cassonetto dell'immondizia e una cassaforte (al di là di una norma igienica che sconsiglia di frugare nella prima) merita di essere presa in considerazione.

Così si è fatto un passo indietro e su "disabile" ci siamo stabilizzati, pur non senza un qualche strascico di timore di non aver trovato il termine adatto. Il timore che la villana usanza di chiamare le cose e le persone col loro nome possa offendere chi di tale nome è.. portatore.

Aggiornamento 2018:

È stato fatto un altro passo avanti. Da "disabile" siamo passati a "speciale", usato più che altro quando si parla di bambini.
E puntualmente di lì a poco si è cominciato a usare l'espressione "bambino speciale" per offendere le persone.

Aggiornamento 2019:

Torniamo ai negri.
Su Facebook ho letto che una volta "negro" non era dispregiativo, ma adesso sì, perché la lingua si evolve. E non è la prima volta che vedo confondere l'evoluzione con l'involuzione. E no, non si tratta di qualcosa di soggettivo. Non è una questione di gusti. Per stabilrie se una lingua si è evoluta o è cambiata in modo scemo esiste un modo. Basta analizzare il motivo del cambiamento (reale o supposto). Una cosa è dire "la lingua si evolve". Un'altra è darla vinta agli imbecilli, cioè mettere nelle loro mani il timone del cambiamento della lingua.
Mettiamo che tu sia comunista, e che per me essere comunista sia una cosa indecente, per cui per offendere le persone le chiamo "Comuniste" (cosa già fatta da Berlusconi, da Bossi e da Salvini). Non per questo tu accetti che, a causa del mio imbecille comportamento, me la si debba dare vinta, aggiungendo nel vocabolario alla voce "Comunista" la spiegazione su come tale parola abbia preso un'accezione negativa, affermando quindi che è da considerarsi un insulto, e che è preferibile usare... boh... portatore di comunismo? Sinistrissimo? Comunello?
Negli anni '80 si diceva che non bisogna essere razzisti contro i negri, in quanto i negri erano persone con la stessa nostra dignità e gli stessi nostri diritti.
Se adesso i negri considerano questa parola un'offesa, significa che loro, così come gli antirazzisti, l'hanno data vinta agli imbecilli razzisti.
Razzisti che ovviamente non si accontenteranno, e fra qualche anno inizieranno a insultare una persona semplicemente chiamandola "nera" con tono dispregiativo (ma mi pare l'abbiano già fatto... mai sentito dire "ci son troppi neri qui in Italia" ?). E allora noi cosa faremo? Accetteremo l'accezione negativa?
Vogliamo parlare della parola "professore" ? Oggi i bimbiminchia la usano come offesa invece che come complimento. E non sto parlando di ironia, altrimenti significherebbe il contrario di quello che significa di solito, e cioè "ignorante". No no. "Professore" proprio nel senso "Oh che noia con tutte queste nozioni". C'è da aver paura che il significato negativo di "professore" trabocchi dal mondo dei bimbiminchia alle persone sane di mente, che quindi diranno a un certo punto "Ormai la parola professore è usata in termini dispregiativi, quindi non usiamo questa parola... Meglio dire insegnante".
Non hanno fatto questo generre di errore i rabbini italiani, nonostante quando ero piccolo "sei proprio un rabbino" significava "sei un maledetto tirchio". Hanno continuato a chiamarsi "rabbini". Figuriamoci se cambiavano nome perché qualcuno lo usava come dispregiativo. E mi pare che così facendo abbiano vinto loro, dato che (mi pare) l'uso di questa parola con quell'accezione adesso sia molto calato.
Qualcuno potrebbe obiettare che nella guerra fra persone civili e persone razziste, queste ultime sanno bene che continuare a usare una parola come dispregiativo fa conservare la sua denotazione dispregiativa nonostante questa venga negata dagli interlocutori, esattamente com'è vero che "ignoralo, non dargli soddisfazione" è un consiglio inutile che diamo ai bambini verbalmente bullizzati, perché ai bulli, specialmente sotto un certo QI, piace bullizzare anche quando vengono ignorati, anche quando il gruppo in cui sono manifesta dissenso nei loro confronti. Quindi i bulli razzisti, al pari dei baby bulli a bassissimo QI, continueranno a sproloquiare. Cosa ci vuoi fare? Non lo so. Non certo dargliela vinta cambiando il vocabolario. Certo, quando esagerano, devono essere puniti. E a tal proposito vi ricordo una sentenza di un tribunale che aveva condannato per ingiuria una persona che aveva usato un evidente tono dispregiativo nel gridare "Albanese" a un albanese.

15 agosto 2009

Windows Live Writer – seconda prova

Tempo fa avevo tessuto le lodi del programma di cui al titolo del presente post. Tempo dopo ho riprovato ad usarlo, ma aveva problemi di pubblicazione. Ho scaricato oggi l’ultima versione, o meglio l’ultima versione del pacchetto Windows Live che la comprende, e… vediamo un po’…
Testo
Mentre sull’interfaccia della stesura del testo di Blogger.com le uniche variazioni di font offerte sono il grassetto e il corsivo, qui si possono anche sottolineato, barrato, tipo e grandezza del font e colore.
Quando si va a capo l’interlinea è obbligatoriamente doppia.. questo è un difettuccio (curiosamente questo difettuccio, nell'interfaccia di Blogger.com a volte è presente e a volte no, e questa lunaticità si manifesta anche all'interno dello stesso post).
Vediamo cosa succede trascinando qui una foto grande...
Silver e ravioli ignudi
Guarda comodo, che è.. si può scegliere il formato piccolo, medio, grande o originale.. e comunque si può ridimensionare a mano, nonché applicare tagli e piccoli effetti.. e linkare l’immagine a un sito oppure all’immagine ingrandita, di cui pure si possono scegliere le dimensioni.
E’ possibile allineare immagini e filmati a destra, a sinistra, centralmente, o in linea col testo, e impostare dei margini di distanza fra esse ed il testo o altri oggetti.
Mappe
Immagine mappa
Immagine mappa
Ecco la mappa/vista aerea, offerta, vedo, da bing maps, …. (nel momento in cui scrivo pare poco aggiornata, almeno per quanto riguarda il quartiere dove abito, che appare ancora sotto lavori, in realtà finiti da circa 3 anni..). Per alcuni luoghi bing maps offre la vista a volo d’uccello… Per il Ponte Vecchio di Firenze, ad esempio…
Immagine mappa
…con orientamento a seconda della scelta fra nord, sud, est e ovest!!
Immagine mappa
Tabelle
Fungono! (il correttore ortografico mi suggerisce “ungono” :-)) Anche qui dentro è possibile Banner MAtrascinare immagini, decidendone la posizione rispetto al testo…
Didascalia dell'immagine!!!
…o anche mappe..
…o anche video presi da Youtube…
…o anche un video di Youtube.. che l’utente può caricare sul proprio account Youtube con l’occasione per mezzo di Windows Live Writer.
Embedded vari
I vari embedded a cui i creatori di Live Writer non hanno dedicato specifiche funzioni, si possono comunque inserire incollando il codice sulla versione testuale del foglio di lavoro. Ho inserito qui sotto un embedded di Google Maps e ho notato che, una volta visualizzato nella versione WYSIWYG del foglio, è possibile col mouse tagliare l’immagine.
Impostarne l’allineamento rispetto al testo è possibile ma non comodissimo se non ci si è abituati. Occorre inserirla in una tabella, per spostare la quale sembra la si debba selezionare muovendo il mouse dalla sua destra alla sua sinistra e non viceversa, per poi cliccare su uno dei tasti per l’allineamento del testo.. sembra poi sia possibile spostarla una sola volta, e in caso di errore occorrerebbe cancellarla e ricrearla. Si noti anche che per selezionare e spostare la mappa di Google Maps occorre portarsi col mouse sul suo margine, perché se si clicca all’interno dell’immagine il puntatore del mouse interagisce con le funzioni previste dall’interfaccia di Google Maps, quindi assume la funzione di “manina esploratrice” sulla carta geografica, mentre quando è sui link, cliccare servirà ad usare questi ultimi.
Giudizio complessivo: OTTIMO.


14 agosto 2009

Windows Live Writer

Windows Live Write è un gestore di blog molto carino. Lo sto usando per la prima volta adesso per inviare questo post e pubblicare queste foto di ieri sera (compleanno Francesca) e di oggi pomeriggio (casa della nonna).

Vedo che si può agevolmente anche creare una tabella… Vediamo…
Ma guarda bellino. Tipo word. Sono entusiasta Già, sono entusiasta.
Ne terrò conto… Caso mai mi servisse… in un futuro…
Prossimo o remoto.. Altra casella… …della tabella…
Riga finale… penultima colonna e riga… Fine! Ganzo, insomma.

Ehi, ma guarda te. Pure un video, si può mettere… E se ne possono agevolmente scegliere le dimensioni!!!


E pure una mappa. Anch’essa regolabile.
Per la verità questa sotto non è una mappa, ma una vista aerea.. Guarda te che belle foto ha fatto Microsoft Virtual Earth! Si vede bene anche la terrazza di Francesca dove ieri sera giaceva il PC di Maurizio. Beh, quello non si vede perché è un netbook, di quelli piccoli..

Immagine mappa

12 luglio 2009

Il presidente di un organo di Stato dubbioso sulle proprie competenze!


Alla pagina http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=238375 ho appena letto una dichiarazione dell'anno scorso del presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà...


L'Antitrust, dice Catricalà, è pronto a scendere in campo per tutelare quelli colpiti dal fallimento. "Noi non abbiamo per ora molte denunce - afferma il presidente dell'Autority - ma stiamo ragionando sulla nostra competenza. In realtà, letta bene la legge, non abbiamo la competenza di vigilanza, ma forse abbiamo una competenza di natura sanzionatoria, che però si aggiunge alle competenze specifiche di altre autorità, tra cui Consob e Bankitalia. Quindi chiederemo un parere al Consiglio di Stato per sapere se abbiamo una competenza a dare sanzioni. In questo caso interverremo, se ci saranno state pratiche scorrette e se riusciremo a dimostrarle, lasciando intatte le competenze delle altre autorità".


Cioè... il presidente dell'Antitrust non sa a cosa serve l'Antitrust?


Aiuto.

Capisco che possa esserci un vuoto legislativo o poca chiarezza su una questione che concerne il diritto civile, penale, amministrativo, etc.

Ma addirittura non è chiaro quali siano le competenze di un organo dello Stato? Chi l'ha inventato si è scordato di allegare le istruzioni?

20 maggio 2009

Se la RAI ti chiede di pagare il canone per il televisore che non hai

Aggiornamento 2022: questo è un articolo molto vecchio,
e le istruzioni qui fornite non valgono più.
Lo lascio online per memoria storica.
 
Qui sotto, il testo di una lettera raccomandata A/R da inviare alla RAI dopo che da questa si è ricevuta richiesta di pagamento del canone pur non possedendo un televisore, ispirato a quello suggerito dall’ADUC. Suggerisco di inviarla anche se la RAI non ci ha scritto con raccomandata, e di conservare la lettera della RAI per avere le prove utili a una eventuale futura azione legale in caso di insistenza. Seguono poi alcuni consigli su come comportarsi in caso di successive lettere minatorie da parte della RAI.

RAI - sede di............ [indirizzo della sede della RAI dalla quale è stata spedita la richiesta di pagamento, che non è necessariamente il luogo della sede legale indicato nell’intestazione della lettera]



OGGETTO: prot. APA/SA/SS/................ [codice di protocollo che precede l’oggetto nella lettera della RAI]



In riferimento alla vostra lettera datata …[luogo e data indicate nella lettera della RAI]… vi informo che non sono in possesso di alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni (vi suggerisco di contemplare questa possibilità nei questionari che d’ora in poi invierete ai cittadini, dato che è stranamente mancante in quello allegato alla lettera che mi avete inviato).
Pertanto non è dovuto da parte mia alcun pagamento del canone RAI, né alcuna registrazione negli “elenchi degli abbonati alla televisione”. Vi invito quindi a comunicare alla sede RAI di competenza quanto sopra affinché si provveda a cancellare il mio nominativo da ogni vostro archivio.
Quanto alla verifica da parte dell'Amministrazione Finanziaria di cui avete parlato nella suddetta lettera inviatami, è assurdo che un dipendente statale venga incaricato di impiegare anche un solo secondo del suo orario lavorativo per ispezionare la mia abitazione, poiché l'ipotesi che io stia commettendo un illecito è del tutto gratuita: non c'è alcun elemento della mia condotta che dia ragione di sospettarlo.
Spero di non dover ulteriormente ribadire quanto sopra e auspico un pronto accoglimento delle mie richieste.




…..[luogo]................., …….[data]…….



…[Firma]…


Se la RAI invia lettere di minaccia di controlli e multe

La sentenza del Giudice di Pace di Varese del 24 ottobre 2006 ha stabilito che da parte della RAI è dovuto un risarcimento danni in favore di chi ha ricevuto, oltre alla normale lettera di sollecito, anche una lettera con minaccia di controllo e di multe. Tale risarcimento va chiesto con raccomandata A/R esponendo e documentando i fatti. Se la RAI non adempie alla richiesta di risarcimento si può far ricorso al Giudice di Pace della propria città.
Per far ciò, se non si è avvocati è consigliabile andare personalmente dal Giudice di Pace e citare oralmente in giudizio la Rai (facendo una citazione scritta si rischia di fare errori formali che potrebbero compromettere o invalidare l’atto) chiedendo il risarcimento di:

- danno patrimoniale (spese per raccomandate, telefonate, consulenze legali, ecc.)

- danno non patrimoniale (perdita di tempo e di tranquillità nello svolgimento delle proprie attività quotidiane, ecc.)

Per ogni danno occorre esibire la documentazione (fotocopie di ricevute di pagamento, bollette telefoniche, etc.) e/o indicare testimoni (citare loro generalità, residenza e recapito).

27 aprile 2009

Promozione siti web o presa per le mele?

Premessa: il finale di questo articolo è esilerante. Merita assolutamente leggerlo fino in fondo.

Un paio di settimane fa circa stavo visitando il sito di mio zio, quando ho visto un link che, su mia segnalazione, ha prontamente eliminato.
Che cosa gli avevo segnalato? Qualcosa che voglio condividere anche qui. Ecco di che si trattava.

Il link in questione era www.promozionesitiweb.org.
Tale pagina si presentava come dedicata alla promozione di siti web gratuita, e così avevo dato un'occhiata per vedere se poteva essermi utile.
Conteneva una lista di link ad altre pagine. Quali?
Dunque...

www.PromuovereSito.com
www.SegnalareUnSito.com
www.pubblicizzaresito.com
www.aggiungerelink.com
www.directorysitiweb.com
www.elencodirectory.com

che mi accusavano ingiustamente di non averli linkato anche se per la verità l'ho fatto (ovviamente subito dopo aver ottenuto questa risposta ho tolto il link dalla mia pagina).

Poi
www.iscrizionesito.com, praticamente un clone della pagina www.promozionesitiweb.org

Poi
www.aggiungilink.com
il cui form non ho neanche compilato, dopo aver visto che lo scambio link proposto è con un sito che non voglio pubblicare in nessuna mia pagina web, cioè
www.guidaaicasino.com

Stesso identico discorso per
www.webtematico.com
www.motori-di-ricerca.org
www.portaleinternetgratis.com
www.posizionamento-sito.com
www.promozione-siti-web.net
www.promozionesitoweb.net
www.sitomotorediricerca.com
che altro non sono che una pagina clone di quella appena descritta (con variabili sul link comunque attinenti a casinò).

E adesso viene il bello.

Altro link che ho trovato:
www.inseriresito.com
che, come altri link su descritti, dopo la compilazione del form mi accusa ingiustamente di non averlo linkato, e che però merita due parole a parte, visto che per lo scambio link propone...

www.nodipendenza.com, che è UN SITO PER COMBATTERE LA DIPENDENZA DAI CASINO' !!!

Il bello è che su questo sito l'autore, oltre a fare pubblicità ad altri siti che trattano lo stesso tema (o l'autore è un tipo molto sportivo, oppure ama auto-fotocopiarsi, e a giudicare da quanto ho visto sopra..), parla della propria storia: anche lui è stato dipendente, poi un giorno...
Che delizia, certa gente.

Aggiornamento: Vedo che è nato il nuovissimo e originalissimo www.linksiti.com! :-D

15 gennaio 2009

Da spedire a spammer in buona fede

Quasi tutti gli spammer sanno di infrangere la legge quando inviano pubblicità via e-mail senza il consenso del destinatario.

Ma se hai ricevuto pubblicità da uno spammer che ritieni in buona fede (tipicamente uno spammer non di professione, che invia un'e-mail col proprio indirizzo in chiaro, che non conosce la legge sulla privacy e che  magari addirittura permette a ogni destinatario di visualizzare l'indirizzo di tutti gli altri senza il loro consenso), e vuoi educarlo a non compiere più lo stesso errore per il bene suo e degli utenti di cui detiene e deterrà l’indirizzo e-mail, potrebbe esserti utile uno dei due messaggi che ho pre-confezionato e che riporto più sotto, da copiare e incollare e se necessario modificare a seconda dei casi.

Sono entrambi messaggi di spiegazione e rimprovero.
Ti basterà scegliere quale dei due copiare e incollare, apportare eventuali modifiche se il caso specifico lo richiede, e spedirlo con un Anonymizer (es. http://anonymouse.org/anonemail.html), affinché l'educando non venga a sapere chi sei; ritengo questo aspetto importante non tanto per motivi di privacy quanto per il fatto che porta con sé un significato del tipo "Non ha importanza chi sono: ciò che ti dico vale per tutti, e devi evitare di commettere questa scorrettezza nei confronti di chiunque".

La differenza fra i due messaggi è che il primo contiene anche l'avvertimento che, se non si scusa con tutti i destinatari di quel messaggio (e tu sei fra questi, quindi ti accorgerai se l’avrà fatto o no) promettendo che la cosa non si ripeterà, o in caso di recidiva, partirà una denuncia al Garante della Privacy e alla Polizia Postale.


QUINDI ATTENZIONE:


Ho preconfezionato due differenti messaggi per un motivo ben preciso.
Per non rischiare che il rimedio sia peggiore del male (a breve ma soprattutto a lungo termine), per favore tieni presente che se scegli di inviare il primo messaggio, quello che contiene la minaccia legale, questa dev'essere veritiera.

Ovvero, se ad esempio dopo il monito si riceve un'altra e-mail pubblicitaria non autorizzata dallo stesso mittente, lo si deve denunciare davvero.
Infatti, se è auspicabile che prenda sempre più piede in Italia l'abitudine di informare e avvertire gli spammer che si presumono in buona fede, è altrettanto auspicabile che fra loro non si diffonda un pensiero del tipo "Fa niente.. adesso va di moda rispondere con questi messaggi, ne ho visti tanti.. la gente copia e incolla senza neanche leggere.. Io continuo a inviare pubblicità a chi mi pare, tanto tutti minacciano, ma la denuncia non la fa nessuno..".

Se non sei disposto a passare alle vie di fatto, per favore scegli di inviare il secondo messaggio, che contiene solo rimprovero e spiegazioni.

Altra raccomandazione: nel testo del tuo messaggio ricordati di scegliere se includere oppure no le parti che ho evidenziato in giallo, a seconda del fatto che lo spammer abbia messo gli indirizzi email dei destinatari in chiaro oppure no.

Buona lettura e buona scelta.


=====================

1)


MESSAGGIO DI RIMPROVERO CON MINACCIA LEGALE


Presupponendo che tu sia in buona fede, ti scrivo un messaggio che rappresenta esattamente il mio pensiero nonostante non sia scritto di mio pugno (non ho tempo né voglia di mettermi a scrivere un’e-mail su questo argomento ogni volta che se ne presenta la necessità, ma per fortuna ho trovato sul web una pagina con apposito testo da copiare, incollare, eventualmente modificare e spedire, ovvero http://marcomalatesta.blogspot.com/2009/01/da-spedire-spammer-in-buona-fede.html, dalla cui introduzione puoi anche capire perché quanto sto per dirti è da prendere sul serio).

La legge sulla privacy prevede che, salvo esplicita autorizzazione del potenziale cliente che ti abbia contattato PER PRIMO, non sei autorizzato a inviargli messaggi promozionali, né per promuovere prodotti tuoi, né altrui. Quindi è illegale anche mandare una sola email pubblicitaria, anche se è la prima e ultima, ed è illegale anche inviare un'email per chiedere il permesso di inviare email.

Giova ricordare che:

- Internet e gli elenchi telefonici (Paginebianche, Paginegialle, etc) non sono considerati legalmente elenchi pubblici, quindi non sono da considerarsi una miniera di email a cui inviare pubblicità senza consenso

- Il fatto che qualcuno ti abbia contattato per chiederti informazioni non ti autorizza a inviargli pubblicità senza il suo consenso

- Se un utente ti ha dato il consenso a inviargli pubblicità devi conservare la documentazione di questo consenso ed esibirla su richiesta dell'utente stesso.

Inoltre senza specifico consenso non sei autorizzato a far conoscere a ognuno dei destinatari l'e-mail di tutti gli altri.

Se qualcuno conosce i suoi diritti e quel giorno gli girano le balle potrebbe farti pagare una multa MOLTO salata..
Quindi, per il tuo bene oltre che per quello degli altri utenti:

1) Non ti dico chi sono (sto scrivendo da un Anonymizer, quindi non puoi conoscere il mio indirizzo e-mail, né puoi rispondere a questo messaggio)… considera come se questo messaggio fosse da parte di TUTTI gli utenti che hai contattato, e di tutti quelli che avresti contattato in futuro

2) Adesso, se vuoi che io non denunci l'accaduto
- alla polizia postale
- all'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

devi:

2a)
inviare, entro 10 giorni da adesso, un messaggio A TUTTI gli utenti destinatari della tua e-mail pubblicitaria non autorizzata (ovviamente fra questi ci sono anche io, che potrò verificare se l'hai fatto), nel quale
- prometti che non invierai più materiale pubblicitario se non col consenso del potenziale cliente
- prometti che quando invierai un'e-mail a più persone contemporaneamente senza essere sicuro che queste persone si conoscano fra loro userai la funzione "copia in carta carbone NASCOSTA", per non far conoscere a ciascuno di loro l'indirizzo e-mail di tutti gli altri (se non sai come fare, trovi delle semplicissime istruzioni qui: http://opidos.blogspot.com/2007/12/come-inviare-una-copia-in-carta-carbone.html)

2b)
mantenere in futuro le promesse di cui al punto 2a)
(Una'altra e-mail pubblicitaria non autorizzata da parte tua e partirà da subito una denuncia di cui al punto 2))

Ciao


=====================

2)


MESSAGGIO DI RIMPROVERO SENZA MINACCIA LEGALE


Presupponendo che tu sia in buona fede, ti scrivo per avvertirti che la legge sulla privacy prevede che, salvo autorizzazione del potenziale cliente che ti abbia contattato e autorizzato PER PRIMO, non sei autorizzato a inviargli messaggi promozionali, né per promuovere prodotti tuoi, né altrui.

Se qualcuno conosce i suoi diritti e quel giorno gli girano le balle potrebbe farti pagare una multa MOLTO salata..

Giova ricordare che:

- Internet e gli elenchi telefonici (Paginebianche, Paginegialle, etc) non sono considerati legalmente elenchi pubblici, quindi non sono da considerarsi una miniera di email a cui inviare pubblicità senza consenso

- Il fatto che qualcuno ti abbia contattato per chiederti informazioni non ti autorizza a inviargli pubblicità senza il suo consenso

- Se un utente ti ha dato il consenso a inviargli pubblicità devi conservare la documentazione di questo consenso ed esibirla su richiesta dell'utente stesso.

Non ti dico chi sono (sto scrivendo da un Anonymizer, quindi non puoi conoscere il mio indirizzo e-mail, né puoi rispondere a questo messaggio), perché voglio che tu consideri come se questo messaggio fosse da parte di TUTTI gli utenti che hai contattato, e di tutti quelli che avresti contattato in futuro.

Ciao

P.S.: Senza specifico consenso non sei inoltre autorizzato a far conoscere a ognuno dei destinatari l'e-mail di tutti gli altri. Quindi d’ora in poi quando invierai un'e-mail a più persone contemporaneamente senza essere sicuro che queste persone si conoscano fra loro, per cortesia usa la funzione "copia in carta carbone NASCOSTA" (se non sai come fare, trovi delle semplicissime istruzioni su http://opidos.blogspot.com/2007/12/come-inviare-una-copia-in-carta-carbone.html)


10 gennaio 2009

Reply con alternanza testo citato - risposta: c'è ancora chi non lo digerisce!

Nonostante l’uso della posta elettronica in Italia sia ormai largamente diffuso, capita ogni tanto (per fortuna di rado, ma capita) che qualcuno fatichi a digerire le risposte strutturate nel modo più classico, cioè con l'alternanza fra testo della propria email (preceduto a ogni capoverso da una freccetta) e testo dell'email di risposta.

Certo, si può rispondere anche alla vecchia maniera, cioè scrivendo tutto di seguito. Io di solito lo faccio quando i concetti a cui devo rispondere sono pochi e quando ritengo che diversamente non risparmierei tempo. 

Molte altre volte, invece, il reply con citazione e freccette e risposte punto per punto è molto più comodo e non c'è da stupirsi se i client di posta elettronica, al clic del tasto "Reply", predispongano un foglio elettronico che si presta proprio a questo.

Il motivo per il quale, in presenza di molti argomenti a cui rispondere, fa risparmiare tempo, è proprio il fatto che, essendo già presente la citazione, si deve solo portare il cursore a valle del testo citato e premere INVIO per creare lo spazio in cui scrivere la risposta anziché digitare, per ogni argomento, richiami del tipo "Riguardo alla questione X, tu affermi che bla bla bla; ebbene...".

Un altro vantaggio è la riduzione del rischio di dimenticare per strada un'argomentazione o una domanda che meriterebbero una risposta.

Alcuni misteriosi individui ritengono che si tratti di un modo di rispondere strano, bizzarro o addirittura poco educato (sì, mi è capitato di leggere anche questo, anche se molti anni fa). Come molti altri milioni di persone in Italia e in tutto il mondo, io non l'ho trovato strano, né bizzarro, né poco educato, neppure la prima volta che l'ho visto, e cioè nel 1996 o '97. Sarà che faccio parte di un'elite di persone dalla mentalità particolarmente aperta, ma da allora sono passati parecchi anni, e la cosa matta è che i misteriosi individui di cui sto parlando non sono anziani. Lo specifico perché quando uno è anziano si tende a giustificare la sua difficoltà di adattamento alle innovazioni, dove per "innovazione" si intende qualcosa che ha visto la luce da meno di 20 anni. No no, si tratta anche di persone sotto i 45 anni.

Un'argomentazione a favore della tesi secondo cui reply con alternanza citazione / risposta è fastidioso è la seguente: "Ti soffermi su ogni mia singola frase".

A volte è importante soffermarsi su una frase per dare una risposta, altre volte no. E a volte può darsi che i due non si trovino d'accordo sul fatto che quella o quell'altra frase meritasse un'osservazione di risposta. In questo, però, il layout non c'entra: le stesse risposte sulle singole frasi, o anche sulle singole parole possono essere date anche scrivendo tutto di seguito. Solo che sarebbe più dispendioso in termini di tempo sia per chi scrive che per chi legge.