14 febbraio 2013

Poste italiane e lo stravolgimento dell'italiano ("gratis")

Certi venditori, per piazzare i loro prodotti o servizi, dicono la verità, ma evidenziando di più alcune cose (quelle che a loro convengono) e meno altre (i lati meno simpatici dell'acquisto o abbonamento, etc).

Altri venditori invece MENTONO PROPRIO.

...In alcuni casi fingono di non conoscere la lingua italiana e, quando vengono beccati, si ostinano a violentarla pur di fingere di credere di aver ragione.

Ieri mattina sono andato nell'ufficio delle Poste Italiane di Montevarchi per richiedere il servizio "comunicazioni online", come suggeritomi da una pagina del sito Poste.it, altrimenti non posso consultare il saldo e i movimenti della mia carta PostePay (ogni qualche mese c'è una nuova precauzione che interrompe il servizio e mi obbliga a recarmi personalmente all'ufficio postale).

E l'impiegata, già che c'era, mi ha voluto parlare di quant'è bello avere un conto alle Poste.

Mi ha detto che il servizio di home banking, quello che permette di fare le operazioni bancarie online, è gratuito.

Che significa che un servizio è gratuito secondo te?
A casa mia (e nella mia lingua), un servizio è gratuito quando ne usufruisci e non paghi nulla.

Secondo questa signora invece no.

Secondo lei il servizio è gratuito, però quando lo usi devi pagare. Capisci? E' gratuito. Devi pagare.

Spiegazione della ridicola contraddizione: ci sono banche che ti fanno pagare un tot all'anno per avere la possibilità di fare operazioni bancarie. Mentre invece il punto di forza di Poste Italiane è che se non usi il servizio non paghi nulla, bontà loro!!! Quindi secondo lei da questo si deduce non che le altre banche sono esose. Si deduce che il servizio di Poste Italiane è gratuito.

Mi sono venute in mente frasi tipo una che ho sentito anni fa riguardo alla telefonia: "Il servizio è gratuito; la sua attivazione è a pagamento".
Come dire: il cartolaio mi ha detto che i quaderni sono gratuiti, però è a pagamento la loro consegna. Sono gratis, certo. Finché rimangono nei suoi scaffali. Quando passano in mano mia, sono a pagamento.

Ma ficcati un melone in bocca.

Se vuoi evidenziare che un servizio non ha costi fissi devi dire una frase che non è niente di complicato:

"NON HA COSTI FISSI".

Non puoi dire che è gratis. Se lo dici menti. Perché è a pagamento, non è gratis.

E se non capisci questo, e se sei convinta che un servizio senza costi fissi possa dirsi per questo "gratuito" significa che non sai l'italiano o fingi di non saperlo. Quindi o sei una capra o sei un'imbrogliona. O tutt'e due.

Ho saputo dalla stessa impiegata che le tariffe telefoniche di Poste Mobile sono veramente interessanti. Ma visto come si è comportata, se deciderò di passare alla suddetta compagnia telefonica lo farò da un altro ufficio postale. Perché la mancanza di trasparenza va punita.

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