07 febbraio 2017

Facebook = notiziario personale e poco più. O potrei non seguirti

Facebook è un bellissimo strumento nato per aumentare il contatto fra AMICI che altrimenti comunicherebbero fra loro molto meno: spiace incontrarsi poco per via della distanza geografica, spiace frequentarsi poco perché i momenti in cui si è liberi non sono gli stessi, spiace non aver tempo per tutti e dover dedicare a qualcuno più tempo, a qualcun altro meno, e a qualcun altro ancora zero o quasi.

Facebook risolve almeno in parte questo problema. In pochi secondi o minuti posso inviare un messaggio a tutte le persone a cui voglio che arrivi. Così, con un dispendio minimo di tempo faccio sapere ai miei amici le novità della mia VITA; viceversa, con un dispendio di tempo molto più breve degli incontri offline, vengo a sapere delle novità delle loro VITE.

Riguardo quest'ultimo aspetto, però, a un certo punto mi sono accorto di un problema. Scorro la mia bacheca, entusiasta di avere velocemente un panorama di informazioni sulle novità delle VITE dei miei amici che altrimenti mi porterebbe ore e ore che purtroppo non ho... ma mi accorgo che lo scrolling della mia bacheca per vedere tutti i post comporta comunque una spesa di tempo eccessiva.

Questo per due motivi. Uno è che (nel momento in cui sto scrivendo questo articolo) ho tantissimi FB-friend, in quanto non ho ancora effettuato una selezione che conto di fare in un futuro prossimo... (non credo l'amicizia su FB si debba mantenere se non si è veri amici davvero, come ho spiegato in quest'altro articolo, e come potrai intuire avere centinaia di veri amici sarebbe bello ma è abbastanza inverosimile).
L'altro motivo, oggetto della trattazione di questo articolo, è che tanti amici usano troppo il proprio diario FB per post diversi da quello per cui FB dovrebbe servire. Post che, invece di parlare delle proprie novità, sono del tipo

"Ragazzi, sentite bella sta canzone"
"Sentite sta barzelletta"
"Leggete sta perla di saggezza"
"Guardate com'è buffo sto bambino / gatto / politico / cinghiale / ..."
"Ve lo ricordate sto giocattolo / motorino / spot pubblicitario degli anni '80? Che tempi!"
"Leggete sto scoop! La merendina cancerogena! / La Tachipirina che fa malissimo! / L'ISIS l'hanno inventato gli USA! / ..."
"Mi raccomando, siate buoni come me, scrivete Amen per solidarietà per questo bimbo nato senza il culo"

...Che sono tutte proposte interessantissime, ci mancherebbe. Solo che Facebook non è nato per questo. È nato, lo ripeto, per tenere in contatto gli amici e consentire loro di raccontarsi a vicenda le proprie novità.

Metti che tu sia uno di quegli amici che, per un qualche motivo, io non vedo mai o quasi mai se non per caso. Metti che per questo motivo io sia grato a Mark Zuckerberg e il suo staff per aver creato Facebook, che mi permette, con i pochi ritagli di tempo che ho ogni giorno, di dare un'occhiata alla mia bacheca per sapere se è successo A TE qualcosa di bello per congratularmi, o se è successo qualcosa di brutto A TE per aiutarti, o se è successo qualcosa di buffo, sempre A TE, per riderci o farci una battuta, etc.
Anche se si ha poco tempo a disposizione, ci tengo a sapere le novità degli amici, visto che abbiamo uno strumento che è fatto apposta e che ha proprio questa funzione.

Però tu non sabotarla, questa funzione. Ti prego. Pubblica le cose con saggezza.

Va bene che tu scriva dell'arresto di quel politico SE TU sei quel politico. Oppure SE TU sei il magistrato che ha fatto arrestare quel politico. Oppure se l'automobile della polizia che portava quel politico in caserma è passata sopra AL TUO PIEDE, fratturandotelo. Insomma, se la cosa un minimo ti riguarda.
E se fai una domanda a me e agli altri amici su un fatto della politica che non hai compreso? Va bene: chiedere un favore agli amici è normale. Lo è anche fare un sondaggio perché cerchi suggerimenti su cosa regalare a tuo cugino per il suo compleanno, o per sapere se è normale che la sua fidanzata si comporti in quel modo in reazione a bla bla bla, o per sapere cosa ne pensano gli amici di qualcosa nel caso in cui tu abbia BISOGNO di saperlo, o tu sia davvero MOLTO CURIOSO di saperlo, perché non saperlo ti crea problemi, tipo una crisi esistenziale, e quella crisi esistenziale riguarda la tua vita. Quindi diciamo va bene.
Va bene anche linkare, come faccio io, i link agli articoli che hai da poco tempo pubblicato sul tuo blog. Si tratta di una notizia sulla tua vita, dato che l'articolo l'hai pubblicato tu.
E invitare a firmare una petizione o a donare dei quattrini per una giusta causa? Qui siamo al limite. Nel senso che se quella petizione o giusta causa non ti riguarda direttamente, si può dire che ti riguardi indirettamente, perché tu tieni molto alla questione ed è sensato che tu inviti gli amici a seguire il tuo esempio. Fermo restando che non è credibile che tu dedichi interamente la tua mente e la tua vita alle petizioni, a meno che tu non lavori ad esempio per Amnesty International. Quindi, come me, fallo con moderazione.

Cosa invece non vorrei proprio vedere sulla mia bacheca?

Post di amici che sembrano dei portalettere di un giornale o di un blog perché quella o quell'altra notizia è interessante, importante, divertente, etc.

E le barzellette? Se sto leggendo un libro sugli insetti della foresta amazzonica e nel mezzo di un capitolo trovo un riquadro con una barzelletta, la cosa non mi piace. Stavo facendo un'altra cosa. Il libro di barzellette lo leggo quando decido che mi va di ridere.
E se sto guardando la bacheca di Facebook (che è un notiziario sugli amici) ? Stessa cosa.

Non interpretare tutto questo pensando che io sia una persona estremamente pignola e irritabile. È un dato di fatto che il tempo della maggior parte delle persone è limitato. E la confusione sottrae tempo e non mi permette di usare come vorrei il poco tempo libero che ho.
Del resto non sarà la prima volta che senti parlare di "perdere tempo su Facebook". L'associazione fra "Facebook" e "perdita di tempo", anche se un po' superficiale e snobbistica, ha un suo perché. Che consiste proprio nel suo uso inappropriato da parte di un utente moltiplicato per tutti gli utenti che segue, che di solito sono molti. Il tempo necessario alla consultazione della bacheca si quintuplica o si decuplica, e fra l'altro aumenta il rischio di distrarsi e perdersi una notizia particolarmente importante su un amico.

Non è che io sia masochista e non ami leggere notizie interessanti, importanti o divertenti. Solo che quando ho voglia di farlo ci penso da me. E se decido che Facebook è per me un luogo dove non solo leggere notizie che riguardano i miei amici, ma anche leggere le notizie, aggiornarmi su un argomento scientifico, guardare vignette divertenti, etc, seguo un gruppo o una pagina dedicata a uno di questi argomenti. Così gli argomenti in più che mi portano via tempo me li scelgo da me.

Ma ipotizziamo pure che tu sia follemente innamorato di un giornale o di un blog a cui è abbinata una pagina Facebook. Lo ritieni troppo, troppo forte, e ritieni che consigliarmi di cliccare "Mi piace" su quella pagina significhi farmi un favore. Te lo sto proibendo? No. Puoi fare un post in cui dai questo consiglio. Condividi con UN post il link alla pagina che ti piace tanto. Pagina che, se lo deciderò, inizierò a seguire, senza che ne linki i singoli post.

E se vuoi consigliare anche quella pagina ai tuoi futuri amici di Facebook?
I tuoi futuri amici, se davvero sono interessati ad ispirarsi alla lista delle tue pagine preferite, ci pensano da soli: il momento in cui diventerete amici sarà un'occasione per loro di visitare il tuo profilo e vedere le pagine a cui hai messo "Mi piace" e i gruppi a cui appartieni.
Già. Pochi lo fanno. Se proprio ci tieni a che lo facciano, puoi sempre prendere l'abitudine di ricordarglielo in chat subito dopo esser diventati FB-friend.

Ecco, ti ho detto come devi comportarti. Vengo adesso a cosa ti accadrà se non ti atterrai alle mie disposizioni.
Beh, ti accadrà che io farò quello che non vorrei mai dover fare: dopo un po' smetto di seguirti.

Mi spiace. Ho accettato la tua amicizia perché ero lieto che tu condividessi con me le tue gioie e i tuoi dolori, perché questo l'amicizia è. Se però in mezzo alle 2 o 3 condivisioni appropriate ne trovo 40 inappropriate... Insomma, pensa a un amico che ti telefona per raccontarti una barzelletta. Non sempre la stessa, intendo. Una nuova ogni volta. Magari trovi le sue barzellette sghignazzosissime. Però lo fa 5 volte al giorno, portandoti via un sacco di tempo che non puoi dedicargli. Cosa fai dopo averglielo spiegato e dopo aver constatato che continua a comportarsi nello stesso modo? Quando vedi il suo numero sul display del tuo cellulare, non gli rispondi più. O almeno gli rispondi solo sporadicamente. Certo, con questo c'è il rischio che lui abbia necessità di contattarti per una questione importante, o addirittura per un'emergenza, e che tu non risponda. Beh, se l'è cercata.

Su Facebook... uguale.

Se non hai capito la similitudine ora forse ti verrà da rispondere che il post su FB non squilla come il telefono e quindi non disturba. È come dire che non va bene il mio discorso perché Facebook è blu e il tuo telefono è nero. La similitudine calza non per l'aspetto dell'urgenza, ma semplicemente per l'aspetto del tempo a disposizione.
Se fra te e la buona comunicazione c'è la stessa somiglianza che fra Trump e Mandela, forse ti viene da obiettare che la telefonata è diretta a una sola persona, mentre il post su FB è diretto a tante persone. Dimenticando che questa non è un'attenuante, ma un'aggravante, dato che continua a sussistere tutto quello che ho detto e in più viene moltiplicato per tutti i tuoi contatti.

Conclusione: se a lungo hai inviato post che non riguardavano la tua vita e noti che dopo aver raccontato della triste scomparsa del tuo animale domestico o di un tuo parente io non ti faccio le condoglianze, o dopo aver annunciato la tua laurea io non ti faccio i complimenti, non è perché io non sono un buon amico. È perché tu non sei un buon utente.

Aggiornamento: circa un anno e mezzo dopo la pubblicazione di questo articolo, ho pensato che una persona che non seguo su Facebook può essere mia amica su Facebook solo se rimaniamo in contatto abbastanza frequentemente (ad esempio dal vivo). Questo perché rimanere amico di una persona di cui per molto tempo non ho notizie non è prudente: se dice o fa una cosa tremendamente sciocca, non ho modo di saperlo e quindi, da buon amico, di rimproverarlo... o di togliergli l'amicizia, se dimostra un comportamento che trovo anti-etico più di tanto. Non sarebbe bello se qualcuno mi dicesse: "Guarda che Tizio mi ha detto/fatto questa cosa orribile... mi stupisco di te, che ci sei amico!".
Dunque ho deciso che, salvo rare eccezioni, un FB-friend che decido di non seguire è un FB-friend che decido di cancellare dalla mia lista di amici.

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2 commenti:

Catia ha detto...

Ho letto il tuo articolo. Potrei perdermi in mille parole ma, delle volte, con un amico mi piacerebbe ascoltare semplicemente una canzone ed ecco che la condivido sulla home. Mi piacciono i quadri e li condivido: è come se ammirassi un dipinto con amici. Il mio intento non è annoiare e se lo faccio mi dispiace. Insomma... il discorso, ridotto all'osso è: quanto ci tieni veramente ad un amico?Se io ci tengo continuo a seguirlo( se è vero amico)magari ..gli scrivo in privato e gli faccio notare che forse un eccesso di post di una certa natura possono seccare la gente. Per quel che mi riguarda cercherò di condividere meno canzoni...forse ne condivido almeno una al giorno. Grazie, il tuo art.mi ha fatto riflettere: spero di non essere tra quelli che non segui più...per una canzone in più...

Marco ha detto...

Secondo me non è Facebook il luogo per proporre agli amici di ascoltare una canzone, a meno che non sia stata scritta o interpretata da te pochi giorni fa. Come ho detto, facebook è un notiziario per le novità sulla tua vita. Se vuoi proporre altre cose ai tuoi amici (che valgono indipendentemente dall'essere pubblicate oggi o fra un anno), crea un blog, magari con newsletter (gli interessati si iscriveranno). Una volta creato il blog, annuncialo con un aggiornamento di stato, e poi linkalo nella descrizione del tuo profilo FB.
Particolarmente utile alla condivisione di contenuti altrui è la piattaforma di "re-blogging" Scoop.it.

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