29 giugno 2015

Ecco perché sputtanarli non serve a mandarli a casa

[Articolo modificato il 10.1.2018]

Alcuni ingenui elettori del Movimento Cinque Stelle si chiedono: ma porca paletta, un giorno sì e l'altro pure va in onda in TV e/o è disponibile su Facebook o YouTube un video dove quella buon'anima di Di Battista ci aggiorna spiegando con parole chiare e semplici quanta corruzione c'è stata e c'è tutt'oggi fra i membri del Partito Democratico e in Forza Italia... Com'è possibile che siano i partiti fra i più votati?

Ecco un esempio di un video del buon Alessandro pubblicato pochi giorni fa:



GLI ARRESTATI DEL PD QUANTI VOTI HANNO PORTATO A MARINO?1. Ozzimo (PD), ex-assessore alla casa, arrestato: 5317 voti2. Coratti (PD), ex-presidente dell'assemblea capitolina, arrestato: 6410 voti3. Pedetti (PD), presidente commissione patrimonio Comune di Roma, arrestato: 5238 voti4. Tassone (PD), ex-presidente Municipio Ostia, arrestato: 47933 voti5. Caprari, (Centro Democratico, maggioranza con Marino), consigliere comunale, arrestato: 1474 voti66372 voti portati al PD romano da persone in galera. DIFFONDIAMO QUESTO VIDEO!P.S. Siamo al ballottaggio in 5 comuni. Dobbiamo portare a casa il massimo risultato. Domani (Domenica 7) sarò a Venaria (Torino) alle 18.00 in Piazza Pettiti. Lunedì 8 vi aspetto alle 19.30 in Piazza Santa Maria.
Posted by Alessandro Di Battista on Sabato 6 giugno 2015


Sullo stesso tema, un post di Davide Barillari:

[...] il PD è come una squadra di calcio. Senza dubbio questi votanti andranno a strappare qualche promessa per la soluzione di loro problemi e poi si faranno ancora incantare e li voteranno. Queste persone purtroppo sono abituate a non fare le cose regolari, ma sono quelli che ti dicono "io conosco questo".

Ecco. Barillari ha dato la risposta alla domanda che hai letto sul titolo: le votazioni di comodo.

Una grande quantità di italiani NON VOGLIONO essere governati da persone oneste.
Vogliono essere governati da persone che li possano favorire. Favorire oggi oppure un domani, chissà.

E le bugie? E le figuracce? E l'incoerenza?
Ma chissenefrega. Smettila un po'. Vai a farli su Facebook, 'sti discorsi populisti. Falli fare a Travaglio e Crozza, che loro ci guadagnano, mica tu e io, che dobbiamo guardare le cose concrete della vita di tutti i giorni.
L'elettore di comodo ti risponderà che è normale, nel marketing politico, dire qualche sciocchezza, cambiare idea, allearsi con chi prima avevamo denigrato. Tutto normale. Non son queste le cose importanti.
Non è vero che gli italiani hanno la memoria corta. Gli italiani non è che dimenticano. Ricordano. Ma va bene così. Non sto dicendo che perdonano, perché per perdonare si deve prima colpevolizzare. E invece si comprende.
Che sei nato ieri? La politica è così. C'è quello che si può dire in TV per il popolino, e poi c'è la verità vera, quella che conosco io e che interessa a me. Mica devono essere perfetti, i politici. Del resto anch'io, se fossi al loro posto, farei qualcosa di simile. C'è da capirli. Stiamo coi piedi per terra, e vediamo davvero quali sono i criteri assennati in base a cui scegliere quello giusto. Chi devo votare per fare in modo che la mia ditta paghi meno tasse? Ecco. Lui. Fine della discussione. Anzi, non era neanche una discussone. Era solo un conteggio. Il numero di euro che mi entra in tasca.
I Cinque stelle? Mica mi fanno schifo a prescindere. Cosa c'è per me se voto i 5 Stelle? Tu illustrami i vantaggi che avrò se vinceranno, e io voto anche loro, mica ciò problemi.

Quanti sono questi elettori il cui benessere economico (o la speranza di averlo) è direttamente o indirettamente legato alla vittoria di un preciso partito o coalizione?
Quante sono le persone che sentono il bisogno di farsi amico il sindaco o persone politicamente influenti?


Non lo so. Ma non sono pochissime. Pensiamo a quanti possono essere, e quante persone possono coinvolgere, scenario del genere: ho una ditta che gareggia per gli appalti sarò portato a credere - a ragione o a torto - che più facilmente vincerò le gare se le elezioni verranno vinte da una certa persona, a cui quindi darò il voto senza pensarci due volte. In casi analoghi, se quel mio amico diventa sindaco, il Comune come per magia chiederà alla Regione finanziamenti per realizzare opere inutili per la cittadinanza, ma utili alla mia ditta... che non fallendo darà da mangiare anche ai miei dipendenti, che dunque faranno altrettanto bene, loro e le loro famiglie, a seguire il mio consiglio su dove mettere la croce, ché in questo periodo di crisi se le cose vanno un pelino peggio sono guai per tutti.
A proposito di Comune e Regione: il Comune, dicevo, chiederà alla Regione. Chiederà e anche otterrà? Beh, questo dipende da chi in Regione comanda. Se si tratta di persone dello stesso partito, è più facile che dica di sì a queste richieste.
Ecco perché l'elettore suddetto voterà i membri del partito X alle elezioni comunali e anche a quelle regionali.
E viste le concessioni di cui la Regione avrà bisogno da parte del governo centrale, la cosa si estende chiaramente alle elezioni politiche nazionali.

Insomma, non so in totale quante siano le persone che hanno già deciso chi votare per motivi di clientelismo, e su cui sono inutili tanto le campagne elettorali basate su grezzi slogan quanto le discussioni e argomentazioni fatte di ragionamenti e dati di fatto. Ma possiamo farcene un po' un'idea pensando alla grande quantità di titolari e dipendenti di aziende e cooperative che rivolgono la loro offerta di servizi e prodotti in gran parte a enti pubblici:

- aziende sanitarie private convenzionate o in via di accreditamento per stipulare o modificare una convenzione
- fornitori di prodotti sanitari
- imprese edili e loro fornitori
- ditte che vengono spesso contattate da enti pubblici per lavori piccoli oppure urgenti, per i quali non c'è bisogno di gare d'appalto
- concessionari e riparatori di automobili, pullman, camion
- aziende che forniscono pasti per le mense
- ristoranti che hanno convenzioni con dipendenti pubblici

Riassumendo: smettila di chiedere "Com'è possibile che ci sia gente che continua a votare tizio/caio/sempronio nonostante abbia detto quella bugia, nonostante sia condannato o amici di quel condannato, nonostante abbia fatto in passato quella legge vergoanosa bla bla bla?".
Per avere una risposta a questa domanda basta alzare un attimo la testa e guardarsi intorno. E capire che tante persone che ad esempio votano PD, e a cui spiegare quanta corruzione c'è nel PD non è utile a far loro cambiare partito. Anzi. Tutto il contrario. Perché hanno votato PD allo scopo di ottenere non leggi giuste per tutti, ma leggi aggiustate per sé.

Allora un politico davvero interessato al bene del proprio Paese, o un attivista politico che agisce in buona fede, dove trovano terreno fertile per convincere le persone a votare affinché l'Italia migliori?
Non a chi fin ora ha votato col portafoglio, e che probabilmente continuerà a farlo per tutta la vita.
Più lecito è sperare di trovare persone recettive alle proposte vere cercando fra gli indecisi e soprattutto fra chi ha smesso di votare. Persone incupite dalla sfiducia, e che magari potrebbero capire che:

- meglio che non votare è votare un partito piccolo, di cui magari hai letto e gradito il programma
- non votare significa far scegliere gli altri
- se fin ora non ti è piaciuto chi ha governato, può darsi abbia senso dare una possibilità a chi non l'ha mai fatto
- i non votanti fin ora sono stati davvero tanti (e lo sono anche se da essi sottraiamo i malati di demenza senile e le persone in coma), e il loro voto può quindi ribaltare il risultato che si è avuto fino all'altro ieri per le elezioni comunali, regionali, nazionali.

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