11 aprile 2025

Violenza sugli uomini da parte delle donne

Scrivo questo articolo dopo aver sentito dire, poche ore fa, cose del tipo "Io vorrei tanto leggere qualche volta di un uomo ammazzato da una donna" (come se fosse impossibile trovarne notizia), "il fenomeno della violenza sugli uomini da parte delle donne è marginale, e quindi prima di investire un euro per la sua prevenzione si devono azzerare le violenze sulle donne". Mi sembravano un po' delle boiate e ho voluto fare qualche ricerca sul web, dopo la quale quell'un po' si è disintegrato. Buona lettura a chi non si accontenta dei discorsi da bar, tristemente simili ai discorsi in TV.

La vittimologia è una disciplina che studia:
- la relazione tra vittima e l'autore della violenza
- il contesto in cui è avvenuta la violenza
- la possibilità della vittima di partecipare efficacemente alle indagini e al processo
- le modalità di assistenza sociale, psicologica e legale
- la relazione fra vittima e varie istituzioni, quali mass media, associazioni e soprattutto sistema giudiziario
ed ha uno scopo terapeutico, preventivo e riparatorio. 

La Società Italiana di Vittimologia, abbreviato SIV, è un'associazione iscritta nell'elenco del Ministero dello Sviluppo Economico delle Associazioni Professionali, nata nel 1991 allo scopo di creare occasioni di discussione fra esperti per lo più di estrazione universitaria sul tema della vittimologia.
Dal 2004 la SIV si adopera anche a fornire consulenza scientifica per l'organizzazione di strutture dedicate all’aiuto delle vittime e affianca alla componente universitaria una rappresentanza di alcune agenzie operanti sul campo.

Organo ufficiale dell'associazione è la Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, fondata nel 2007.

Uno dei contenuti del numero di settembre-dicembre 2012 è intitolato Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile (vedi https://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf). La buona qualità di tale indagine, condotta su 1.056 uomini adulti, è sancita dalla verifica di conformità tecnica e bibliografica da parte del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), principale ente pubblico di ricerca italiano.

Sapendo che difficilmente la ricerca verrà letta per intero se non da persone che lavorano nel settore, segnalo le parte più importanti, che sono le tabelle con i quesiti che sono stati posti e le percentuali di risposte positive, a partire da pag. 36.

Della violenza da parte delle donne a danno degli uomini ha parlato anche la trasmissione televisiva "Nemo - Nessuno escluso" nella puntata trasmessa il 13 aprile 2017, visionabile su RaiPlay a questo link: https://www.raiplay.it/video/2017/04/NEMO-Nessuno-escluso-5842c7ad-35c9-44c2-8813-e7146d7db5ce.html, a partire da 0:57:09.

Una delle ricercatrici che ha studiato la violenza delle donne sugli uomini è Glenda Mancini, laureata in scienze dell'investigazione, che sul tema ha scritto diversi libri, fra cui "Uomini vittime di donne: quando il sesso forte è debole" (Casa Editrice Persiani, Bologna - 2014).
Riporto le parole salienti di una recensione a questo libro che ho trovato su Amazon:
[...] l’autrice, semplicemente andando a controllare i dati ISTAT, dimostra che non è affatto vero che la violenza domestica è la prima causa di morte tra le donne (anzi, probabilmente è l’ultima) e che al contrario negli ultimi decenni questi episodi sono molto diminuiti rispetto al passato.
L’altra cosa importante che il libro dimostra è che non è affatto vero che le donne sono degli angioletti, dato che anch’esse sono protagoniste di episodi di violenza domestica, con percentuali uguali a quelle degli uomini. Insomma, uomini e donne sono violenti allo stesso modo. La violenza delle donne si esplica sia in maniera fisica, ma anche in maniera psicologica. In quest’ambito sono davvero gravissimi gli episodi che si verificano in sede di separazione, ad esempio con donne che accusano falsamente i mariti di abusi sessuali sui figli (magari facendoli anche finire in galera), oppure donne che mettono i figli contro i genitori (la cosiddetta alienazione parentale). Non di rado quindi accade che un figlio venga affidato a una madre violenta piuttosto che a un padre amorevole, dato che nella maggior parte dei casi i figli vengono sempre affidati alla madre (insomma, i padri non esistono o sono superflui, come dicono certe femministe).
[...]
C’è poi il fatto che gli uomini stessi spesso fanno fatica a riconoscersi nel ruolo di vittima, e quindi non denunciano gli abusi, o magari non li denunciano per paura di essere presi in giro e considerati dei mezzi uomini che si fanno mettere i piedi in testa dalla moglie (cosa che in effetti spesso accade). 

Qui sotto, un video del canale Youtube "Pro o Contro Podcast" di Anna e Sonia, che quest'ultima ha deciso di fare avendo ricevuto in poche ore dal lancio del suo sondaggio su Instagram centinaia di messaggi di uomini che raccontavano di aver subito violenza fisica e stalking da parte di donne. Le due ragazze offrono interessanti riflessioni oltre alla lettura delle testimonianze pervenute. A queste si aggiungono tantissimi commenti di utenti che raccontano loro esperienze simili.

Ecco poi un video di Matt Carus, in cui lo youtuber porta dati che smentiscono la narrazione mediatica quasi a senso unico che dipinge l'uomo come unico carnefice e la donna come unica vittima:

In fine linko un articolo del Giornale di Udine del novembre 2023 intitolato I dati, quelli veri, su femminicidi e maschicidi, che smontano la teoria sul “patriarcato”, che smonta vari luoghi comuni sull'argomento: https://www.ilgiornalediudine.com/cronaca/i-dati-quelli-veri-su-femminicidi-e-maschicidi-che-smontano-la-teoria-sul-patriarcato/
Ne riporto un piccolo stralcio:
la violenza sulle donne è in aumento”. Oggettivamente falso. Gli omicidi di ambo i sessi in Italia sono al minimo storico e sono calati drasticamente anche soltanto rispetto a 30 anni fa [...] nel 1991, omicidi 1916; 1995, omicidi 1000; 2000, omicidi 746; 2005, omicidi 601; 2010, omicidi 526, 2015, omicidi 469, 2022, omicidi 309. Soltanto dal 1991 al 2022 gli omicidi di persone di ambo i sessi sono calati di oltre l’80%.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, anche l'uomo può subire violenze da parte della donna. La violenza di genere non è esclusiva delle donne e può essere commessa da persone di qualsiasi genere.

*Tipi di violenza*
Gli uomini possono subire diversi tipi di violenza da parte delle donne, tra cui:

1. *Violenza fisica*: colpi, calci, graffi, ecc.
2. *Violenza verbale*: insulti, minacce, umiliazioni, ecc.
3. *Violenza emotiva*: manipolazione, controllo, isolamento, ecc.
4. *Violenza sessuale*: stupro, abuso sessuale, ecc.
5. *Violenza economica*: controllo delle finanze, appropriazione indebita, ecc.

*Barriere alla denuncia*
Gli uomini che subiscono violenze da parte delle donne possono incontrare diverse barriere alla denuncia, tra cui:

1. *Stigma sociale*: la percezione che gli uomini non possano essere vittime di violenza.
2. *Mancanza di supporto*: la mancanza di servizi e di supporto specifici per gli uomini vittime di violenza.
3. *Paura di non essere creduti*: la paura che la loro denuncia non sia creduta o sia minimizzata.
4. *Paura di rappresaglie*: la paura di subire rappresaglie da parte della donna o dei suoi familiari.

*Importanza della denuncia*
È importante che gli uomini che subiscono violenze da parte delle donne denuncino gli abusi e cerchino aiuto. La denuncia può aiutare a:

1. *Fermare la violenza*: la denuncia può aiutare a fermare la violenza e a proteggere l'uomo da ulteriori abusi.
2. *Ottenere supporto*: la denuncia può aiutare l'uomo a ottenere supporto e aiuto da parte di servizi specializzati.
3. *Promuovere la consapevolezza*: la denuncia può aiutare a promuovere la consapevolezza sulla violenza di genere e a ridurre lo stigma sociale associato alla vittimizzazione maschile.

Poi ci lamentiamo se esistono i narcisisti e manipolatori sono maschi che hanno subito violenze psicologiche e fisiche. Persone che purtroppo non si abbandonano all' empatia, all'amore,alle emozioni e a un' apertura di dialogo . Purtroppo nella loro mente malata ovvero distrutta dalla comunità che li circonda trovano sollievo nel trattare le donne come essi sono stati trattati, facendole sentire imperfette non alla loro altezza sia nell'aspetto estetico che nel comportamento, come se cercassero un riscatto.

Marco ha detto...

Qualcosa mi dice che questo commento, a parte l'ultimo paragrafo, sia frutto di un'intelligenza artificiale.
Se una persona è interessata a un argomento può fare domande in merito a un'intelligenza artificiale senza bisogno che qualcun altro ne abbia incollato la risposta su un blog o in un commento. Per questo sono molto più benvenuti i commenti frutto di una riflessione del loro autore o di una sua ricerca che al suo posto un'intelligenza artificiale non sarebbe stata in grado di fare.
E soprattutto sono più benvenuti i commenti non anonimi, tanto più che subito sopra allo spazio dei commenti c'è scritto chiaramente e ne è riportato il motivo.

Ciò che nell'ultimo paragrafo hai detto sul narcisismo è a dir poco superficiale. Al narcisismo contribuiscono molti fattori: fattori genetici, genitori iperprotettivi o assenti o ipercritici o iperidealizzanti o essi stessi narcisisti, relazioni di attaccamento, abusi fisici o psicologici nell'infanzia, ambiente culturale che promuove un eccessivo individualismo.

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