22 ottobre 2010

Un figlio vegetariano: AAAAH!!! Cosa gli do da mangiare adesso?!!!

Ma quant'è grottesca la reazione di certi genitori (o chi ne fa le veci, sottinteso d'ora in avanti) quando il figlio (o chi ne fa le veci, sottinteso d'ora in avanti), spiega loro che non vuole più mangiare animali.

"E adesso cosa gli do da mangiare?"

Come se fosse una richiesta di cibi introvabili: "Mi ha chiesto il pomodoro venezuelano indù incrociato con quello della Bielorussia, che vendono solo a pyongyang.. ma in questo periodo hanno smesso di importarlo, e quando telefono per sapere quando rientrerà è sempre occupato.. Come faccio a prepararlo per stasera?".

E invece no. È il contrario. Non si tratta della richiesta di un cibo. Si tratta della ELIMINAZIONE di alcuni cibi.

Facciamo un esempio. Metti che oggi vuoi cucinare del ragù di carne. Ma hai un figlio vegetariano!
Niente panico. Calma. Un solo accorgimento. Basta che non glielo dai.
 
Non ha grandi pretese, il figlio vegetariano: vuole frutta, verdura, cereali, latticini e uova. Possibilmente non eccedere con questi due ultimi alimenti, per il bene della sua salute.

E se oltre a essere vegetariano è anche vegano? La cosa si complica ulteriormente?
No, non si complica ulteriormente, visto che mai si è complicata, ma al contrario si è semplificata.
Se oltre a essere vegetariano il figlio è anche vegano, dargli da mangiare sarà ANCORA PIÙ FACILE.

E con cosa sostituiamo ciò che non mangia più?

Sancta simplicitas: lo sostituiamo con ciò che continua a mangiare, aumentandone le dosi.

E no, i vegani non hanno una dieta poco varia. Per un approfondimento su questa straordinaria rivelazione, ti invito a leggere l'articolo "Sei vegano? Ma allora cosa mangi?".

21 ottobre 2010

Vendita online di un prodotto digitale da scaricare

Ecco come funziona il tipico sistema di vendita online automatizzata di un prodotto digitale da scaricare...

Fra i risultati di una tua ricerca su Google ce n'è uno che attira la tua attenzione. Ci clicchi su, e ti trovi a visitare una pagina web dove vieni invitato a inserire il tuo indirizzo e-mail su un form al fine di scaricare un prodotto gratuitamente oppure di ottenere informazioni su un dato argomento (che può essere il prodotto in vendita).

Inserita la tua e-mail e premuto il bottone "invia" o simili, ricevi un messaggio che ti invita a cliccare su un link per verificare se sei stato effettivamente tu a inserire il tuo indirizzo e-mail in quel form.

Una volta confermato col clic, ricevi un messaggio che ti ringrazia per l'iscrizione e ti preannuncia l'arrivo di altre e-mail informative (leggasi "pubblicitarie-persuasive"). Nel caso in cui ti sia stato promesso il prodotto gratuito, questo messaggio contiene anche il link per scaricarlo. Spesso questo prodotto gratuito è un "assaggio" di un prodotto più completo, quello che il venditore vuole indurti ad acquistare.

Le e-mail che arrivano successivamente a distanza di uno o più giorni l'una dall'altra contengono argomentazioni mirate a comprare il prodotto e contengono tutte lo stesso link, cliccando sul quale accedi alla cosiddetta "Landing page".

La "Landing page" è una pagina Internet spesso scritta con dei precisi accorgimenti sintattici e con un preciso stile (non di rado ai limiti o anche oltre i limiti del ridicolo agli occhi di una persona intelligente), nella quale si decantano le lodi del prodotto e si invita all'acquisto.

Quando clicchi per procedere all'acquisto esegui il pagamento con PayPal o altro sistema elettronico, e ricevi subito dopo via e-mail il link per il download del prodotto digitale.

Tutte le e-mail di cui sopra sono inviate automaticamente da un sistema predisposto, e il venditore, una volta impostato questo sistema, non deve fare nulla per vendere.

Non sa neanche che tu hai acquistato il prodotto finché non controlla
es. quanto ha venduto nel mese X il suo prodotto + sistema di persuasione-distribuzione automatizzato.

07 ottobre 2010

Indirizzi e-mail usati mai o di rado


Fra i tuoi indirizzi e-mail ce n'è uno che non controlli mai?
Eliminalo.

Fra i tuoi indirizzi e-mail ce n'è uno che controlli rarissimamente, giusto per scaramanzia, o che usi solo per mantenere l'anonimato, o per iscriverti su vari siti web di cui non ti fidi per metterti al riparo dallo spam?
Attiva su questo indirizzo una risposta automatica affinché un essere umano che ti scrive riceva automaticamente una risposta del tipo "Non uso praticamente mai questo indirizzo, scrivimi su [......@......]".

E se, non avendo ancora impostato l'auto-reply, scopri per caso che qualcuno ti ha scritto all'indirizzo che non usi mai o quasi mai, non limitarti a rispondere tipo "Usa quest'altro indirizzo, che è [....@..]".
Preoccupati di scrivere la tua risposta dall'indirizzo e-mail che usi più spesso.

..Perché distrattamente il tuo interlocutore potrebbe fare questo ragionamento: "Mi sta dicendo che non devo scrivergli a quell'indirizzo, perché non lo usa mai; di
conseguenza adesso mi sta scrivendo dall'indirizzo giusto.. quindi per rispondergli mi basta fare un reply a questo suo messaggio". Potrebbe così fare un semplice reply al tuo messaggio, che di nuovo controllerai con estremo ritardo!

D'altra parte, tenendo conto che non necessariamente un utente applica la misura che ho appena consigliato, se ti capita di leggere una risposta del tipo "Non scrivermi a [....@....,, usa piuttosto [.....@.....]", stai attento a non fare il suddetto errore: prima di spedire il tuo reply accertati di spedirlo all'indirizzo più usato!!

03 ottobre 2010

Come ho automatizzato l'inoltro *istantaneo* su Gmail di messaggi da un'altra casella di posta e la loro successiva cancellazione

Per impostare un immediato trasferimento automatico dei messaggi arrivato al mio indirizzo di posta non-Gmail nella casella Gmail, ho semplicemente usato la funzione di inoltro che praticamente tutte le webmail hanno.
Per non far intasare la casella non-Gmail, ho disposto artigianalmente il suo svuotamento in questo modo:
su un secondo mio account Gmail ho predisposto il succhiamento dei messaggi dal'account non-gmail (l'uso di Gmail come client che preleva i messaggi da altre caselle di posta a intervalli di 40 minuti o giù di lì), scegliendo di non lasciare una copia dei messaggi sull'account sorgente.

Per non intasare neanche questo secondo indirizzo Gmail, ho disposto un filtro: ogni messaggio che non contiene una parola improbabile, tipo "ldfgjkhnlsbkngkbvhjmpf", va diretto nel cestino (e ogni e-mail che finisce nel cestino viene automaticamente eliminata dopo 30 giorni).

Dunque ogni e-mail che mi arriverà sul mio account non-Gmail marco@psicoperformance.com verrà IMMEDIATAMENTE inoltrata su codisilver@gmail.com, dove potrò controllarla, mentre dopo massimo 40 min - 1 ora verrà cancellata grazie al secondo account Gmail succhiatore e cancellatore.

Furbo io, no?

Poi, per avere la possibilità di inviare dall'interfaccia Gmail un messaggio il cui mittente figuri  come marco@psicoperformance.com ho usato il procedimento standard che tale interfaccia prevede quando si tratta di usare Gmail come client.