06 gennaio 2015

Sei uno stalker? Ti propongo la mia testimonianza di uomo

Anche stanotte stavo per infilare sotto le coperte, quando ho deciso di tornare al computer per scrivere alcune parole che ho temuto mi sarebbero sfuggite domani.

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Un grande privilegio averti avuta tutte queste ore e settimane insieme a me, aver con te parlato, gesticolato, fatto facce strane e buffe, e averti anche davvero conosciuto. Un grande privilegio aver potuto cercare di aiutarti, esserci riuscito, esser stato amato.
Tanta ammirazione insieme a un bel divertimento, talvolta sospettando di esser piccolo e inesperto della vita quando penso che fortissimo, di gusto sghignazzavi per la situazione tragica in cui versano i cervelli che ogni giorno ti circondano, in fondo alla classifica, grottesca la famiglia, poi gli amici e le persone più vicine, tu ridevi in questo fiume trash, ed io al tuo posto avrei invidiato ciechi e sordi, non in grado di reggere non dico l'esperienza, ma a stento i tuoi racconti.
Un privilegio, oro, perla e raro gioiellino è stato e anche lo è tutt'ora avere i tuoi regali, le avventure pionieristiche in cucina, le tue domande "Quando ci vediamo?", gli "uffa" per timore che non ci tenessi tanto, che forse mi piacevi o forse no, gli abbracci che eleggevi a zona franca dallo scorrer dei minuti e quarti d'ora, che invece camminavano attardandoti ma chissenefregava, veder parlare gli occhi, gli addormentamenti insieme.
L'anno scorso e poche settimane precedenti, e mezza settimana successiva... un periodo che è sembrato breve fino a stamattina si è slargato mentre mi rendevo conto di quanto è stato denso e intenso e quanta roba c'era dentro, quando hai detto che ora è un'altra, la strada che vuoi fare, e lo stomaco col cuore sembravan dilatarsi per il piccolino vuoto, come in cielo, da subito invaso dal ciclone, i mille nostri film che è normale con fatica iniziare a digerire.
Tanto, tanto onore a te, che oggi ancora meglio hai capito ciò che vuoi, che hai mosso un passo avanti, tuo e mio, in mezzo ai tanti passi, avanti in dentro e in fuori, grande danza delle danze degli intrecci delle vite e degli amori.

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Se sei uno stalker e sei capitato in questa pagina, magari potrebbe sorprenderti che immediatamente dopo aver preso atto che la propria fidanzata ha scelto un altro uomo o semplicemente ha scelto di porre fine a un rapporto di coppia, la reazione possa essere un fiume di pensieri piacevoli e uno stato prevalentemente positivo. O che almeno possa essere positivo l'atteggiamento nei confronti di quella persona e della vita. Sorprendente (per te) ma possibile a quanto pare: come vedi io ne sono la testimonianza vivente, e ti garantisco che non sono il solo.

Ecco che quindi hai principalmente due possibilità:
  • concludere che io sono matto e continuare a comportarti come quello che tu pensi sia il "vero uomo", e che in realtà si chiama appunto stalker, e in questo caso speriamo che qualcuno ti punisca a oltranza, fino a che non capisci che ti stai sbagliando (ahimè, a volte non basta una vita di punizioni... ognuno ha i suoi tempi per capire le cose)
  • accorgerti che reagire bene è meglio che reagire male (concetto facile in fondo, no?), e che se non sei in condizioni per reagire al meglio puoi magari rivolgerti a una persona che può aiutarti (che no, non può essere la tua ex-fidanzata)
A te la scelta.
Ripeto: a te. Non alla tua cultura, non all'educazione che hai avuto, non alla melma mentale in cui forse sei immerso fino ai capelli e di cui non ti rendi conto finché non hai il coraggio di supporne l'esistenza.
La scelta è tua.

Aggiornamento: la fidanzatina, pochi giorni dopo, è tornata con me :-)
Avrebbe fatto lo stesso se io avessi inveito contro di lei o tentato di obbligarla in qualche modo?

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