21 dicembre 2019

Animal Equality

Le scelte delle persone sono molto condizionate dalle abitudini, che spesso hanno la precedenza sia sulla razionalità, sia sui valori che la persona dice di sostenere.
 
Ad esempio tipicamente un italiano non mangerebbe mai carne di cane e si indigna quando viene a sapere che un cane è stato maltrattato, in quanto lo considera un amico (addirittura si sente dire che "i cani sono migliori delle persone")... però mangia carne di bove, un animale della stessa intelligenza e capace di dare lo stesso affetto; se questo proviene da un allevamento intensivo, dove un pesante maltrattamento è all'ordine del giorno, al massimo dice di essere contrario, senza però impensierirsi più di tanto, senza la minima intenzione di cambiare le proprie abitudini e limitandosi a non pensarci o a auto-giustificarsi con arrampicate sugli specchi.
 
Ho detto "tipicamente", che per fortuna non significa "sempre".
 
Infatti ci sono persone che hanno deciso di boicottare la carne se non sono sicure che non provenga da allevamenti intensivi (più del 90% proviene da questi lager). Cioè hanno capito e ammesso che se possiamo considerare criminale un allevatore torturatore di animali, il mandante del crimine è chi lo paga per farlo, e cioè chi compra il prodotto. E hanno scelto la strada di non dare la colpa solo agli altri, la strada di non aspettare una legge (o l'applicazione di una legge) che obblighi a fare la cosa giusta, la strada della responsabilità, la strada del non partecipare alle torture indirettamente, perché non c'è nessun motivo di considerarlo meno grave che farlo direttamente.
 
Per fortuna esistono persone che hanno il coraggio di guardare in faccia alla realtà e, dopo un esame di coscienza, fare la scelta giusta anche se inizialmente può significare scollarsi, scrostarsi da una abitudine comoda quanto malata.
 
Per fortuna c'è chi non ignora la sofferenza di esseri che sono in grado di provare il nostro stesso disagio fisico: bovini, maiali, uccelli, e animali acquatici meno evoluti ma che soffrono terribilmente quando pescati in qunto muoiono soffocati.
Queste persone consapevoli e responsabili e civili sono ancora relativamente rare, ma stanno aumentando di numero sempre di più grazie alle campagne di sensibilizzazione promosse da volontari.

Sappiamo però che non basta sensibilizzare le persone.
Occorre anche combattere direttamente contro le aziende e dialogare coi legislatori.
 
Animal Equality fa tutto questo con grande impegno ed ha conseguito fin ora importanti successi. Ecco due video di fine 2019 che Carolina Bertolaso, responsabile della comunicazione, e due investigatori anonimi hanno pubblicato in queste ore:





Animal Equality è un'organizzazione internazionale fondata nel 2006 da Sharon Nunez, Javier Moreno e Jose Valle, costituita da volontari e attivisti che si adoperano per eliminare i soprusi nei confronti degli animali, operando su quattro versanti:
 
1) Informazione e sensibilizzazione, soprttutto grazie alle investigazioni sotto copertura: gli operatori documentano con filmati il modo in cui vengono trattati gli animali negli allevamenti e nei macelli; i filmati vengono pubblicati online e grazie alle condivisioni raggiungono un grande numero di utenti (ad esempio il video sugli incubatoi di pollo è stato visto da più di 75 milioni di persone).
I volontari organizzano proiezioni dei video in città di tutto il mondo e distribuiscono materiale informativo, che fin ora ha raggiunto più di 250.000 persone.
Sono stato creati gli iAnimal, filmati a 360° da guardare con visori adatti a immergere le persone nel mondo in cui vengono allevati la maggior parte di maiali, polli, bovini. Questi sono stati visti da decine di migliaia di persone in varie università (es. università di Oxford, Cambridge, Harvard, UCLA).
Inoltre i filmati vengono talvolta trasmessi in TV dalle reti nazionali.
Tutto questo contribuisce a incoraggiare i consumatori a una spesa responsabile.

2) Campagne di boicottaggio, che grazie alle decine di migliaia di adesioni hanno convinto fin ora 107 aziende a prendere impegni concreti per diminuire la crudeltà verso gli animali; si tratta in particolare della cessazione dell'uso di uova di galline allevate in gabbia.

3) Azioni legali contro aziende che violano le normative su allevamenti e macelli (nonostante queste siano purtroppo molto concessive), commettendo reato di maltrattamento di animali; inoltre dal 2020 Animal Equality promuove la segnalazione di pubblicità ingannevoli: puoi andare su questa pagina e seguire la procedura guidata per la segnalazione; dopo che lo staff l'avrà ricevuta, verificata l'ingannevolezza della pubblicità, organizzerà una campagna affinché le persone eseguano in massa la segnalazione all'autorità governativa preposta.

4) Pressioni sui governi, a cui contribuiscono i filmati quando trasmessi in TV, e soprattutto il dialogo diretto con i politici e le petizioni popolari.
 
Esiste una sezione italiana di Animal Equality, il cui sito è
 
 
Visita il sito se vuoi approfondire l'operato degli attivisti, offrire un po' del tuo tempo per dare una mano, fare una donazione per il necessario supporto logistico e iscriverti alla newsletter per ricevere aggiornamenti sugli appelli da firmare e sulle manifestazioni a cui partecipare e conoscere i successi ottenuti.

Sono molto grato a Animal Equality per il prezioso impegno, e sarò grato a chiunque darà un piccolo o grande aiuto a questa grandiosa organizzazione contro la crudeltà.

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