28 gennaio 2019

Bufala: dire "esci il cane" è corretto secondo l'Accademia della Crusca

Uscire il cane - Bufala: non è corretto
Vari siti web, alcuni anche famosi, hanno riportato in questi giorni una notizia falsa, su cui molti sono cascati, non avendo letto attentamente (o, come avviene spesso, non avendo letto proprio) l'articolo di Vittorio Coletti pubblicato sul sito dell'Accademia della Crusca l'11 gennaio scorso, a cui i bufalari si riferiscono.

Addirittura il sito italiano dell'Huffington Post titola La rivincita del Sud. Per la Crusca si può dire "esci il cane" o "siedi il bambino".

Al suo interno si legge:

Quante volte avete sentito dire [...] "esci il cane", "entra i panni", o "siedi il bambino" e avete pensato che fosse sbagliato? Da oggi sappiate che non è più così. Almeno nella lingua parlata.

Da oggi un corno.

Non da oggi, ma da sempre ci si può esprimere come si vuole nella lingua parlata (in questo caso è pacifico che per "lingua parlata" si intenda "linguaggio informale usato fra parenti, amici, etc", perché se ad es. il Presidente della Repubblica parla alla nazione ok, anche quella è lingua parlata, ma si tratta di un impeccabile italiano corretto).

Nell'articolo di Vittorio Coletti c'è scritto:

Diciamo insomma che sedere, come altri verbi di moto [fra cui "uscire", che l'autore aveva citato fra gli esempi in precedenza], ammette in usi regionali e popolari sempre più estesi anche l’oggetto diretto e che in questa costruzione ha una sua efficacia e sinteticità espressiva che può indurre a sorvolare sui suoi limiti grammaticali.

Beh, si sapeva. Questo articolo non mi pare portatore di alcuna novità, e la sua lettura mi pare possa essere utile solamente a una persona straniera.

Ha poco senso discutere di ciò che si può dire o che non si può dire nell'ambito di un linguaggio regionale o popolare, citato evidentemente affinché non lo si confonda con l'italiano corretto, quest'ultimo usato dai giornalisti in TV, dai legali nei tribunali, dagli studenti nelle interrogazioni, etc.

Allora grazie tante che si può usare. In contesti in cui l'importante è farsi intendere in qualche modo è sempre stato lecito usare un linguaggio dialettale o popolare. Lecito, ovvio... qualcuno ha pensato che invece usando quei termini si rischiasse una multa o l'arresto?

2)

Vittorio Coletti ha scritto, nel secondo paragrafo del suo articolo, che è lecita la costruzione transitiva del verbo "sedere". Non afferma niente del genere per le altre diciture, di cui parla solo nel paragrafo precedente. Saper leggere, ragazzi. Saper leggere:

È lecita allora la costruzione transitiva di sedere? Si può rispondere di sì [...] Non vedo il motivo per proibirla e neppure, a dire il vero, per sconsigliarla.

Mi pare la cosa abbia senso, dato che è corretta l'espressione "io mi siedo", dove il "mi" è complemento oggetto. Dunque io siedo me stesso. Se invece di sedere me stesso siedo il bambino, non vedo il problema.

Mi arrabbia il fato che per accaparrarsi visite in più, certi bufalari addirittura si inventano notizie false sulla lingua italiana.

"Uscire" è intransitivo, e viene usato come transitivo solo a livello dialettale/popolare. Quindi farlo passare per italiano corretto era e rimane un errore. Non è italiano per me, non lo è per gli insegnanti di lettere, non lo è per i giornalisti e non lo è per l'Accademia della Crusca.

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