Bello il Mac. Quant'è ganzo. Ma davvero, guarda, compralo anche tu, meglio non ce n'è, non te ne pentirai, chi ha comprato un Mac non rimpiange mai il PC...
E invece io sono deluso.
Elenco qui sotto tutti gli svantaggi che ho avuto usando un Mac Mini edizione fine 2009 in questi 4 mesi. Trattasi di scomodità che pare non abbiano una soluzione.
- Non ha un'ingresso "mic in", e gli unici microfoni efficaci sono quelli autoalimentati, che costano sui 50 euro.
- La funzione di masterizzazione fa pena: durante la scrittura non bisogna muovere un dito, altrimenti fallisce.
- Il cestino sembra non volerne sapere di vuotarsi: alcuni file rimangono lì senza che sia possibile eliminarli.
- Se stacchiamo un disco esterno senza aver cliccato su "Espelli", il Mac ci rimprovera. Ma la funzione "Espelli" è alquanto scomoda, perché non è che subito dopo aver cliccato su "Espelli" e aver visto scomparire l'icona dell'unità esterna siamo autorizzati a staccarla: occorre aspettare qualche altro secondo (e non si sa esattamente quanti), altrimenti comparirà comunque il messaggio di "rimprovero". La scomodità non sta semplicemente nella suddetta finestra, ma nelle conseguenze negative che si hanno in occasione di una rimozione scorretta dell'hardware (vedi sotto), che sembrano più gravi e più frequenti rispetto al PC (ovvero nessuna).
- Se stacchiamo un disco esterno senza aver cliccato su "Espelli", il Mac ci rimprovera. Ma la funzione "Espelli" è alquanto scomoda, perché non è che subito dopo aver cliccato su "Espelli" e aver visto scomparire l'icona dell'unità esterna siamo autorizzati a staccarla: occorre aspettare qualche altro secondo (e non si sa esattamente quanti), altrimenti comparirà comunque il messaggio di "rimprovero". La scomodità non sta semplicemente nella suddetta finestra, ma nelle conseguenze negative che si hanno in occasione di una rimozione scorretta dell'hardware (vedi sotto), che sembrano più gravi e più frequenti rispetto al PC (ovvero nessuna).
- Pare che per colpa del mio Mac Mini, una cartella del mio HD esterno ad esso collegato via firewire venga indebitamente cancellata, e ciò non viene fatto passare per un problema: nessun avvertimento, nessuna segnalazione. Me ne accorgo solo perché ho cercato questa cartella col finder e noto che non c'è più. Fortunatamente avevo salvato una copia di questa cartella su una penna USB. La copio di nuovo sull'HD esterno, nello stesso percorso di prima... Alcuni giorni dopo controllo e noto che è scomparsa di nuovo. Queste strane eliminazioni si ripetono sempre per la stessa cartella, ma essendo presenti nel mio HD esterno moltissimi file e cartelle, non posso controllare ed essere sicuro che lo stesso scherzetto non sia stato fatto ad altri elementi. Ho notato che queste eliminazioni avvengono più facilmente se si scollega l'HD esterno senza usare la funzione "espelli" (il che è un errore dell'utente, che comunque non giustifica la sparizione di una cartella: nei PC ciò non avveniva mai). Ma accade anche senza che si commetta questo errore.
Può il computer che viene considerato il migliore e il più sicuro del pianeta cancellare una cartella senza preavviso in questo modo?
Mi è sembrato di capire che questo problema non si verifica mai se creo una cartella sulla scrivania e successivamente la copio sull'HD esterno.. ma non ci giurerei.
- Altro comportamento strano relativo a cancellazioni ingiustificate, che potrebbe avere un legame col punto precedente (a mio tempo, nel valutare il problema su descritto non avevo fatto caso al fatto che fosse o no collegato con lo svuotamento del cestino):
- Il clic del mouse è inefficace a selezionare un'icona quando il puntatore del mouse è posizionato fra il nome dell'icona e l'icona stessa:
- Quando si collega un disco esterno alla porta USB o Firewire, in teoria dovrebbe apparire la relativa icona sulla scrivania. E invece a volte non appare, ed è necessario scollegare e ricollegare il disco esterno affinché accada (e il successo non è neanche garantito al primo tentativo)
- Altro comportamento strano relativo a cancellazioni ingiustificate, che potrebbe avere un legame col punto precedente (a mio tempo, nel valutare il problema su descritto non avevo fatto caso al fatto che fosse o no collegato con lo svuotamento del cestino):
- Il clic del mouse è inefficace a selezionare un'icona quando il puntatore del mouse è posizionato fra il nome dell'icona e l'icona stessa:
- Quando si collega un disco esterno alla porta USB o Firewire, in teoria dovrebbe apparire la relativa icona sulla scrivania. E invece a volte non appare, ed è necessario scollegare e ricollegare il disco esterno affinché accada (e il successo non è neanche garantito al primo tentativo)
- A volte, se in primo piano c'è una finestra diversa dalla cartella che contiene l'icona su cui si fa doppio clic, tale doppio clic non funziona. Bisogna riprovare.
- per aprire un documento o un programma a volte sono necessari anche 4-6 secondi
- il finder non dà la possibilità di visualizzare gli elementi con una disposizione a elenco che sia distribuito su più colonne: raggiunto il margine inferiore, l'elenco prosegue verso il basso e compare la barra di scorrimento verticale. Se si preme una lettera o un numero viene selezionato il primo elemento con un nome che inizia con tale carattere, ma premendo di nuovo lo stesso tasto la selezione non scorre fra gli elementi della stessa cartella che hanno tale stessa iniziale.. o meglio a volte lo fa.. ma spesso lo fa saltando alcuni elementi! I nomi delle cartelle, in oltre, vengono abbreviati con dei puntolini in mezzo alle parole in modo da mostrare il finale. Non conviene. Si capisce meglio se a parità di lettere vengono mostrate quelle iniziali.
- il finder non consente l'elenco degli elementi in quel particolare e comodo ordine che consiste nel mettere tutte le cartelle all'inizio e a seguire tutti gli altri elementi in ordine alfabetico.
- Non esiste un modo per mandare velocemente una finestra a tutto schermo. Il tastino verde sembra avere una funzione controversa.
- Premendo ALT+TAB e scegliendo il programma da mettere in primo piano non si ottiene di far ingrandire la finestra di tale programma, se era stato ridotto a icona.
- Tasti di scelta rapida: un mistero. Se è evidenziato un elemento, come si fa ad aprirlo? Premendo INVIO appare il cursore per la rinomina; premendo la barra si apre una "anteprima"
- Visualizzazione delle foto: per visualizzare una presentazione di foto di una cartella occorre selezionare tutte le foto in essa contenute e premere la barra. Ciò è scomodo, soprattutto quando nella cartella delle foto ci sono anche altri tipi di file o sottocartelle; se anch'essi vengono selezionati grazie alla funzione "seleziona tutti", nel momento dell'anteprima la presentazione è inframezzata dalla comparsa delle anteprime di tali elementi.
- iPhoto: dovrebbe essere un programma che visualizza le foto organizzandole in album, ma ha un uso che è facilmente fraintendibile, specialmente per chi ha usato il famoso Picasa. Cioè, quando da iPhoto si cancellano delle foto, magari solo con l'intenzione di non includerle in un certo album... tali foto vengono cancellate totalmente dall'HD!!!
Riguardo ai software per Mac:
- Non esiste un programma analogo a WinRAR multipiattaforma che consenta di creare archivi compressi e frazionati in più file RAR (Stuffit è per Mac e Windows, ma non è diffuso fra gli utenti Windows, e i file frazionati di Stuffit non sono leggibili da WinRar)
- iWork, famoso e blasonato analogo di Microsoft Office: il suo programma di video scrittura Pages non ha una buona compatibilità con Microsoft Office; chiede ogni volta di registrare il documento che si è chiesto di chiudere anche se dalla sua apertura non è stata fatta alcuna modifica; nel momento del salvataggio del file propone di default il suo formato e occorre ogni volta cliccare per selezionare il formato DOC.
- Il client di posta Mail non permette di chiedere una ricevuta di ritorno dell'e-mail
- Non esiste un programma outliner buono quanto EssentialPIM (non ho capito come sia possibile, con tutti i programmatori che esistono in questo mondo, che nessuno abbia realizzato qualcosa all'altezza di quel semplicissimo outliner)