15 dicembre 2014

La bufala della depressione che non è segno di debolezza

Ho visto poco fa una delle tante catenine di Sant'Antonio feisbucchiane. Un JPG con sfondo viola, un logo poco visibile e le seguenti scritte:

Depressione, ansia e attacchi di panico non sono segno di debolezza. Sono il risultato del tentativo di aver cercato di essere forte per troppo tempo. Vuoi lasciarlo sulla tua bacheca per almeno un'ora? La maggior parte della gente non lo farà, ma è la settimana della salute mentale! Uno su tre di noi altri ne soffrirà in qualche momento della sua vita per aver cercato di essere forte per troppo tempo. Su richiesta ho provveduto al copia e incolla perché ritengo che la depressione sia un problema da non sottovalutare.

Ho commentato facendo presente che uno dei segni che ti fanno identificare istantaneamente una bufala è leggere che "è la settimana" di qualcosa senza specificare quando, cosicché la notizia gira per X anni di seguito.

Ecco cosa ha risposto il condivisore mio FB-friend:

Se è una bufala o no non mi importa. È il senso che conta.

Niente affatto. NIENTE AFFATTO, diamine.
Come fa a decidere sulla bontà di un messaggio una persona non esperta in materia? Per prima cosa guarda chi lo ha scritto e come si sta comportando. Anche se ti trovi in terra straniera, puoi renderti conto del fatto che la persona più adatta a cui chiedere dove si trova la scuola di tiro con l'arco non è certo un signore con occhiali scuri che cammina agitando un bastone bianco.

Posso avere il ragionevole sospetto che "il senso che conta" possa contare dieci o contare zero a seconda del modo in cui viene presentato. Questo non significa necessariamente che il messaggio contenga il 100% di informazioni false e consigli controproducenti, ma significa che non è affidabile, ovvero potrebbe essere così come non esserlo. Cinquanta per cento. Stessa affidabilità che dire "fra 5 anni a quest'ora pioverà". Può esser vero o falso; leggere quel messaggio o non leggerlo è la stessa cosa, ovviamente tranne la perdita di tempo per averlo letto e un po' di tristezza per il credulone che pensava di far buona cosa a diffonderlo.

Ho detto 50%, ma sono stato troppo buono. In realtà da chi scrive messaggi in un certo modo non si ha motivo di aspettarsi la sagacia di reperire informazioni da fonti affidabili anziché inventarli di sana pianta o riportarli per sentito dire da chi se li è inventati mentre si aspirava una canna col naso.
E se pronunci delle tesi che ti sono venute in mente mentre aspiri una canna col naso, quante probabilità su 100 ci sono che tale tesi corrisponda al vero? Molto meno di 50, ho timore.

Andando nel merito del suddetto messaggio (ma anche di tanti di altre catenine di Sant'Antò), notiamo, senza bisogno di essere esperti in materia, dei guai comunicativi che mettono in gran dubbio l'affidabilità dell'autore:

"Sono il risultato del tentativo di aver cercato di essere forte per troppo tempo"

Chissà cosa significa "essere forte". 100% retorica (spicciola), 0% consigli chiari su cosa fare e non fare.

"è la settimana della salute mentale! Uno su tre di noi altri ne soffrirà in qualche momento della sua vita"

Uno di "noi altri" soffrirà di salute mentale? Bellissimo.

Inoltre l'autore snocciola la solita sfiduccia pateticuccia codadipaglierina

"la maggior parte della gente non lo farà".

Oh ma quanto mi fai sentire in colpa! Più efficace di un cagnolino pelosone di quelli che hanno gli occhi tristi anche quando stanno normale. Mi tocca condividerla, adesso. Sì, ciao.

E dai, questa roba secondo me mica aiuta contro la depressione. La fa venire. Per via di chi l'ha scritta e per via di chi la condivide.

Insomma, l'autore del messaggio potrebbe essere un intelligentissimo essere umano di 4 anni che, essendo un bambino prodigio, ragiona come un undicenne che ha voglia di sembrare un un piccolo Budda Buddino de noiartri. Apprezzabile, ma direi non abbastanza per garantire che non abbia sparato che sciocchezze.

Dunque ora condividi questo articolo commentando il post de quo se malauguratamente ti è capitato di vederlo. E se non ti è ancora capitato, condividilo su FB e G+ come misura preventiva.

...Perché se voglio sapere cosa sono depressione, ansia e attacchi di panico, e se voglio avere consigli davvero utili per risolvere problemi del genere, mi sa che chiederlo a una persona con un nome e un cognome e un motivo per ritenerlo esperto in materia è sempre meglio che affidarsi a un anonimo bimbominchia che ha scritto un JPG su Facebook con buffa sintassi che però l'importante è il senso... e che purtroppo ha ottenuto discreto successo fra i condivisori facili; con uno di questi ho discusso brevemente cercando di spiegargli quanto sopra ma non ho ottenuto gran successo, dato che ha deciso di cancellare i miei commenti.

Allora lo dico in questo blog, mia libra valvola di sfogo: questo salire sul carro dei vincitori del boccalone d'oro condividendo catenine che l'importante è il senso, lo dico perché per me è importante, mi fa senso.

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