27 luglio 2020

La retorica del "Non puoi capire"

Nell'arco di una settimana circa per due volte ho letto messaggi del tipo "non puoi capire".

Uno voleva giustificare il suo linguaggio al limite dell'arrogante, e per farlo ha detto che quando avrò 60 anni capirò.

Un altro voleva giustificare l'amore per Napoli scaturito dalla lettura di una storia che più che suscitare amore avrebbe dovuto suscitare riprovazione (ne ho parlato in questo articolo), e ha detto che siccome non sono di Napoli e non conosco le dinamiche di Napoli non posso capire.

E i senesi che amano quel palio di merda che dicono "se non sei di Siena non puoi capire".

E i napoletani che dicono "se non sei di Napoli non puoi capire".

E i violentatori di bambini che dicono "se non sei pedofilo non puoi capire".

E i sedicenti vecchi saggi che dicono "Hai solo X-N anni, non puoi capire" (peggio dei mister rassegnazione-comodone, il che è tutto dire).

E le donne che non puoi capire perché non sei una donna.

E i negri discriminati che non puoi capire perché non sei negro.

E le battute di Pippo Franco che non ti fanno ridere perché non sei Pippo Franco.

E la suora che diceva al tizio che non aveva ancora la fede perché evidentemente non era ancora il suo momento (ma sembra che Dio abbia programmato il suo momento senza tenere conto di un certo camion, che l'ha investito poche ore dopo).

Poi arrivi a X anni e capisci che no, non c'era nulla da capire, quello voleva solo aver ragione. O semplicemente molto prima conosci persone anziane educate.

E ti capita di parlare con un napoletano obiettivo e non turbo-campanilista e ti rendi conto che "non puoi capire" significava "non rompere".

Vedi un servizio giornalistico sui pedofili che riconoscono la loro patologia come un problema, e capisci che non tutti i pedofili violentano i bambini, ma anzi probabilmente la maggior parte di loro tiene a freno quella pulsione.

Etc.

(no, sui Senesi non saprei dire, ancora non ne ho incontrato uno che capisca che il palio è una schifezza)

Questa retorica del "non puoi capire", propria soprattutto di senesi, napoletani e sedicenti saggi per anzianità mi ha stufato. Perché fortunatamente disponiamo di un linguaggio, che ci permette di spiegare le cose.

Se non riesci a spiegarle vuol dire che non hai padronanza della lingua (e la non padronanza della lingua è spesso associata a una difficoltà di valutazione in generale, per cui l'affidabilità di quello che dici dovrebbe vacillare anche ai tuoi occhi), oppure che in fondo non ci credi nemmeno tu.

26 luglio 2020

Lo strano amore per Napoli e i Carabinieri gentili

Mi risulta che ogni negoziante, ogni professionista che offre un servizio, ogni persona in generale dovrebbe essere educata e gentile con gli altri, e se ci sono ritardi o altre disfunzioni chiedere scusa a nome dell'ente per cui lavorano. Allora perché quando sono gentili i Carabinieri alla gente vengono le lacrime agli occhi? Credo che sia una sorta di effetto contrasto: persona armata deputata a usare la violenza, che pur avendo il potere di farlo non lo fa e ti tratta bene. Un po' lo stesso effetto del gigante buono.

E quando si trovano brave persone a Napoli? Stessa cosa. Ci si immagina inizialmente una Napoli delinquenziale al 100% (cosa ovviamente falsa), per cui quando si vede mezza persona onesta e gentile ci si innamora.
In questo post Irene dice di essersi innamorata dopo un episodio che poteva andare peggio. Ma il fatto che potesse andare peggio non significa che sia stato un bell'episodio. Eppure appare tale, a lei e a vari commentatori.

Alcune osservazioni:

- i Carabinieri hanno PC obsoleti e una sola fotocopiatrice. Questo sembra contribuisca a renderli persone migliori. Ma si può avere anche PC obsoleti e una sola fotocopiatrice e contemporaneamente essere brutte persone. Non c'entra nulla.

- I Carabinieri tornano da non so dove con la borsa rubata; pare che lo scippatore li abbia aiutati a recuperarla. Non si capisce perché non tornano anche con lo scippatore in arresto. Questa è una mancanza nei confronti della vittima dello scippo, a cui avrebbero dovuto chiedere se era sua intenzione querelarlo.

- Dice che lo scippatore è un disperato. Col fatto che ha aiutato i Carabinieri a recuperare la borsa e col fatto che è un disperato, lo scippatore sembra venga fatto passare per una persona senza colpe: nessuna osservazione sul fatto che non sia stato arrestato. Mi viene in mente un'intervista in TV che ho visto qualche mese fa, in cui la zia di uno che aveva fatto una rapina a mano armata ed era stato ammazzato da un agente giustificava il nipote dicendo che può succedere a tutti di avere problemi economici.

Insomma, Napoli spesso viene vista globalmente come una ragazza bellissima, affascinante, ma estremamente lunatica, che a volte ti tratta malissimo, ma tu la sopporti perché appunto è bellissima e affascinante. La sopporti benissimo e ne parli bene (finché non ti ammazza).

Fossi un napoletano mi darebbe molto fastidio, questa visione. Mi darebbe fastidio più della famosa generalizzazione secondo cui i napoletani sono tutti delinquenti, dato che quest'ultima è una generalizzazione che in realtà nessuno fa, ma di cui stupidamente tante persone di continuo si lamentano.

I Carabineiri invece sono semplicemente persone con un grande potere in mano, uno stipendio basso e un compito da svolgere, con tutto ciò che ne consegue a seconda dell'indole di ciascuno e dei condizionamenti dei colleghi.

05 luglio 2020

Donna ex-uomo e quasi uomo ex-donna aspettano un bambino

Come un altro commentatore anch'io, a un primo sguardo, avevo pensato che qualcuno avesse esagerato con la birra.

E invece quella pancia è dovuta a una gravidanza. Infatti quella che originariamente era una donna (e che dai tratti somatici del volto adesso sembra più un uomo) ha avviato il percorso di cambiamento di sesso, processo che però a un certo punto ha messo in pausa per rimanere incinta.

Ho visto la foto in un post condiviso dal Polemista Misterioso, originariamente pubblicato da Lylya Bouchra qualche giorno fa.

Leggere i commenti (sia sotto al post condiviso che sotto a quello originale) è stato, come sempre quando si tratta di argomenti come questo, a tratti divertente, a tratti deprimente e a tratti interessante. Ne riporto alcuni integralmente, altri in parte, eliminando gli errori grammaticali e di punteggiatura.

Facciamo che oggi prima il piacere e poi il dovere. Dunque inizio coi commenti più matti, e in fondo quelli meno matti, e che danno l'aggancio per alcune utili considerazioni.

Giuseppe, prima di parlare degli "ovvi" problemi del nascituro spiega che era precisa intenzione di quei due entrare in crisi:

[...] il problema non sono loro e le scelte fatte. Loro possono avere tutte le crisi d’identità che vogliono, è una loro scelta [...]

Per Eric la cosa è simile, con una variante. Lui dice che si tratta di giochini. Inoltre considera il problema infantile su più larga scala:

[...] fino a che volete fare tutti i vostri giochini fateli pure, sono solo fatti vostri [...] quel bambino confuso e strano (non per colpa sua, un bambino non decide dove nascere) camminerà assieme hai bambini nostri e li, a quel punto, saranno anche fatti nostri!

Nunzia ipotizza che lo scopo dei due sia fare un dispetto al nascituro:

Che senso aveva allora cambiare se non è radicale? Poi effettivamente lui non è uomo è lei non è donna. Quindi innamorati del sesso opposto. Solo per confondere il povero bimbo che nascerà. E chiamare mamma un uomo e papà una donna.

Tonino invece pensa che dietro al cambio di sesso ci sia fondamentalmente l'intento di riscuotere successo, nello spirito dei Jackass. Manifesta inoltre la consueta quanto strana preoccupazione sull'udito del nascituro:

[...] Questa è una forma di esibizionismo schifosa....e poi non vi chiedete come spiegheranno la cosa al bambino che nascerà?

Isabella, come molti altri, ha un dubbio:

Io non capisco. Se lei era un uomo e lui era una donna, dov'è l'omosessualità? Praticamente si sono innamorati da etero e poi hanno invertito i ruoli? Bah!

Le risponde Virginia:

[...] Un transessuale non necessariamente è gay. Un transessuale è una persona che non si riconosce nel proprio sesso di nascita. Poi può essere gay, etero, asessuale, quello è un discorso separato.

Lucia non è come quei due. Come si capisce dalle sue parole e dall'uso delle maiuscole, lei è migliore, e se ho capito bene lo sono anche i suoi figli, il cui sesso è quello menzionato in quegli auguri nuziali che sembra aver preso alla lettera:

Io sono una persona normale, ho 3 figli, tutti Maschi ...Una FAMIGLIA SANA...

Le risponde però Luca, obiettando:

Sicura che siano tutti maschi?????😂😂😂😂😂😂 Lo sa, vero, che molti gay non dicono il vero orientamento per via dei genitori di merda che si ritrovano?

Shh. Silenzio. E via quelle mani dalle tasche, e non vi appoggiate al muro. C'è Lucia, l'esteta:

Se non vuoi che la gente ti giudichi, non devi nemmeno esporti tanto, che alla gente normale gli viene il vomito vedendo queste immagini ...UN PO' DI DECORO !!

E poi ci sono loro, i complottisti. Yeah!

Gianluca:

[...] questa è la versione dell’uomo e della famiglia geneticamente modificata (Bill Gates vi sta accontentando, isolando, producendo caos e relativismo etico)

Domenico:

Gli Illuminati hanno creato appositamente questo caos di valori, puntando tutto sempre sui fantomatici "diritti individuali" e sovvertendone l'ordine con i "diritti sociali", che sono invece di gran lunga più importanti per farci lavorare (e quindi vivere) meglio.
Loro sovvertono sempre l'ordine dei valori nei Paesi da balcanizzare e da portare al default.
Così gli stupidotti puntano tutta l'attenzione solo sul proprio corpo e diventano delle caricature di sé stessi, perché, privi di spirito critico come sono, seguono alla lettera i messaggi veicolati dai media aMerDiCani.

 Fine dei commenti molto matti,
inizio dei commenti poco matti con risposte non matte

Roberto:

Ma a voi tutti questo sembra una cosa normale?

Mia risposta:

In medicina "normale" è sinonimo di "in salute". A sua volta la salute è definita come stato di funzionalità e benessere. Quindi la risposta è, fino a prova contraria, "Sì".
Nel linguaggio popolare a volte "normale" significa "non matto". Anche in questo caso, fino a prova contraria la risposta è "Sì".
Facendo riferimento al significato della parola più generale e vicino alla sua etimologia, ovvero "conforme alla norma", e cioè "conforme a ciò che si riscontra di gran lunga più frequentemente", la risposta è "No". O meglio, per essere più completi e considerando il contesto della domanda, "No, e allora?".

Anita:

[...] dov'e l'equilibrio mentale? Che tra l'altro con tutti gli ormoni presi va farsi benedire...

Risposta di Gea:

Gli ormoni non incidono sull'equilibrio mentale, anzi delle due lo favoriscono, dato che una persona che soffre di disforia di genere non è "equilibrata" se vogliamo dirla così, perché il suo corpo del genere opposto gli crea un disagio enorme, che grazie agli ormoni riesce a "curare" riacquistando l'equilibrio mentale che tu temi manchi. L'effetto che fanno non è quello di uno psicofarmaco che inebetisce o modifica in qualche modo l'aspetto psicologico, agiscono esattamente come su di te agiscono gli estrogeni e su qualsiasi maschio il testosterone.

È stato poi trattato il presunto tema della discriminazione del bambino per il fatto di provenire da una realtà insolita, trovo sconcertante che ciò possa anche solo passare per la testa di qualcuno specialmente quando è l'unica argomentazione (e a volte lo è stata). Secondo lo stesso modo di pensare, il fatto di abitare in una regione in cui è diffuso il razzismo dovrebbe essere visto da una coppia di negri come un motivo sufficiente per non avere un figlio.
Ma come ha giustamente detto Domenico, la soluzione dev'essere la prevenzione del bullismo, non la rinuncia a far nascere un bambino (o la rinuncia alla sua adozione). La soluzione è l'educazione, visto che fortunatamente i bimbi non nascono con pregiudizi: se li hanno è perché sono stati passati loro dagli adulti.

...Adulti che li utilizzano per i loro sporchi fini, come ad esempio le campagne elettorali. A proposito di ciò il Polemista Misterioso ha detto:

La donna è un uomo, l'uomo è una donna. Pillon sarà felice: il bambino avrà comunque un padre e una madre.


Lo stesso autore, alcuni giorni fa, ha pubblicato un post che potrebbe essere sufficiente a eliminare tutto l'aspetto polemico e ideologico riguardante identità sessuale, orientamento sessuale, figli concepiti e figli adottati, se è vero che la psicologia è una scienza. Ecco cos'ha scritto:

Verità difficili da digerire: coloro che si oppongono alle adozioni per coppie omosessuali non sono per niente diversi dai no-vax e terrapiattisti, dato che gli studi ci mostrano che i bambini adottati non hanno riscontrato alcun problema. Se poi volete continuare col mantra del "I bambini hanno bisogno della mamma e del papà" contro qualsiasi dato di fatto fate pure: d'altronde è proprio delle ideologie religiose e retrograde mettere le idee pregiudiziali davanti all'esperienza diretta.
No, i bambini non hanno bisogno della mamma e del papà per CRESCERE, ma solo per essere GENERATI (o meglio, hanno bisogno dello spermatozoo e dell'ovulo): sostenendo la tesi sopracitata state confondendo generazione e genitorialità.
Ps: Mi correggo, in effetti tra i milioni di studi che sostengono le adozioni omosessuali ce uno 0,01% che ci dice che i bambini avrebbero enormi problemi, e guarda caso sono tutti finanziati da associazioni religiose: mhmh chi avrà ragione?

Concludo con due commenti alla foto...

Agenese:

Sono troppo limitata per afferrare il senso ultimo di tutto ciò, ma auguro a tutti e 3 di essere felici

Mia risposta:

Allora può darsi tu non sia troppo limitata per afferrarlo. Il senso è proprio essere felici.