16 agosto 2015

Commenti maleducati sul tuo spazio web: cosa fare?

Nota: per "tuo spazio werb" intendo lo spazio di un server esattamente tuo oppure lo spazio che una qualunque azienda ti ha dato in gestione, ad esempio il tuo profilo Facebook, il blog che hai creato su una piattaforma gratuita, etc. Dire "questo spazio non è tuo, ma è di Facebook/Altervista" è come dire "No, non sono entrato in casa tua, infatti non è tua, visto che l'hai presa in affitto".

Altra cosa: la maggior parte di ciò che sto per dirti può valere anche quando sei ospite di uno spazio web di qualcun altro. E può essere anche traslato anche al di fuori del mondo telematico. Contano più o meno gli stessi principi.

Cosa devi fare con chi entra nel tuo profilo Facebook, nel tuo blog, nel forum che gestisci, commentando in maniera che ritieni maleducata?

Beh, quello che vuoi, devi fare. Io però ti offro questo punto di vista che potrebbe renderti la vita più comoda e rilassata nel caso fin ora eventi del genere ti abbiano impegnato la mente più di tanto.

Incollo il frammento di un commento a un mio articolo del settembre 2012 che ha ispirato la scrittura di questo che stai leggendo:

[...] a volte ci vorrebbe del "pelo sullo stomaco" per sopportare la maleducazione e l'arroganza [...]

Il pelo sullo stomaco non serve in realtà. Ed è pure antiestetico (e chi ha questo problema può trovare la soluzione nella terapia fotodinamica)

Aver bisogno di sopportare o non averne bisogno dipende dal modo in cui guardi la persona e il "palcoscenico" della conversazione. Io a tu per tu mi metto solo con le persone che stimo. Le restanti persone, finché non le conosco bene, sono nel "limbo del forse", e se fanno o dicono una stupida stupidaggine, un secondo dopo premo il tasto della botola che li scaraventa nel mio canile mentale.

Hai presente il cane, no? Un cane adulto, intendo. Che quindi non è più ammaestrabile. Simpatica creatura, ma non puoi pretendere educazione da lui, né nei suoi confronti puoi nutrire risentimento se ti ha pestato un piede sporcandoti la scarpa. È solo un cane, dai.

Ma c'è di più.

Non sottovalutare il potere benefico dell'eventuale bisticcio fra altre persone che potrebbero intervenire: i tuoi difensori e i tuoi detrattori. Raramente la gente cambia idea. Quindi se vieni anche presa a male parole da qualcuno, chi legge ed è d'accordo con l'offenditore continuerà ad esserlo,, e chi ritiene che l'offenditore sia spazzatura umana non avrà bisogno che tu evidenzi questo fatto per notarlo.

L'unico motivo che può farti star male è avere il dubbio (conscio o inconscio) che il tizio offenditore abbia almeno una parte di ragione.

Altrimenti semplicemente il fatto è questo: agli occhi delle persone affini a te, e cioè le uniche a cui hai motivo di interessarti, il messaggio di chi parla in modo rozzo, inopportuno, stupido, etc già fa fare brutta figura al suo autore, e solo a lui.

Io prima di rispondere a un commento maleducato aspetto sempre un po', nella speranza che lo faccia qualcun altro al posto mio. Se questo non succede, cosa faccio? Dipende da cosa voglio ottenere.

Fra le varie cose che potrei voler ottenere c'è:

- Fare pulizia perché l'individuo sta esagerando e sembra abbia deciso di adibire il mio spazio web a discarica per i suoi liquami mentali; in tal caso lo banno.

- Buttarla sul ridere per disperdere l'orrore che mi pervade al solo pensiero di essere risucchiato dal vuoto e dalle temebre che albergano nella testa del commentatore; allora faccio una battuta (che spesso gli risulta troppo ermetica per essere compresa, ed è giusto così) o invio un meme a tema (come ho fatto recentemente, vedi immagine in alto)

- Dare un chiarimento nel merito della questione trattata (soprattutto per le altre persone); posso farlo senza necessariamente bacchettare il commentatore per i suoi toni (chi è partito sparato e si ritrova ad avere torto è già abbastanza umiliato senza bisogno di infierire).

Fra le varie cose che NON voglio mai ottenere c'è quell'obiettivo mattoide di convincere uno scemo che è scemo. Che è come spiegare a un cane che deve chiedere scusa, e pretendere di poterlo fare perché non è mica un cucciolo, è un cane adulto. Ok, è adulto, ma sempre un cane rimane.

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