A fine 2009 sono stati pubblicati sul web molti articoli intitolati tipo "Dare di 'cretino' ha rilevanza penale".
Uno di questi esordiva con "È reato dare del 'cretino' ad una persona, sostenendo che si tratta di esercizio del diritto di critica in un confronto politico".
Ma questo era già ovvio. Ci vuole una discreta ignoranza in tema di diritto per non sapere che è reato dare del cretino a una persona, o dell'imbecille, o dello scemo.
Solo più avanti, nonostante il fuorviante titolo ed esordio degli articoli, si capiva cosa c'era di nuovo: la Quinta sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 31096, aveva stabilito che è reato anche solo dire a qualcuno "Ti stai comportando da cretino". La vera notizia quindi era che la frase "Ti stai comportando da [aggettivo/nome ingiurioso]" ha rilevanza penale, sebbene descriva il comportamento dell'interlocutore piuttosto che la sua persona.
A proposito di ingiurie e di rilevanza penale, l'anno scorso la Cassazione Penale, con sentenza n. 27980/2013 ha stabilito che configura il reato di ingiuria dare del cretino e anche dare di stupido. Anche questo mi pareva abbastanza scontato. Ciò nonostante non me la sento di essere sicuro su cosa ne penserebbe la Cassazione Penale su un caso misto fra i due, e cioè sul fatto che "ti stai comportando da stupido" sia reato oppure no. Stando a quanto sopra si direbbe di sì, ma purtroppo, purtroppissimo, il diritto è ben lontano da essere una scienza esatta.
Da non dimenticare inoltre che in Italia, a differenza che nel diritto anglosassone, una sentenza passata può essere persuasiva ma non legifera obbligatoriamente, quindi anche nel caso di due situazioni identiche ci si può aspettare una sentenza diversa a seconda dell'opinione dei giudici.
Inoltre, come spiegato sul sito laleggepertutti.it, la Cassazione Penale con sentenza n. 30790/14 dell’11.07.2014 ha stabilito che la valutazione del reato di ingiuria deve tenere conto del contesto, come spiegato in questo articolo.
Sullo stesso sito, altri due articoli interessanti in argomento:
"Offese: quando la critica diventa ingiuria?"
e
"Quali parolacce rientrano nell'ingiuria".
Concludo ricordando una sentenza sugli SMS, emessa della Sezione I Penale n. 18449 del 29/04/2005, che ha stabilito che l'invio di SMS non può configurare il reato di molestia poiché, trattandosi di messaggi scritti e non orali, non ledono la privata tranquillità. Bah. Che sentenza ingiusta. Secondo me la possono ledere eccome. Comunque la sentenza ha affermato che se gli SMS contengono espressioni offensive ciò configura il reato di ingiuria. Beh, vorrei vedere.
Sullo stesso sito, altri due articoli interessanti in argomento:
"Offese: quando la critica diventa ingiuria?"
e
"Quali parolacce rientrano nell'ingiuria".
Concludo ricordando una sentenza sugli SMS, emessa della Sezione I Penale n. 18449 del 29/04/2005, che ha stabilito che l'invio di SMS non può configurare il reato di molestia poiché, trattandosi di messaggi scritti e non orali, non ledono la privata tranquillità. Bah. Che sentenza ingiusta. Secondo me la possono ledere eccome. Comunque la sentenza ha affermato che se gli SMS contengono espressioni offensive ciò configura il reato di ingiuria. Beh, vorrei vedere.
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