È passato quasi un anno da un fattariello che non ricordo come mai ho aspettato così tanto a pubblicare. Mi sa che volevo prima vedere se mi sarebbe arrivata una risposta da Wind. E, se ricordo bene, mi è arrivata dopo qualche settimana una risposta cartacea in cui Wind mi confermava che non era attivo alcun servizio dell'azienda di avevo parlato nella mia email... risposta che non centrava affatto il problema di cui mi ero lamentato, e cioè la imbecille politica aziendale spiegatami dal loro impiegato (vedi sotto).
Ecco a chi appartiene il n. 4850203:
Ecco a chi appartiene il n. 4850203:
WEFLY Srl
con sede legale in Milano, Piazza Diaz n. 7, P.IVA 07614710965
proprietaria del sito www.adessovinci.it
Fonte: questa pagina della privacy policy (ehm...) del sito suddetto, nonché questa pagina del servizio Whois offerta da Whois.domaintools.com.
Su vari forum e blog potresti trovare varie notizie sulla società Wefly srl e sul numero 4850203, come messaggi indesiderati tipo "I-WIN: abbonamento attivo. Partecipi al concorso. Costo: 5€/sett. Max 3 SMS/sett. Per disattivare invia I-WIN STOP al 4850203.Info 0423402080"
E io qui cosa scrivo? Parlo delle lamentele per uno dei servizi che si è attivato senza che io facessi nulla per approvarlo? Ma no, parliamo di un altro aspetto, e cioè quello che mi è stato detto da due operatori di quella che al tempo era la società telefonica di cui mi servivo, la Wind, a cui mi sono rivolto per chiarimenti. Talvolta c'è da rimanere intontiti dall'idiozia di certa gente.
Cosa mi hanno detto di così tremendo?
Lo apprenderai leggendo alcune parti del messaggio che ho inviato all'indirizzo email (posta certificata) di Wind spa, e cioè windtelecomunicazionispa@mailcert.it:
[...] Vi scrivo in merito a un problema che riguarda una possibile attivazione di un servizio mai richiesto sul mio numero di telefono, e con l'occasione in generale in merito alla modalità di attivazione di servizi a pagamento forniti da terze società.
In data 14 luglio 2014 ho ricevuto un SMS il cui mittente figurava come 4885504
ed il cui testo era il seguente:
"IWIND:abbonamento attivo. Costo:5,09 euro/sett.Max 3sms/set.Hai 7 giorni per recedere inviando stop al 4850203.info/reg al help@i-uto.it 0423402080"
In realtà, avendo un'esperienza più che decennale nella navigazione in Internet e sapendo bene cosa fare e cosa evitare per non attivare servizi a pagamento anche inavvertitamente, posso dirvi che sono sicuro al 100% di non aver chiesto nessun servizio di cui parla quell'SMS, il cui autore è chiaramente in malafede, e con cui è inutile interloquire in alcun modo.
Alle 11.35 circa di oggi 16 luglio 2014 ho chiamato l'155 (numero del vostro centro assistenza) e ho parlato con un operatore (prima della conversazione una voce registrata mi ha notificato il codice FU16CF, o forse l'ultima lettera era una "S").
Mi ha informato che non risulta attivo sul mio numero nessun servizio a pagamento e che non risulta esser stato sottratto denaro dal mio credito residuo negli ultimi giorni.
Non ha però escluso che la società che mi ha inviato l'SMS inizi ad addebitarmi l'importo alla fine di questa settimana.
Inoltre l'operatore ha affermato che quando una terza società fornitrice di servizi telematici, rivolgendosi alla vostra società Wind Telecomunicazioni spa dichiara che il sottoscritto ha effettuato una richiesta di un servizio, e vi chiede di pagare questo servizio sottraendone la tariffa dal mio credito telefonico, voi credete ciecamente a questa dichiarazione e adempiete alla richiesta della suddetta società terza, senza avere dal sottoscritto nessuna conferma, e nel caso in cui in realtà io non abbia mai richiesto questo servizio è mio onere intervenire attivamente (perdendo il mio tempo) interloquendo con voi e con la suddetta società terza affinché il servizio sia disattivato e affinché il credito indebitamente sottratto venga ripristinato.
[...]
In altre parole, questo lo scenario: io do i miei soldi a Wind (ricaricando la mia carta telefonica, com'è normale fare), e...
- Wind si vede arrivare un bell'imbusto che dice "Datemi i soldi di questo vostro cliente, ci abbiamo parlato ed è d'accordo. Davvero, ti dico"
- Wind gli crede sulla parola: non gli chiede nessuna documentazione che attesti che io sono d'accordo, né mi contatta per chiedermi conferma
- Wind dà i miei soldi al bell'imbusto
- Se e quando io mi accorgo della cosa, è mio onere perdere tempo per chiudere il servizio e chiedere il rimborso dei soldi indebitamente sottratti al mio credito.
Anche un bambino di 10 anni capirebbe che se mi presento da te e ti dico "Dammi i soldi del tuo cliente, ci ho parlato ed è d'accordo" non devi fidarti ciecamente. Un bambino di 10 anni sì. Una multinazionale no?
Ho il forte forte forte sospetto che sia questione di fare i finti tonti, e i veri furbi. Non mi stupisce, dato che purtroppo in Italia le multe per questo tipi di condotta sono basse, da fare appena il solletico ad aziende del genere. E finché non diventeranno abbastanza salate, mi sa che continueranno così.
Secondo me se delle sanzioni appropriate per le compagnie telefoniche (ma anche di servizio elettrico e simili) fossero incluse in un programma di partito e in una campagna elettorale sposterebbero un bel po' di voti.