29 ottobre 2024

Come scaricare un MP3 da una pagina Apple Podcast

In questo articolo spiego come scaricare un audio dal sito "Podcasts" di Apple, con link del tipo

https://podcasts.apple.com/it/podcast/003-il-rapimento-di-aldo-moro-una-rete-di-terroristi/id1501956064?i=1000673738762

(questo link di esempio porta a un audio dello storico Alessandro Barbero che parla del rapimento di Aldo Moro)

Il sistema funziona con Firefox, con Chrome e immagino anche con altri browser. Ecco la procedura:

 - Vai alla pagina in cui è presente l'audio da riprodurre, ma non cliccare su PLAY
(se per sbaglio l'hai premuto, chiudi il browser, riaprilo e visita di nuovo la pagina)

- Premi CTRL + Maiusc + I
Si apre in basso (o una nuova finestra) il riquadro detto "Strumenti di sviluppo" (di seguito detto semplicemente "riquadro")

- Clicca sulla scheda "Rete"

- Clicca su PLAY
Compariranno varie righe aggiuntive sul riquadro

- Clicca su una di queste righe a caso

- Premi CTRL + F
Compare la casella di ricerca

- Nella casella di ricerca scrivi MP3
Comparirà la riga che corrisponde al file da scaricare.

- Clicca su tale riga col tasto destro e scegli "Apri in una nuova scheda"
Quest'ultima azione avvierà il download dell'audio.

28 ottobre 2024

La nostalgia tossica e ascientifica della leva militare obbligatoria

In questo post del 23 maggio scorso, lo scrittore comico curatore della pagina Facebook "Dio" ha trattato il ritorno della leva militare obbligatoria, tema che come una fastidiosa eruzione cutanea riemerge ciclicamente nel dibattito pubblico italiano. L'ultima volta grazie al solito Matteo Salvini (che rimase iscritto per anni all'università senza mai finirla, per abbandonarla proprio quando era passato il tempo necessario per far scadere l'obbligo di arruolarsi).

Lo scrittore racconta la sua esperienza di leva, e quello che emerge è un quadro desolante: invece di forgiare giovani disciplinati e responsabili, la caserma si rivela essere un'incubatrice di vizi. Si impara a:

  • bestemmiare
  • fumare
  • bere smodatamente
  • scansare il lavoro senza farsi beccare

Nei commenti al post ho trovato altre testimonianze che parlano di cose che già un po' tutti sappiamo: nonnismo, violenza psicologica, ruberie dalle dispense da parte di militari di alto grado, e un generale abbrutimento del carattere dei giovani, altro che buona formazione.

Niente che ricordi una scuola che migliora la disciplina.

Poi c'è la storia di quel signore che orgogliosamente presiedeva l'associazione degli Alpini, la cui esperienza militare era stata di 5 giorni, dopo i quali era stato congedato.

Al di là delle esperienze personali, ci sono almeno tre motivi per cui il ritorno della leva obbligatoria è un'idea stupida:

- Costi insostenibili: in un'epoca di spending review e tagli al bilancio, chi pagherebbe per mantenere centinaia di migliaia di giovani in caserma per un anno? Solo l'alloggio, il vitto e le uniformi costituirebbero un salasso per le casse dello stato.

- Inutilità pratica: gli eserciti moderni hanno bisogno di professionisti altamente qualificati, non di ragazzi demotivati che contano i giorni che li separano dal congedo. La tecnologia militare è complessa e in continua evoluzione: non basta più imparare a marciare e sparare.

- Ingiustizia dell'obbligo indiscriminato: anche se per qualcuno la vita militare fosse formativa (e non ci sono evidenze scientifiche che lo dimostrino), non ci sarebbe motivo di imporla a tutti. Sarebbe come prescrivere lo stesso farmaco a tutti i cittadini, malati e sani, solo perché "fa bene alla salute".

A proposito di evidenze scientifiche, ho cercato studi sull'efficacia educativa del servizio militare obbligatorio e non ne ho trovati. C'è invece uno studio pubblicato sul Journal of Public Economics ("The Long-Term Effects of Military Conscription on Educational Attainment and Wages") secondo cui la leva obbligatoria ha un impatto negativo sia sul livello di istruzione che sui futuri guadagni dei giovani coinvolti.

Come ha scritto efficacemente il giornalista Luca Sofri sul Post,

La nostalgia per la leva obbligatoria è come la nostalgia per il mal di denti: un ricordo selettivo che cancella il dolore e mantiene solo una vaga sensazione di "esperienza formativa"

L'idea della leva obbligatoria come panacea per i "giovani d'oggi" viene sostenuta solo da chi non conosce strumenti migliori per affrontare le sfide educative del presente. È la versione militarizzata del "ai miei tempi sì che...", un mix tossico di nostalgia acritica e autoritarismo da quattro soldi.
Se vogliamo davvero aiutare i giovani, investiamo nell'educazione, nella cultura, nello sport e quando necessario investiamo in una costruttiva rieducazione.