23 marzo 2019

Come eliminare la coda di stampa in Windows 10

Talvolta la stampante impazzisce. Occorre revocare l'ordine impartito al computer, altrimenti si genera un caos di fogli e inchiostro sprecati inutilmente. Con Windows 10 accade più raramente rispetto ai precedenti sistemi operativi Microsoft, mi pare. Però qualche volta accade. E accade anche che il metodo più comune per eliminare la coda di stampa non funzioni o non sia applicabile.
Eccoli tutti quanti i metodi (che io conosco), dal più semplice al più arzigogoloso (e però efficace di sicuro o quasi).

Metodo più semplice

1) Apri la finestra della coda di stampa
  • Se sul desktop in basso a destra, accanto all’orologio, compare l’icona della stampante, fai doppio clic su di essa
  • Se in basso a destra l’icona della stampante non compare, sul gruppo di icone accanto all’orologio, cerca una freccia rivolta verso l’alto; se presente, è quella più sulla sinistra; dopo averla cliccata, vedrai le icone nascoste; clicca sull’icona della stampante se è presente fra queste
  • Se l’icona della stampante non è presente, neanche fra quelle nascoste, procedi così:
    • Su Cortana scrivi “Stampanti e scanner” e premi INVI
    • Nella lista, clicca sulla stampante che stavi usando
    • Clicca su Apri Coda
2) Elimina la coda di stampa
  • In alto a destra clicca Stampante
  • Nel menu a tendina clicca Elimina tutti i documenti e attendi qualche secondo

Metodo meno semplice

1) Arresta lo Spooler di stampa
  • Su Cortana digita services.msc e premi INVIA
  • Sulla lista a destra clicca Spooler di stampa
  • Sulla sinistra clicca Arresta e attendi qualche secondo senza chiudere la finestra
2) Cancella i file di stampa
  • Apri la cartella C:\Windows\System32\spool\PRINTERS
  • Se compare un messaggio che parla di autorizzazioni ad accedere alla cartella clicca Continua e, se richiesto, inserisci la password di accesso a Windows
  • In questa cartella “Printers” seleziona tutti i file e cancellali.
3) Riattiva lo Spooler di stampa
  • Torna sulla finestra Servizi citata nel punto 1
  • Alla voce Spooler di stampa clicca su Avvia il servizio, per poter stampare altri documenti, adesso che il caos è eliminato.

16 marzo 2019

Su Facebook se non mi segui non ha senso rimanere nella mia lista amici

Questa è un’aggiunta al video dell’anno scorso in cui ho parlato della cancellazione di tanti amici su Facebook per l’impossibilità di seguirli tutti e non necessariamente per antipatia (perché amicizia e buoni rapporti possono esserci anche senza Facebook, come era noto a tutti prima del 2008). Aggiungo un’altra motivazione: un uso troppo diverso di questo mezzo di aggregazione...



Può capitare anche al di fuori di Facebook che l’aggregazione crei problemi: capita ad esempio di avere un’esperienza non gratificante nel frequentare un gruppo di persone che però frequentare singolarmente risulta piacevole.

Per me inviare un post su Facebook è qualcosa di simile a parlare a un gruppo di amici, proprio quelli che sono nella mia lista, e quindi trovo importante sapere, pur senza la pretesa di estrema precisione, a chi arriva ciò che dico. Se ne fai parte, è normale che tu non interagisca se ho pubblicato una foto che ti lascia indifferente o una battuta che non ti ha fatto ridere. Ma se questo si è ripetuto per un lunghissimo periodo, mi viene da pensare che i miei post non li guardi mai, oppure lo fai ma niente di quello che ho postato trovi degno di nota, neanche le cose che evidentemente sono state per me importantissime. Dopo un post su un evento importante per la sua bellezza è normale aspettarsi felicitazioni; se il fatto è molto importante perché brutto, è normale aspettarsi parole di vicinanza. Quest'ultimo è stato il mio caso nel mese scorso, quando è morta mia nonna e, a pochi giorni di distanza, mia mamma. Occasioni in cui tanti dei miei FB-friend non mi hanno contattato. Ho dedotto, chiaramente, non un menefreghismo, ma uno scarso uso di Facebook, o un eccessivo numero di amici che molti hanno e che riempie la loro bacheca rendendo più probabile che qualche post sfugga (problema che io non voglio avere, ed è per questo che l’anno scorso ho ridotto gli amici da qualche centinaio a qualche decina, anche con l’intento di una rispettosa trasparenza). A proposito di un uso secondo me improprio di Facebook ho deciso che chi usa / non usa Facebook avendo risultati del genere, non ha per me senso mantenere nella lista di amici, da cui mi aspetto di essere ascoltato quando ho qualcosa da dire. Se una sera uscissi con 150 persone che ritengo piacevoli e volessi dire qualcosa a tutti loro senza riuscirci a causa del brusìo, questo mi farebbe venire voglia di tornare a casa in anticipo, sperando ci sia occasione di incontrare ognuno di loro singolarmente.

Siccome amicizia e chiarezza nella comunicazione sono per me molto importanti, ho investito 2-3 ore per rivedere le reazioni e i commenti ai miei post degli ultimi 12 mesi, e così mi sono accorto che circa la metà dei miei circa 150 FB-friend per questo lungo periodo non ha interagito e quindi per un motivo o per un altro i miei post probabilmente non incontravano il loro interesse; per fare più ordine nella mia testa, per avere una visione più chiara di ciò che accade quando invio un post, per non avere l’impressione di parlare a chi in realtà non riceve i miei messaggi o non è interessato, cancellerò queste persone dalla mia lista.

Spero prima possibile succeda sui social network quello che è successo con le email. Quando l'uso delle email passò dalle mani di poche persone a milioni di utenti, tantissimi non si facevano scrupoli a mandare barzellette, perle di saggezza o presunte tali, bufale e catene di Sant’Antonio varie a tutti i contatti della propria rubrica. Poi questa tendenza è scomparsa. Per fortuna ora nessuno lo fa più: siamo tornati a fare dell'email l'uso iniziale, per cui era stata concepita. Di conseguenza, quando una persona riceve un’email da un amico, solitamente le dà una certa importanza e con buona probabilità la legge. Spero che questo accada anche con Facebook, strumento nato principalmente per mantenere e coltivare l’amicizia nonostante la distanza fisica e non per inviare a destinatari imprecisati il gattino, o la canzone, o l’articolo politico.

Se sei un mio amico o una mia amica e ti ho cancellato dalla mia lista su Facebook per il motivo che ho appena spiegato, spero che prima o poi userai questa piattaforma in modo simile a come faccio io; in tal caso, chiedimi pure l’amicizia e sarò lieto di accettarla.

05 marzo 2019

Youtube video embedding: eliminare alla fine video consigliati di altri canali

Una volta esisteva un sistema comodo per fare l'embedding di un video YouTube in modo che alla fine della riproduzione non ci fossero i vari riquadri che consigliavano la visione di altri video.
Questo era possibile al momento della creazione automatica del codice embedded, proprio sulla piattaforma di YouTube.

Dopo che Youtube aveva tolto la possibilità di scegliere questa impostazione in modo automatico, rimaneva sempre la possibilità di ottenere lo stesso risultato cambiando manualmente il codice embedded, e cioè all'interno di esso aggiungere, subito dopo l'url del video, la seguente stringa:

?rel=0
 
Poi c'è stato un altro cambiamento. Oggi, aggiungendo la suddetta stringa, ecco cosa accade:

- se il visitatore del sito è loggato col proprio account Google, account diverso da quello di chi ha caricato il video, alla fine della riproduzione non viene consigliato alcun video e si torna a visualizzare l'immagine di anteprima;
 
- se il visitatore non è loggato con un account Google, oppure è loggato con lo stesso account di chi ha caricato il video, alla fine della riproduzione vengono proposti altri video dello stesso canale.

Ecco un esempio della procedura di aggiunta della stringa "?rel=0": supponiamo che il codice embedded di un video YouTube sia
 
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Pu9WHPazXBE" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

All'interno dell'embedded la stringa che ho evidenziato in rosso è l'URL del video. Alla fine di tale stringa va aggiunta quella citata all'inizio (in verde), quindi il tutto diventerà

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Pu9WHPazXBE?rel=0" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

In questo esempio ho scelto una puntata di MalaSpeak, contenuta nel mio canale YouTube Psicoperformance. Come puoi osservare qui sotto, dato che ho usato quest'ultimo codice, alla fine della riproduzione vengono consigliati video del canale Psicoperformance se non sei loggato con un account Google, mentre non viene consigliato alcun video se sei loggato. Io invece, essendo il proprietario di quel canale YouTube, essendo loggato visualizzo alla fine delle anteprime di video dello stesso canale.