05 aprile 2020

Parliamo di edilizia

Oggi ho proprio voglia di condurti in una avvincente storia che parla di un edificio in costruzione.

Stai passeggiando per un luogo della tua città che frequenti di rado, e d'un tratto noti un cantiere edile: degli operai stanno lavorando alle fondamenta di un nuovo edificio. Oltre le transenne del cantiere c’è un ometto, con un gruppo di persone al seguito, che urla lanciando accuse al capo cantiere, dicendogi che non possono e non devono portare avanti quei lavori, in quanto illegittimi.
Alla fine del suo orario di lavoro, il capo cantiere esce trovando ancora lì l’ometto organizzatore della protesta, non ancora stanco di sbraitargli contro. Lui semplicemente sorride, entra in macchina e se ne va, guadagnandosi l’accusa da parte di tutto il gruppo di essere un codardo.
Un operaio esce dal cantiere e si vede avvicinare un uomo del gruppetto di manifestanti, che tenta di incalzarlo con domande e provocazioni. L'operaio risponde solo “lei non capisce niente”; entra in macchina e va a casa, beccandosi l’accusa di essere complice di persone senza scrupoli e quindi parimenti colpevole.
Su alcuni manifestanti, che stanno facendo dei cori contro gli ultimi operai che stanno uscendo dal cantiere, cade una secchiata d’acqua, gettata da una signora che abita in un palazzo lì vicino.

Hai osservato tutto questo, e ti sono sembrati molto arroganti il capo cantiere che sorride con superiorità, l’operaio che insulta l’intelligenza del manifestante, e la signora che addirittura con un gavettone ha tentato di zittirli senza se e senza ma.

Giorni dopo vieni a sapere che l’ometto a capo della protesta:

- sostiene che il lavoro degli operai è illegittimo perché il rapporto del geologo per l’edificabilità di quell’edificio è sbagliato, “documentazione alla mano”, dice lui sventolando dei fogli per darsi un tono, ma il contenuto di quella documentazione è già stato citato in un esposto il cui esito l’ha smentito;

- accusa il capo cantiere e tutti gli operai di essere parte dell’estabilisment che se ne frega dell’impatto ambientale del nuovo edificio, ignorando che l’amministrazione locale da tempo ha stabilito che per ogni metro quadro di nuova area cementificata viene liberato e riconsegnato alla natura un metro quadro di un’altra area, e che l’edificio sarà realizzato con le più efficaci tecnologie utili a ridurre il minimo il consumo di energia;

- accusa il capo cantiere e tutti gli operai di lavorare per una ditta che, per ottenere quell’appalto, sicuramente ha corrotto i politici locali e il giudice del tribuale, senza averne nessuna prova e neanche nessun indizio;

- lancia varie altre false accuse, già smentite con evidenza.

Di conseguenza consideri davvero stupido l’ometto accusatore, ma continui a pensare che lui e i suoi seguaci avrebbe meritato una risposta argomentata nel merito, senza risatine di superiorità, considerazioni sulla scarsa intelligenza o secchiate d’acqua.

Poi però vieni a sapere che è l’ottava volta che quest’ometto e questi manifestanti si presentano. E che negli incontri precedenti rispondere in maniera argomentata è stato completamente inutile, perché mostravano di non capire o fingere di non capire le risposte che venivano date loro dal capo cantiere e anche dal sindaco, che più di una volta era intervenuto sul posto.
Ogni volta successiva, invece di chiedere scusa per le fandonie dette in precedenza, l’ometto e il suo gruppetto ne aggiungevano una nuova, che diventava l’argomento di punta per la protesta del giorno, altrettanto stupida e priva di fondamento.

Capisci che i manifestanti vogliono far passare i costruttori cattivi come persone codarde e in malafede in quanto non vogliono rispondere nel merito alle accuse, ma la verità è che dopo l'ateggiamento dimostrato, non meritano più che si perda tempo ad ascoltarli. Magari meriterà ascolto qualcun altro, ma non quell'ometto e i suoi seguaci.
 
Capisci così che dopo 7 volte che un ometto è venuto col suo gruppo, con fare arrogante, a importunare dei lavoratori con argomentazioni farlocche, mostrandosi per niente obiettivo e agendo per partito preso, probabilmente l’ottava protesta è semplicemente l'ottava idiozia a cui non conviene regalare tempo.

Per questo capisci se a un operaio aggredito per l'ennesima volta scappa un insulto, il manifestante se l’è cercato, così come la secchiata d’acqua da parte di quella signora. Che era a conoscenza della diatriba e di come stanno le cose, e che è stufa di sentire casino.

E Montanari e i suoi seguaci sulla fanta-virologia? Uguale.

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